domenica 30 settembre 2018


GIALLO SULLE CAUSE DELL'INCIDENTE F-35
 
A due giorni dallo schiato di un F-35B dei Marines ancora non è chiara la dinamica dell'incidente. L'aereo è precipitato in Sud Carolina durante un volo di routine, mentre il pilota è riuscito ad eiettarsi e mettersi in salvo. La natura dell'incidente rimane ancora sconosciuta: nè dai vertici militari nè da Lockheed Martin, l'azienda produttrice del velivo, è giunto alcun commento al riguardo. L'incidente è avvenuto appena due giorni dopo il completamento della prima missione operativa di un F-35 americano in Afghanistan.


NUOVA OFFENSIVA IN YEMEN
Mentre la battaglia per il porto di Hoddeida sembrerebbe essersi impantanata in uno stallo che impedisce al governo yemenita di riconquistare la città, frenati dalla reistenza Houti e dai tentativi di mediazione ONU, nell'entroterra ci sono nuovi sviluppi. Il governo, con il fondamentale supporto aereo di Emirati ed Arabia Saudita, avrebbe cominciato un'offensiva sulla direttiva stradale che porta verso Saana, la capitale dello Yemen, ancora sotto controllo dei ribelli sciiti alleati con l'Iran.

sabato 29 settembre 2018


GLI STATI UNITI CONSEGNANO DUE PATTUGLIATORI ALL'UCRAINA

Due pattugliatori classe ISLAND sono stati consegnati dagli Stati Uniti all'Ucraina. La firma dell'accordo ha un valore sia dal punto di vista tattico sia, ancora più importante strategico. Se nell'immediato le navi permetteranno alla flotta mercantile ucraina una maggiore sicurezza durante il transito nel mar d'Azov, le cui acque sono costantemente minacciate dalla presenza di forze filo-russe che ne impediscono parzialmente la navigazione, dal punto di vista strategico questo gesto riconferma il supporto americano all'Ucraina, supporto che, benchè limitato nei mezzi, continua ad essere un fondamentale freno alle mire espansionistiche russe nel paese.
 



PRIMO IMPIEGO AMERICANO DI F-35

Risulta ufficiale la notizia secondo cui per la prima volta un F-35 americano sia stato impiegato in una missione di combattimento. Gli F-35B in questione, appartenenti ai Marines, hanno eseguito un attacco su posizioni talebane in Afghanistan. Si tratta della prima volta che forze statunitensi utilizzano il velivolo, il cui primo impiego è datato allo scorso maggio, quando l'aereonautica militare israeliana è stata la prima ad utilizzare gli aerei in combattimento, seppur non se ne conoscano i dettagli. 
 

IL FUTURO DELLA PRESENZAAMERICANA IN MEDIO ORIENTE

Negli ultimi giorni sono giunti segnali contrastanti da parte dell'amministrazione statunitense per quanto riguarda la presenza militare americana in Medio oriente. Da un lato il consigliere per la sicurezza nazionale Bolton ha confermato che le truppe americane rimarranno in Siria fintanto che nel paese vi saranno forze iraniane. Questa nuova posizione dell'amministrazione rappresenta un notevole cambio di strategia per la Siria, poichè precedentemente l'amministrazione aveva più volte ribadito che il ritiro sarebbe avvenuto dopo la completa sconfitta dell'ISIS. Viene quindi notevolmente ampliata la postura strategica americana per quanto riguarda la Siria. Nelle stesse ore, però, giungeva da Washington la notizia che numerose batteria PATRIOT verranno rimosse da Kuwait, Bahrain e Giordania. 
Il maggiore impegno in Siria avverrebbe quindi a costo di un parziale (per il momento) ridimensionamento della presenza americana in importanti paesi del Medio Oriente.
 

LA RUSSIA CONFERMA L'INVIO DI S-300 ALLA SIRIA

Dopo la rottura tra Russia ed Israele in seguito all'incidente che ha coinvolo i due paesi nei cieli della Siria, causando l'abbattimento di un aereo russo da parte dell'antiaerea siriana durante un raid israeliano, Mosca ha deciso di fornire al governo di Assad batteria terra-aria S-300, un notevole passo nelle capacità di Damasco di difendere il proprio spazio aereo. Il sofisticato sistema missilistico sembrerebbe già essere pronto alla consegna nelle prossime settimane. Gli S-300 sarebbero principalmente posizionati lungo i confini con Israele, Giordania e Libano, dove l'attività aerea ostile è di maggiore intensità.
 

lunedì 24 settembre 2018

PRESENTATO IL NUOVO ZODIAC 
MILPRO HURRICANE INTERCEPTOR

Nell'ambito del 58 Salone Nautico di Genova, la Zodiac MilPro ha presentato per la prima volta in Europa il suo battello HURRICANE INTERCEPTOR, spinto da quattro fuoribordo da 350 cavalli, con una velocità di oltre 50 nodi.
Un nostro giornalista è potuto salire a bordo sulla tratta Genova-Fiera Portofino e anche per una seconda uscita in mare, dove il mezzo ha dato una spettacolare dimostrazione delle sue capacità, grazie anche ad un sistema di alette subacquee e ad un giroscopio. Fra l'altro le due coppie di propulsori possono operare in automatico in modo contrapposto, facilitando notevolmente la manovra in specchi d'acqua ristretti, utilizzando un semplice joe-stick.
Alla dimostrazione erano presenti rappresentanti delle forze speciali italiani e anche possibili clienti stranieri. Il mezzo può essere motorizzato con 2, 3 e 4 fuoribordo a 4 tempi ma anche con motori entrobordo.
ACQUISTO RAPIDO PER GLI AT-6 WOLVERINE
 
 
L'USAF vuol costituire dei reparti di attacco leggero/COIN con i velivoli a turbina AT-6 WOLVERINE, versione armata dei T-6 TEXAN II.
Per questo farà ricorso a una nuova via d'acquisto, che consente, in particolari circostanze, di velocizzare le procedure d'acquisto.
L'AT-6 ha un costo di acquisto e di gestione che è una piccola frazione rispetto a quello di velivoli a reazione come F-16, F-15,  F/A-18, F-35 e via proseguendo, che hanno bisogno di buone piste per operare, magari con dislocamento in zone molto più vicine alle aree d'impiego.

sabato 22 settembre 2018

SULL'ABBATTIMENTO DEL VELIVOLO 
ELINT RUSSO A LARGO DELLA SIRIA

Avete presente uno schermo radar? Bene, quelli moderni riportano la presenza di aerei "amici", "nemici" e "non identificati". Cerchi verdi, triangoli rossi e via proseguendo, a secondo dei radar.
Quando appare un velivolo il cui trasponder, una volta interrogato dal radar, non da "la parola d'ordine giusta", viene indicato come "non identificato". Sulla classificazione del traffico aereo in tempo di pace, vi sono varie questioni. Per esempio la difesa aerea greca non passa come "amici" i velivoli militari turchi e via proseguendo. In guerra è diverso, in quanto il traffico civile è sospeso, per cui un aereo che proviene dalla direzione del nemico è una "traccia ostile"
Il 17 settembre scorso, la difesa aerea siriana aveva in bella evidenza l'Iliushin Il.20 ELINT che orbitava a largo della costa siriana in missione di spionaggio elettronico. Quando è partita l'incursione israeliana, le batterie missilistiche sono entrate in azione, continuando i lanci anche molto dopo la fine dell'attacco. Non hanno colpito i velivoli d'attacco ma una batteria di S-200 (SAM-5 GAMMON in codice NATO) ha inquadrato il quadrimotore russo, quasi una presenza fissa da quelle parti. L'operatore radar doveva accorgersi che si trattava di una traccia troppo grande (fra l'altro le eliche sono molto più riflettenti di un propulsore a reazione) e lenta e soprattutto "amica". E' stato lanciato il missile che, alla fine ha impattato, facendo precipitare l'aereo ELINT. Fra l'altro un minuto prima dell'azione Israele aveva utilizzato la "linea rossa" per avvisare i russi dell'imminenza dell'azione, in modo che prendessero i provvedimenti opportuni.
Il capo dell'Aeronautica israeliana si è recato subito a Mosca, con i tracciati dell'azione, dimostrando in modo inequivocabile che nessuno si era fatto scudo dell'aereo russo. Putin ha dovuto abbozzare subito e sembra non sia stato per niente soddisfatto del disastro  causato dalle forze di Assad con un missile russo. 
Ultimo problema. I missili S-200/SA-5 hanno una grande gittata e finiscono anche nei paesi limitrofi. Un paio sono già stati intercettati dai sistemi israeliani ARROW e qualcuno è finito in zone desertiche giordane. Anche questo è motivo di preoccupazione. 
Si dovrebbe preoccupare anche l'aviazione civile perché queste armi potrebbero anche ingaggiare velivoli su rotte molto distanti.

STRATEGIE E NECESSITA' 
DELLA DIFESA ITALIANA


L'Italia non è ceeto una grande potenza  ma neppure un paese marginale. Per questo, visto anche il quadro strategico, ha bisogno di Forze Aemate all'altezza dei compiti, ricordando che non si costituiscono e organizzano in poche settimane se vi è una emergenza improvvisa.
Visto le risorse disponibili, salvo particolari situazioni, siamo chiamati ad operare nel "Mediterraneo allargato", vale a dire con un'occhio a tutta l'Africa e al Medio Oriente, incluso le fondamentali vie di comunicazioni navali. Da noi non se ne parla assolutamente ma qualcuno è preoccupato, giustamente, che il Mar Rosso rimanga utilizzabile, ricordando che il conflitto nello Yemen ha portato a episodi preoccupanti.
Difficile ipotizzare operazioni esclusivamente nazionali, per cui serve la capacità d'inserire anche le componenti alleate. Un fattore molto importante.
Vi sono delle prerogative assolute, come il caso della Libia o dei Balcani (dove ancora non tutto è risolto e vi sono sempre dei rischi).
Per far fronte a necessità importanti, servirebbe uno strumento militare importante, che non è disponibile e non lo sarà, vuoi per problemi economici vuoi per scarsa sensibilità politica, salvo poi chiedere "miracoli" ai militari.
Lo strumento militare complessivo non è debole ma vi sono carenze, anche gravi. Pensiamo ai moderni mezzi corazzati (per esempio, i C-1 ARIETE hanno bisogno urgente di ammodernamento e di veicoli d'appoggio) serve un trasporto strategico mentre la Marina deve rinnovare le navi da sbarco e pensare ad un'altra unità portaerei, visto che fra pochi anni il GARIBALDI avrà 40 anni.
Le capacità tecnologiche nazionali ci sono ma con i bilanci attuali ci siamo trovati, per esempio, con le caserme in condizioni critiche e con troppi pochi alloggi di servizio.
Le Forze Armate hanno un costo ma producono sicurezza, un bene di cui si apprezza la reale importanza solo quando manca. Inoltre l'industria militare italiana da un contributo importante nonostante i limiti imposti, alcuni logici (non possiamo rifornire paesi aggressivi) altri più ideologici.
I militari hanno raccolto grossi crediti durante le missioni all'estero e questo è un capitale difficile da quantificare ma molto importante, in un mondo dove le grane spuntano a ripetizione. In questi casi ho si ha di che gestire le crisi o si chiede aiuto o si soccombe.
Ci viene in mente in caso del piccolo e pacifico Libano di un tempo "la Svizzera del Medio Oriente" che, quando arrivarono i problemi, non aveva di che affrontarli, essendo nelle mire anche di Damasco.

VARATO IL PRIMO SOTTOMARINO 
SUD-COREANO TIPO KSS III 
Il 14 settembre la Marina sud-coreana ha varato il primo sottomarino classe KSS III. Si tratta di battelli a propulsione non nucleare ma decisamente grandi, dato che hanno un dislocamento di 3000/3.500 tonnellate di dislocamento (in superficie o immerso). Oltre a tubi lanciasiluri da 533 mm, possiede anche 10 tubi di lancio verticali, che possono ospitare missili da crociera di produzione nazionale (in fase di messa a punto) oppure missili balistici.
L'apparato propulsivo è di tipo diesel/elettrico ma probabilmente è previsto un altro sistema di propulsione subacquea, per esempio celle a combustibile, che incrementa di molto l'autonomia in immersione a bassa velocità. L'equipaggio è composto da 50 uomini.
Per la Repubblica di Corea si tratta di un importante passo in avanti. Il paese realizza battelli localmente dal 1994, avendo iniziato con realizzare progetti tedeschi (Tipo 209).


LEONARDO M-345 PER L'AFRICA
 
Durante il Salone dell'Aerospazio e della Difesa di pretoria, Leonardo e la sudafricana Paramount hanno firmato un accordo di promozione nei mercati africani del nuovissimo addestratore italiano M-345, in grado di preparare i piloti con costi particolarmente contenuti, con una strumentazione avanzata, simile a quella dei velivoli più avanzati.
Si parla di una possibile acquisizione del velivolo da parte proprio del Sudafrica e di altri paesi. 
In passato Pretoria ha prodotto localmente l'addestratore Aermacchi MB-326 e la sua versione monoposto "K", intensamente utilizzati anche in operazioni, per esempio in Angola, con i nomi IMPALA I  e IMPALA II.

venerdì 21 settembre 2018

RIAPRE LA BASE AEREA DI POLA 


Dopo alcuni anni di chiusura della parte militare dell'aeroporto di Pola, l'Aeronautica croata ha deciso di riaprirla, destinandovi un reparto di velivoli teleguidati, con circa 150 militari.
L'aeroporto di Pola é munito di shellter blindati ma non di tunnel per velivoli. D'estate vede crescere notevolmente il proprio traffico civile
I futuri F-16 C e D croati saranno basati a Zagabria, con la possibilità di rischiararli su altri aeroporti, come quello di Zara e di Spalato mentre è sentita la mancanza di una base aerea in Slavonia dato che l'aeroporto di Osijek è troppo vicino al confine..

LA SERBIA ACQUISTA UN UAV CINESE

La Serbia ha confermato l'acquisto di un UAV della classe MALE (Media Altitudine Lungo Raggio) di costruzione cinese, per potenziare le proprie capacità di ricognizione e sorveglianza. Belgrado aveva urgente necessità di potenziare questo settore di notevole importanza. 
Non è stato precisato di che modello di UAV si tratta.
RAIDS ALLA PRESENTZIONE DEL NUOVO 
ZODIAC HURRICANE INTERCEPTOR


Lunedì 24 settembre RAIDS sarà a Portofino per la presentazione del nuovo battlello Zodiac HURRICANE INTERCEPTOR realizzato da Zodiac Milpro.
Si tratta di un battello dalle prestazioni veramente di punta e un nostro inviato sarà a bordo sul tratto dal 58° Salone Nautico di Genova a Portofino.
Si tratta di una prima europea e i nostri lettori avranno modo di conoscere in serata le prime impressioni.

giovedì 20 settembre 2018

ALTRI 30 TOS-1 PER LA RUSSIA
 
L'Esercito russo ha deciso, dopo i risultati dell'impiego in Siria, di acquistare altri 30 lanciarazzi campali TOS-1A, muniti di tastate barometriche. Queste armi, seppur di gittata relativamente corta, si sono rivelati, con la loro nube esplosiva, particolarmente efficaci  per l'eliminazione di personale all'interno di strutture protette: fortificazioni campali, edifici, gallerie e tunnel, dove in genere sono al riparo dall'artiglieria.
Al momento dell'impatto, dalla grossa testata si sprigiona una nube gassosa che poi viene attivata, provocando una forte onda di sovra pressione. Il sistema è montato su scafo cingolato del T-72 e prevede 30 (TOS-1 M) o 24 lanciatori (TOS-1 A) da 220 mm di calibro, con razzi con gittata rispettivamente di 2.500 e 6.000 metri. Queste armi servono anche per aprire varchi nei campi minati quando i vari ordigni da eliminare non dispongono o di attivatore anti-choc.

mercoledì 19 settembre 2018

FORT TRUMP IN POLONIA?
 
 
Il presidente polacco Duda ha proposto a Trump di realizzare la prima grossa base statunitense in Polonia, che potrebbe prendere il nome di FORT TRUMP.
La Polonia è disposta a spendere fino a 2 miliardi di US$ per questa realizzazione che rappresenterebbe la prima base permanente della NATO in un paese straniero. Fino ad oggi l'Alleanza Atlantica aveva evitato di realizzare basi nei paesi dell'Europa orientale, già dell'aria sovietica. Visto l'atteggiamento di Putin e le varie vicende, ad iniziare da quelle in Ucraina, sembra che si voglia dare una risposta adeguata e un segnale di fermezza. 
Varsavia in questi decenni ha stretto rapporti molto forti con Washington ne ha assunto un ruolo molto importante. I polacchi sono fra i più decisi avversari di Putin e stanno ammodernando il proprio apparato difensivo.

sabato 15 settembre 2018



NELLA SEZIONE

LUCA POGGIALI EDITORE NEWS

LE NOTIZIE DA TUTTE LE AREE DI CRISI, 

AGGIORNATE ORA PER ORA.

VISITATECI ANCHE PERCHE' SIAMO UNICI IN ITALIA

 NEL FORNIRE AGGIORNAMENTI CONTINUI.
SPERIMENTATA CON SUCCESSO UNA VERSIONE
ALLEGGERITA DEL RAFAEL TROPHY

La società israeliana Rafael ha sperimentato con successo una versione "alleggerita" del suo sistema di protezione attiva TROPHY, adottato anche dai carri dell'US Army, realizzati negli Stati Uniti dalla DRS, una controllata di Leonardo..
Il sistema è stato sperimentato in un poligono, intervenendo contro razzi controcarro e missili, con attacchi multipli da direzioni diverse, ottenendo ottimi risultati.
Le protezioni attive sono il futuro ma non sono semplici da mettere a punto, in quanto il sistema radar a microonde che sorveglia la sfera intorno al veicolo, deve saper distinguere le armi che non rappresentano una minaccia per il mezzo e passano lontano. Queste armi, che non  hanno velocità altissima, hanno sempre delle alette stabilizzatrici che ne facilitano l'individuazione. Inoltre la loro struttura è relativamente fragile e hanno una spoletta molto sensibile.
Anche l'Esercito Italiano ha necessità urgente di adottare sistemi di questo tipo.
NUOVO VEICOLO DA GUERRA ELETTRONICA 
DELL'US ARMY
 
 
La 1a Divisione di Cavalleria statunitense sta sperimentando un nuovo sistema di guerra elettronica. Il mezzo utilizzato è il diffuso MaxxPro DASH, su cui sono installati apparati di sorveglianza e disturbo elettronico, in particolare delle comunicazioni. La cosa interessante è che i sistemi utilizzati possono operare dal settore della telefonia cellulare (molto utilizzato non solo da milizie e guerriglieri ma anche, impropriamente, dai militari), fino alle comunicazioni militari criptate e a quelle satellitari mobili. 
Ovviamente non si dispongono di molte altre informazioni come sempre quando ci si occupa di guerra elettronica, ricordando che non sempre quelle eventualmente diffuse corrispondono a verità!

venerdì 14 settembre 2018

NUOVI MEZZI SUD KOREANI


A fine anno partirà la produzione dei nuovi veicoli blindati sud-corani 6x6 Hyundai Rotem K506  e 8x8 K508. Si tratta di una famiglia di nuovi mezzi per rinnovare completamente il settore, realizzati secondo criteri moderni.
La società coreana realizza già mezzi complessi, come i carri K-1 e K-2.


UNITA' CROATA PER LA PRIMA VOLTA
ALL'OPERAZIONE SEA GUARDIAN

La motomissilistica della Marina croato VUKOVAR, ha fatto tappa a Taranto nella rotta per raggiungere il Canale di Sicilia e partecipare all'Operazione SEA GUARDIAN. E' la prima volta che una unità di Zagabria partecipa a questa operazione.
La Marina croata ha unità veloci di dislocamento relativamente ridotto, per cui non sono adatte a lunghi pattugliamenti. Comunque per la prima volta parteciperanno ad una attività operativa delle marine della NATO.
La VUKOVAR è una ex corvetta finlandese ceduta in cambio dell'adozione dell'8x8 blindato Patria con l'Esercito croato.

NUOVO BATTELO VELOCE 
REALIZZATO IN UCRAINA


Un cantiere di Kiev ha vatato il primo esemplare dell'unità veloce CENTAURO, un mezzo in grado di superare i 35 nodi in mare e su acque interne. La nuova classe di unità pè lunga 24,3 metri e può trasportare 26/28 militari al suo interno. E' spinata da idrogetti e armata di mitragliatrice ma anche di due pod per razzi da 57 mm, nella nuova versione presentata ai polacchi e in altre parti del mondo.
MEZZO D'ASSALTO IRANIANO
UTILIZZATO NELLO YEMEN

Lo scorso 7 settembre, le forze yemenite che fanno capo al presidente Hady, hanno catturato un motoscafo biposto, dal profilo particolarmente basso, utilizzato per missioni d'attacco dalle forze houthi. Non  si è capito se la cattura è avvenuta in mare oppure il mezzo, che immagini ci mostrano intatto, è andato ad arenarsi.
Risulta spinto da un motore fuoribordo da 200 hp.
Con mezzi di questo tipo le milizie houthi tentano di opporsi alla superiorità della coalizione araba in Mar Rosso, sfruttando anche realizzazioni iraniane.
Ovviamente mezzi di questo tipo si prestano per l'impiego nelle ristrette ma fondamentali acque del Golfo.

RADAR 3D UCRAINI PER 
LE OPFOR STATUNITENSI

Momento di grande sviluppo per l'industria militare dell'Ucraina. Possiamo annunciare che sono sbarcati negli Stati Uniti due grandi complessi tridimensionali 36D6M1-1. Questi apparati mobili, recentemente mostra anche in parata a Kiev, negli Stati Uniti simuleranno sistemi radar ostili nell'ambito dell'addestramento, svolgendo il ruolo di sofisticate OPFOR. Solo gli Stati Uniti hanno sistemi così complessi e fuori dai loro arsenali, nell'ambito dell'addestramento, rendendolo molto realistico.

NUOVA FABBRICA DI AUTOCARRI IN UCRAINA
 
Ai tempi dell'Unione Sovietica i camion militari non si producevano in Ucraina. Kiev ha voluto superare questa lacuna e oggi i giornalisti hanno visitato il nuovo stabilimento della Bogdan a Cherkassy (fra Kiev e Dnipro, dove si svolse una famosa battaglia, durante la II G.M.), dove sono in fase di costruzione i nuovi autocarri a tre assi 6310, in grado di trasportare 11 tonnellate di carico fino a 85 km/h.Il mezzo è molto più avanzato dei vecchi veicoli di concezione sovietica che costituiscono la maggior parte dei camion militari di Kiev.
Cogliamo l'occasione per ricordare che l'Ucraina ha offerto alla Polonia il nuovo veicolo blindato leggero 4x4 MUNGOOSE, nell'ambito di una crescente collaborazione in campo militare.

ISRAELE ESCLUDE LA CESSIONE DI 
SISTEMA IRON DOME ALL'ARABIA SAUDITA


In risposta alle voce di una cessione dei sistemi anti-razzo IRION DOME israeliano all'Arabia Saudita, da Gerusalemme è giunta una netta smentita.
A favore di questa posizione vi è il fatto che Israele non avrebbe interesse a svelare le caratteristiche di un sistema essenziale per la sua sicurezza.

giovedì 13 settembre 2018

TRASCINATORI SUBACQUEI TEDESCHI
PER GLI INCURSORI RUSSI

Durante le manovre navali russe nel Mediterraneo orientale, attualmente in corso, è stato rilevata l'utilizzo da parte di Spetsnaz, dei trascinatori subacquei tedeschi Rotinor BLACK SHARK 730, i medesimi utilizzati da varie forze speciali occidentali, presenti anche presso il GOI di COMSUBIN, come abbiamo avuto modo di documentare sulle pagine di RAIDS. Lo troviamo in servizio anche in una ventina di paesi ed è in dotazione ai SEAL statunitensi, agli incursori spagnoli e a quelli giapponesi. I trascinatori tedeschi sono stati identificati mentre operavano da un sottomarilo Classe "Kilo".
Si tratta di semplici trascinatori ma sono in grado di offrire prestazioni interessanti viste le loro dimensioni, sfruttando speciali accumulatori agli ioni di litio. Fra l'altro sono anche avio lanciabili
Resta da capire come questi mezzi siano finite nelle mani di un paese che è sotto sanzioni militari oltre che commerciali, in seguito all'aggressione perpetrata ai danni dell'Ucraina. Potrebbero essere giunti in Russia prima del 2014 (ma anche qui ci sarebbe da discutere sull'opportunità della fornitura) o tramite triangolazioni. Comunque la vicenda è da approfondire bene.
Non si tratta certo di mezzi d'assalto segreti ma non sono neppure dei mezzi "turistici". Al Varignano sono utilizzati per varie attività subacquee e per l'addestramento, così come presso altre forze speciali, ad iniziare da quelle tedesche.

LE PIU' GRANDI MANOVRE RUSSE


Sono in corso le grandi manovre russe VOSTOK 2018, le più grandi fin da quando l'URSS realizzò, nell'ormai lontano 1981, le ZAPAD ("OCCIDENTE") 1981. Si tratta di una mobilitazione a grandi livelli a cui partecipano anche militari e mezzi cinesi, un altro importante segnale politico. Ovviamente in tanti stanno seguendo quello che avviene, dal Mediterraneo al Pacifico, fino all'Artico.
Il quadro strategico è in questi 37 anni completamente mutato e per quanto Putin si affanni, le sue capacità operative, per esempio in mare e in aria, sono inferiori rispetto a quelle sovietiche. Il problema è che tutto l'occidente ha ridotto in modo impressionante le proprie forze, anche se si sta assistendo a un cambio di rotta significativo. 
IRON DOME PER L'ARABIA SAUDITA ?


Stanno circolando voci circa il fatto che l'Arabia Saudita abbia acquistato il sistema anti-razzo israeliano IRON DOME, non direttamente (per ovvi motivi) ma tramite gli Stati Uniti.
La mossa sarebbe diretta per contrastare il lancio di razzi pesanti a lunga gittata contro il territorio e le truppe saudite, da parte delle milizie houthi.
Se confermata la notizia sarebbe di grande rilievo per ovvi motivi.
FIERA MSPO IN POLONIA


Sul prossimo numero di ottobre di RAIDS sarà pubblicato un servizio dedicato alla fiera della sicurezza MSPO che si è tenuta dal 4 al 7 settembre scorso.
La fiera è la maggiore che si tiene nell'Europa orientale, e vede una nutrita partecipazione di fabbricanti polacchi e provenienti da vari paesi stranieri, fra cui l'Italia.
La Polonia è attualmente uno dei mercati più dinamici in Europa, con forti investimenti vista la politica di aggressione condotta da Putin in questi anni. 

mercoledì 12 settembre 2018

NUOVI SEMOVENTI
 NORDCOREANO

Alla parata militare del 9 settembre nella Repubblica Popolare di Corea, la novità maggiore è stato un semovente da 152 mm che riprende vari elementi di analoghe realizzazioni, russe, cinesi e iraniane e non è la semplice copia di un mezzo.
Evidentemente i tecnici del paese hanno cercato di riprendere quello che sembrava più confacente alle loro richieste. In parata sono sfilati nove veicoli, senza altra indicazione.
L'artiglieria nord coreana è fra le più potenti al mondo, un problema non da poco per la Corea del Sud, vista anche la vicinanza della capitale al confine, circa 40 km. 
Nella stessa occasione si è visto un nuovo semovente antiaereo missilistico leggero. Lo scafo è una replica del veicolo MT-LB sovietico con sopra una torretta che ricorda quella del sistema russo SA-13 ma con 8 missili, probabilmente con sistema di guida IR, che sembrano più corti dell'arma di concezione sovietica, mantenendo un radar telemetrico e un apparto IFF (identificazione amico/nemico).

LA BERETTA PMX
IN PRODUZIONE PER UN PAESE STRANIERO 


Mentre prosegue la produzione per i Carabinieri, la nuova pistola mitragliatrice PMX è in fase di costruzione anche per almeno un paese straniero anche se non se ne conosce il nome.
Si tratta di un importante successo della nuova arma realizzata a Gardone Val Trompia, in un settore dove la concorrenza è fortissima.
L'arma italiana ha ottime prestazioni e si presta per impieghi militari e per le forze di polizia,a vendo già sollevato notevole interesse in vari paesi.

AFFONDA MOTOMISSILISTICA INDONESIANA
 
 
Oggi una motomissilistica indonesiana classe "Dagger", 50 metri di lunghezza, un pezzo da 57 mm e 4 missili AM-38 EXOCET, consegnata dalla Corea del Sud nel 1979, è stata colpita da un grave incendio che l'ha completamente distrutta. Al momento non si hanno ulteriori informazioni.
L'unità si trovava ormeggiata in un porto in Nuova Guinea quando si è sviluppata la sciagura. Non ci sono feriti.
E' decisamente raro che una unità navale di queste dimensioni sia distrutta dalle fiamme evidentemente non contrastate adeguatamente. 

PRIMI ELICOTTERI MD530 F IN AFGHANISTAN
 
 
I primi elicotteri da ricognizione e collegamento  MD530 F sono giunti in Afghanistan, forniti all'Aeronautica locale. Si tratta di un collaudato e piccolo elicottero, adatto alla ricognizione e al collegamento, utilizzabile però anche dalle forze speciali, per esempio in ambito urbano, visto la sua grande agilità (lo utilizzano anche le forze speciali statunitense). Si presta anche per l'addestramento.
Il fatto è che gli afghani hanno un gran bisogno di mezzi più potenti per combattere l'avversario.

IL FUTURO DEGLI F-35 ITALIANI 
E DELLA SUA PRODUZIONE
 
Eravamo "preoccupati" del fatto che ancora l'argomento F-35 non fosse stato tirato in ballo. Ci ha pensato il ministro della Difesa Trenta annunciando che "stiamo lavorando verso una riduzione degli esemplari ordinati".
Fatto salvo l'arresto della produzione, che è stato riconosciuto anche dalla Corte dei Conti, sarebbe una catastrofe economica (fra penali e mancata produzione, per non parlare della perdita di credibilità), anche questa strada potrebbe costarci cara. Il capo commessa potrebbe tagliare gli ordinativi per le componenti destinati ai velivoli stranieri (ali e cassoni alari ma non solo), per cui, per il paese, sarebbe un risparmio del piffero, tanto per dirla in termini tecnici, ricordando che gli Stati Uniti stanno valutando importanti prodotti italiani (M-346/T-100, fregate classe FREMM etc.).
Per quanto riguarda gli F-35 B per la Marina Militare, sono indispensabili, ricordando che si è passati da 18 a 15 e sotto non si può scendere. Qualcuno disserta di "leasing" di questi velivoli dai Marines ma RAIDS, interpellando importanti fonti statunitensi, ha saputo che l'USMC non intende privarsi neppure di una di queste macchine che attende con assoluta priorità e urgenza. Sotto la "scure" Trenta finirebbero i 15 F-35 B per l'Aeronautica, che rimarrebbe con i 60 "A".
Si prospetta l'ipotesi dell'acquisto di TYPHOON Tranche 4 (con la componente d'attacco migliorata, strada che seguirà il Regno Unito, che ha l'F-35, e la Germania, per cui sarebbe l'unico velivolo da combattimento in servizio) oppure l'acquisizione di M-346 in versione d'attacco al suolo (eventualmente anche monoposto), magari con produzione a Cameri. Ovviamente i TYPHOON non vengono portati da Babbo Natale nella gerla e l'M-346 d'attacco è altra cosa rispetto al LIGHTING II evidentemente.
Queste osservazioni sono fatte a prescindere dalla resa operativa dell'F-35, che non ci sembra stia deludendo le attese, nonostante una formidabile "contraerea" mediatica (in alcuni casi veramente sgangherata) di cui è stato fatto oggetto. Bisogna essere anche chiari. Il TYPHOON è un velivolo di 4a Generazione mentre l'F-35 appartiene alla generazione successiva, con il relativo bagaglio tecnologico, elemento che i politici tedeschi sembrano non aver notato, mettendo in crisi militari e industria aeronautica.
Noi saremmo per andare avanti con il programma anche per vedere cosa accade intorno a noi, visto che le acque non ci sembrano proprio tranquille. E' che i politici vorrebbero avere risultati immediati e la notizia di un ulteriore taglio, piacerebbe ad alcuni schieramenti. E non bisogna dimenticare la perdita di credibilità industriale che il paese avrebbe. La Germania, che aveva già ordinato 50 A-400 M, valore in base al quale ha avuto il carico di lavoro, ha detto che manterrà in servizio solo 40 macchine, prendendone in carico 50 ma poi mettendo sul mercato le 10 macchine di cui pensa di non avere bisogno.
Le componenti realizzate in Italia per l'estero e gli esemplari che dovrebbero essere realizzati per l'Olanda, costituiscono importanti contratti che si rischia di compromettere, con pesanti ripercussioni proprio economiche e occupazionali.
Intanto si sta prospettando anche il programma TEMPEST, una prospettiva lontana di cui però bisognerà tener conto.
Intanto bisognerà incominciare a pensare a chi cedere gli AV-8 B attualmente in servizio, dato che dovrebbero esistere alcuni possibili clienti, potendo recuperare dei fondi.
 

martedì 11 settembre 2018

L'INDONESIA PENSA DI ACQUISTARE IL CACCIACARRI
AVIO-TRASPORTABILE RUSSO SDM-1 SPRUT 


L'Indonesia sembra intenzionata ad acquistare il cacciacarri avio-trasportabile SDM-1 SPRUT, realizzato in Russia. Il mezzo è munito di un pezzo a caricamento automatico da 125 mm 2A75 m a lungo rinculo (per abbassare lo sforzo trasmesso allo scafo) e, elemento che interessa particolarmente l'Indonesia, è anche anfibio. Si pensa che l'Esercito Indonesiane ne potrebbe ordinare una versione con protezione migliorata dato che quella basica é piuttosto leggera. 
Per lo SPRUT si tratta del primo contratto d'esportazione, per un veicolo la cui messa a punto non è stata facile.

OFFENSIVA CONTRO DAESH
IN SIRIA
Le Forze Democratiche Siriane, appoggiati dall'artiglieria e dai velivoli della coalizione internazionale, stanno attaccando l'ultima sacca di Daesh sulla sponda orientale del fiume Eufrate, ad Hajin, non lontano dalla frontiera irachena.
Si spera di spazzare via questa presenza e impedire che pericolosi elementi possano scappare, magari verso l'Iraq o altre zone della Siria, dove ancora opera Daesh. Si cercano soprattutto i capi del movimento per disarticolare il gruppo.

IL MINISTERO DELL'INTERNO VUOLE
ARRUOLARE 10.000 ELEMENTI DELLE 
FORZE DI POLIZIA

Il Ministero degli Interni punta ad arruolare 10.000 elementi nelle forze dell'ordine. Si tratta di una misura assolutamente necessaria vista la situazione complessiva i problemi esitenti e la carenza negli organici.
I fondi dovrebbero venire da una riduzione dei fondi necessari per la gestione dei flussi migratori. In effetti questi si stanno riducendo ma bisogna anche tener presente che ora molti delle centinaia di migliaia sbarcati in precedenza non riusciranno ad abbandonare l'Italia e che anzi in Italia veranno rispediti quelli arrivati e identificati in Italia (proprio una bella fregatura, frutto delle scelte di Renzi).
Dev'essere chiaro che la politica è cambiata e che l'Italia non può divenire il campo profughi d'Europa, per giunta in gran parte a nostre spese e con noi esposti anche a molte violenze.

lunedì 10 settembre 2018

A PROPOSITO DELLA MISSIONE "ISPETTIVA"
DELL'ONU IN ITALIA 

Abbiamo voluto attendere quasi 24 ore prima di commentare la notizia circa la decisione d'inviare in Italia una missione ONU per accertare lo stato del razzismo in Italia e le violazioni dei diritti umanitari. Un tempo di riflessione dopo essere rimasti letteralmente allibiti.
Coll'ONU non abbiamo mai avuto un buon rapporto. Eravamo piccolissimi ma ricordiamo quando in una base aerea con presidio ONU in Congo, nel novembre del 1961, furono prelevati 13 aviatori italiani, massacrati da una soldataglia senza che il presidio ONU muovesse un dito (i nostri erano andati a rinfrescarsi convinti che la base fosse sotto controllo delle Nazioni Uniti vista la presenza di un suo reparto, rimasto invece a guardare!).
Siamo cresciuti e abbiamo visto direttamente l'ONU fare qualcosa ma anche restare a vedere massacrare la gente. Abbiamo ben presente il generale Morrilon che, in piedi su di un veicolo, urlava agli abitanti di Srebrenica di: "non preoccuparsi perché erano sotto la protezione dell'ONU". Sappiamo come è andato a finire. E non provate a scaricarla sui soldati olandesi che erano sul posto, in quanto, loro e i velivoli che riempivano il cielo, attendevano ordini (non consigli!) da New York. Potremmo proseguire con i civili lasciati fuori dalle basi ONU e fatti a pezzi in Ruanda (così come 12 paracommando belgi). O vogliamo parlare dei traffici dell'ONU condotti da militari e civili?
Ci fermiamo qua ma ci ricordiamo tutto, i fattori positivi ma anche errori pazzeschi e atteggiamenti terribili.
Se dopo aver traghettato in mare, spendendo una valanga di denari per recuperarli e assisterli, centinaia di migliaia di persone, bisogna essere "ispezionati", è segno o che qualcuno ha centrifugato il cervello e l'ha sparato verso Alfa Centauri per non avere più niente a che fare con lui o, altrimenti, che qualcuno vuol farsi una vacanza in un bel paese.
Anche non lontano dai nostri uffici, un gruppo di persone è ospitato in una struttura molto bella con tanto di piscina. Qualcuno è meno fortunato e vi sono stati casi isolati (montati ad arte, come quei quattordicenni che hanno sparato a salve contro un africano a Pistoia, episodio spacciato poi come "spari contro un migrante"), ma a tutto vi è un limite. E questo, a nostro avviso, è stato abbondantemente superato, complice anche qualche italiano, come quei "simpaticoni" che stavano portando al confine francese in pullman un gruppo di persone sbarcate da nave DICIOTTI. Nessuno di loro era in stato di arresto ma i richiedenti asilo DEVONO rimanere nel paese dove fanno la richiesta e questo chi si occupa d'immigrazione lo sa benissimo. Ma qui ognuno pensa di fare come vuole, incluso qualche magistrato in cerca di notorietà.
Benissimo ha fatto Salvini ha minacciare il taglio dei fondi a un baraccone che non solo mangia soldi ma anche ci ha gravemente offesi, in un mondo in cui ne succedono ogni giorno di tutti i colori senza che nessun alto commissario trovi niente da ridire o mandi ispettori. E non fateci pensare ai tanti militari italiani morti proprio durante missioni ONU.
Ci fermiamo qui, pensando che il concetto sia stato abbastanza chiaro. Ma questa storia non è chiusa.

NUOVO LANCIARAZZI IN TRANSDNISTRIA
 
 
Le forze dell'autoproclamata Repubblica del Transdnistria hanno mostrato in pubblo un nuovo lanciarazzi realizzato installando 60 canne da 122 mm su di un autocarro relativamrnte moderno.
Anche in questa zona, dal 1991, Mosca ha alimentato una secessione, non riconosciuta da nessuno, inviando anche un corpo di spedizione.

VARO DI CORVETTA IN EGITTO
 
E' stata varata la seconda delle quattro corvette da 102 metri Classe "Godwind 2500" ordinate dall'Egitto, la prima realizzata in cantieri locali. Il paese ha necessità di modernizzare la propria flotta visto il ruolo strategico che ha. Oramai le vecchie unità sovietiche sono molto avanti negli anni e necessitano di una sostituzione. 
Le Godwind 2500 sono unità di progetto francese, da 2500 tonnellate di dislocamento, munite di un pezzo da 76/62 mm di Leonardo, 8 missili AM-40 EXOCET, missili a lancio verticale MICA (20 km di raggio), un elicottero con hangar. 
Le unità egiziane contribuiscono alla sicurezza dei fondamentali traffici in mar Rosso, diretti e provenienti da Suez e il paese dovrà proteggere anche le sue risorse di idrocarburi in Mediterraneo.

LA TURCHIA AGGIORNA I COBRA DEL BAHREIN
 
 
L'industria aeronautica turca TAI sta aggiornando la flotta di elicotteri d'attacco AH-1 COBRA del Bahrein. Forte dell'esperienza accumulata su precedenti interventi e per la realizzazione su licenza degli elicotteri T-129 (recentemente venduti al Pakistan), la Turchia sta guadagnando fette di mercato nel settore, realizzando anche un armamento specifico nazionale.
Nelle ristrette acque del Golfo gli elicotteri da combattimento possono svolgere anche ruoli navali, per esempio per contrastare l'attività di piccole unità navali e barchini. 
Il mercato mondiale vede una richiesta sempre elevata di elicotteri d'attacco, magari di modello meno costoso di APCHE  e TIGRE, alla portata di pochi paesi. Per questo rimangono alte le quotazioni di Mi.24 e Mi.35 mentre quando si arriverà alla cessione degli AW-129 MANGUSTA, sostituiti dai nuovi AW-249, ci sarà modo di ottenere buone quotazioni.

domenica 9 settembre 2018

CANNONI ITALIANI PER LE NUOVE FREGATE SAUDITE
 
 
Le nuove fregate della Marina saudita, derivate dalle Litoral Combat Ship (LCS) classe "Freedom", avranno un cannone da 76/62 mm di Leonardo. Le unità statunitensi montano il piccolo Bofor/FCM da 57/70 mm Mk.3 ma giustamente i sauditi hanno voluto un pezzo più potente che, inoltre, può avvalersi di un munizionamento avanzatissimo, incluso quello guidato a lunga portata VULCANO, in grado d'ingaggiare bersagli fino a 40 km di distanza. Ricordiamo che il 57/70 mm ha una gittata massima di soli 13 km. Leonardo propone anche il munizionamento antimissili DART, a guida terminale.
La Marina Reale saudita dispone già di cannoni da 76/62 mm italiani, utilizzati in tutto il mondo con piena soddisfazione da parte dei vari utilizzatori. 
Ricordiamo che Leonardo è uno dei due soli produttori occidentali di cannoni navali di medio calibro, a cui si aggiunge solo la BAE che controlla anche la Bofors svedese.

sabato 8 settembre 2018

SCONTRI FRA KURDI E 
 FORZE DI DAMASCO
 
Qamishko è una delle due piccole sacche fedeli ad Assad che hanno resistito dall'inizio del conflitto nella parte nord-orientale del paese. Generalmente e da anni non ci sono stati scontri con le Forze Democratiche Siriane ma stamani vi è stato uno scontro con l'uccisione di alcuni militari lealisti.
Forse si vuol ricordare a Damasco che queste due sacche sono a forte rischio nel caso di una fase ulteriore della guerra civile.
Intanto proseguono i tiri dell'artitigieria e i bombardamenti aerei contro la zona di Idlib e corrono volci di un probabile attacco.

venerdì 7 settembre 2018

ACCORDO INDUSTRIALE FRA
ISRAELE E FILIPPINE


Durante la sua visita in Israele, il presidente filippino Dutierte ha firmato un accordo di collaborazione industriale fra i due paesi. Questa scelta conferma l'interessamento israeliano in tutte quelle realtà di conflitto in cui sono presenti movimenti musulmani (e le Filippine sono alle prese da decenni con forme di guerriglie di questo tipo), avendo delle contropartite a vario livello.
In Asia Israele ha buoni rapporti con l'India e Singapore. Con le Filippine andrebbe ad occupare un'altra posizione strategica. Manila ha bisogno di ingenti aiuti ma ha risorse limitate e da tempo i rapporti con gli Stati Uniti sono altalenanti, dopo decenni di stretta collaborazione.

LE FORZE ANFIBIE TEDESCHE
SI ESERCITANO SU NAVE OLANDESE


La Germania attualmente dispone di un solo battaglione di forze anfibie e per di più può contare solo su piccoli mezzi da sbarco. Questo elemento stride fortemente con le situazioni sviluppatesi negli ultimi tre decenni, in cui vi è stato un crescente bisogno di capacità nel proiettare le proprie forze anche a forte distanza.
Detto in parole semplici, anche in questo settore la Germania, il più grande e importante paese europeo, ha forze anfibie veramente molto ridotte, retaggio di quando concentrava le sue ingenti risorse solo nell'ambito del territorio tedesco. Un elemento oggi del tutto superato e che trova "giustificazione" solo nel fatto che i governi tedeschi vogliono sostanzialmente rimanere alla larga dalle "grane" internazionali, lasciando ad altri eventuali interventi militari.
Attualmente in battaglione anfibio tedesco è in addestramento a bordo della nave d'assalto anfibia olandese KAREL DOORMAN, un novità nel settore. La Germania non ha assolutamente una grande tradizione nel settore delle truppe anfibie essendo sempre stata una potenza continentale ma il mondo è completamente cambiato e oggi un paese con 80 milioni di abitanti non può sempre delegare ad altri l'impegno nel campo della stabilità e della sicurezza.
La collaborazione "anfibia" con l'Olanda ci sembra un primo passo, ricordando che invece questo paese ha buone truppe anfibie e già collabora con Berlino a livello di truppe corazzate e meccanizzate.

MEMBRI DELLE FORZE SPECIALI USA 
FANNO UNA PETIZIONE PER CONCEDERE 
IL VISTO PER UN INTERPETRE IRACHENO


Barakat Ali Bashar era un interprete che lavorava per le forze statuniotensi in Iraq. Rimase ucciso nel 2007 bloccando un assaltatore suicida di Al-Qaeda che si era gettato su di una pattuglia di forze speciali statunitensi, nei pressi del confine con la Siria. Le sue ultime parole furono che i militari statunitensi prendessero cura della sua famiglia, la quale ricevette un indennizzo. Purtroppo facendo parte della minoranza yazodi, è stata perseguitata, e per fuggire dalla minaccia di Daesh ora è in territorio kurdo. Barakat avrebbe avurto il diritto, previsto da apposita legge, di potersi trasferire negli Stati Uniti. La famiglia è rimasta in un campo profughi e ora i militari statunitensi chiedono che sia concesso loro, come previsto, l'accesso negli USA, ricordando la promessa fatta a suo tempo. 
 
PRONTO ALLA PRODUZIONE IL CARRO KAPLAN MT


Il carro medio turco KAPLAN MT è pronto alla produzione, avendo come cliente di lancio l'Indonesia, dove dovrebbe andare a sostituire i vecchissimi 300 AMX-13 (non tutti operativi)attualmente schierati. Il carro turco ha una massa fra 32 e 35 tonnellate, una torretta con pezzo a canna liscia Cockerill da 105 mm con sistema di caricamento automatico, cosa che consente di ridurre a tre militari i membri d'equipaggio. La protezione è relativamente leggera con accorgimenti contro le mine ma regge solo i colpi perforanti da 14,5 mm, almeno nella versione base.
L'Indonesia ha un territorio caratterizzato da grandi foreste e una rete viaria limitata, dove un grande MBT avrebbe problemi a muoversi. Inoltre vi è una esigenza di operazioni in ambito anfibio, altro settore dove esistono limiti di peso dato che l'Indonesia non possiede grandi navi per operazioni anfibie ma conta su i tanti traghetti civili oltre che su una componente militare.
Comunque Ankara è molto attiva nel settore militare e sta guadagnando vari mercati.

giovedì 6 settembre 2018

IL TURKMENISTAN ACQUISTA ITALIANO
 
L'Aeronautica del Turkmenistan ha deciso di acquistare l'addestratore italiano a reazione Leonardo M-346 anche se non è stato indicato il numero di velivoli ordinati. Per l'M-346 si tratta di un altro importante successo in un periodo delicato in quanto in molti devono modernizzare la propria linea di velivoli d'addestramento avanzati.
Ma il paese ha acquistato un numero imprecisato di elicotteri AW-101 e ha già in linea elicotteri AW-109. Inoltre sta valutando anche il bturbina da trasporto C-27 J. Nel settore dei telecomandati allinea tre UAV FALCO, sempre molto utili. Ma anche per le armi leggere il Turkmenista, ricco di giacimenti di gasa, si affida all'Italia, in particolare con fucili d'assalto Beretta ARX-160 in calibro 7,62x39 mm.
Il paese è ricco di idrocarburi, in particolare di gas.

mercoledì 5 settembre 2018

CANNONE DA 20 MM
PER I CARACAL FRANCESI

Gli elicotteri CARACAL in uso ai reparti che appoggiano le forze speciali in Francia, saranno dotati di cannoncini  con sistema HS-20 che utilizza un'arma M-621 da 20x102 mm.
Il vantaggio di questo complesso è che può essere rientrato completamente per chiudere le porte laterali; in questo modo si acquista velocità e comfort. Fra l'altro solo così l'elicottero può raggiungere la velocità necessaria per rifornirsi in volo dalle aviocisterne.
L'AUSTRALIA ORDINA IL CANNONE 
SENZA RINCULO M4 CARL GUSTAV


L'Esercito australiano ha ordinato un numero imprecisato di cannoni senza rinculo svedesi da 84 mm Saab Carl Gustav, nella versione M4. Questa versione pesa circa la metà dei precedenti cannoni M2 e 3 kg meno della versione M3, facendo ricorso a moderni materiali.
Il Carl Gustav è un'arma da vari decenni sulla breccia, aggiornato progressivamente e munito di un'ampia gamma di munizioni, che vanno dell'HE, al perforante anticarro a carica cava (HEAT) fino al fumogeno e all'illuminante.

PRIMI PILATUS PC-21 IN FRANCIA

 Sono arrivati sulla base di Cognac i primi due velivoli turboelica per l'addestramento Pilatus PC-21, facente parte di un ordine per 17 macchine. La Pilatus ha una lunga tradizione nel settore dei turboelica da addestramento e la Francia aveva urgenza di rinnovare la sua linea di volo nel settore. Il PC-21 può svolgere anche ruoli di attacco a terra e controguerriglia. 
Ora Parigi dovrà provvedere ad un moderno addestratore a reazione e fra i favoriti vi è l'italiano M-346 di Leonardo.

martedì 4 settembre 2018

ARMAMENTO ALTERNATIVO PER L'NH-90
 
Le due Minigun M-134 in 7,62 mm che possono essere installate a bordo degli NH-90, su piattaforma ruotante per poter chiudere i portelloni laterali, costituiscono un armamento molto potente, come abbiamo avuto modo di costatare finn da quando assistemmo da bordo a tiri di qualifica nel poligono di Perdasdefogu in Sardegna. Il problema è che l'arma è pesante e soprattutto è pesante il relativo munizionamento, necessario in gran numero visto che l'arma ha una cadenza di tiro di 3.000 colpi al minuto.
L'AVES sta studiando un armamento più leggero, sperimentando armi in 12,7x99 mm e in 7,62x51 mm, vale a dire le classiche M2 e MG-42. Forse una terza MG potrebbe essere sistemata anche sulla rampa posteriore, in modo da coprire anche i settori retrostanti, come avviene su altre macchine munite di rampa posteriore.
Un armamento più leggero consentirebbe misisoni, sempre armate, con maggior carico utile e in condizioni ambientali più impegnative (in quota e con alte temperature).

GIAPPONE: MANOVRE FUJI FIREPOWER 2018

2.400 militari, 80 carri, 60 pezzi d'artiglieria, 20 fra aerei ed elicotteri, hanno caratterizzato le manovre giapponesi "Potenza di Fuoco del Monte Fuji 2018", la maggiore esercitazione a fuoco dell'Esercito nipponico che si tiene su base annuale.
Quest'anno, davanti a ben 24.000 spettatori, oltre politici e militari incluso il ministro della Difesa, la novità è stato l'impiego di elementi della nuovissima Brigata Anfibia, formata quest'anno. L'unità è basata nel porto di Sasebo, dove aveva tradizionalmente sede una delle forze anfibie più famose della Marina Imperiale, denominata Forza Anfibia di Sasebo" appunto.
Tokio prosegue il rafforzamento  del proprio apparato militare, modernizzandolo e tenendolo pronto ad affrontare i nuovi scenari.
Proprio in questi giorni sono state avvistate 28 unità navali russe che transitavano fra il Giappone settentrionale e la penisola di Sakhalin, dove ci sono anche 4 isole contese dal tempo della II Guerra Mondiale, ricordando che anche per questa disputa la pace fra Russia e Giappone non è stata mai firmata. Inoltre i giapponesi sono preoccupati per le minacce nord-coreane e l'immenso espansionismo cinese.







SUL NUMERO DI AGOSTO DI RAIDS ITALIA, UN AMPIO 

SERVIZIO IN ESCLUSIVA SULLA SITUAZIONE IN LIBIA.

POTETE TROVARLO IN EDICOLA

RAIDS: PER AVERE UN POSTO SEMPRE 

IN PRIMA LINEA; E OLTRE !

lunedì 3 settembre 2018

UN PATRIOT AL GIORNO
LEVA IL MISSILE DI TORNO

Da diversi giorni le milizie yemenite houthi, che si battono contro le forze del presidente Hadi e i suoi alleati, lanciano un missile balistico tattico  contro la città saudita di Jazan, non lontano dalla frontiera fra i due paesi lungo il Mar Rosso. E da diversi giorni, immancabilmente un sistema MIM-104 PAC 3 PATRIOT lo intercetta, distruggendolo.
In questa "guerra delle città" oramai il sistema PATRIOT si è guadagnata fama di arma molto valida, con soddisfazione saudita, dei paesi che utilizzano l'arma difensiva e del produttore statunitense, la Raytheon.
A questo punto vorremmo sapere proprio da dove vengono fuori tutti questi missili balistici in mano alle milizie houthi e prodotti in gran parte, inclusi quelli a maggior raggio, dall'Iran, considerando il blocco alle coste ancora controllate dalle milizie supportate dall'Iran. I sauditi sperano che sia sempre l'ultimo ma, anche se le informazioni sono pochissime, ne sono stati lanciati a centinaia in questi anni di un conflitto iniziato nel 2015.
I missili balistici utilizzati contro l'Arabia Saudita, sono armi che giungono a forte velocità (Mach 3/6) e con forti angoli d'attacco. Il sistema di scoperta dev'essere efficace e rapidi i tempi di reazione.

NUOVA VITA PER I CHEETAH
SUDAFRICANI NEGLI STATI UNITI 


Lo scorso anno il governo sudafricano ha stipulato un accordo per la cessione di una parte dei propri velivoli CHEETAH (evoluzione dei MIRAGE III con apporti israeliani) alla statunitense Draken, per essere utilizzati come velivoli "aggressor" nel corso delle esercitazioni, in particolare nella simulazione di duelli aerei.
Serve un aereo che abbia caratteristiche di volo rispetto a quelli statunitensi, per rendere più realistico l'addestramento. 
Per la verità i CHEETAH non hanno le potenzialità di un MIG 29 o tanto meno di un Sukhoi Su.27 ma serve un aereo che svolga molte ore di missioni ad un costo ragionevole e Pretoria fornirà abbondanti pezzi di ricambio.
L'Aeronautica sudafricana oggi allinea pochi SAAB  GRIPEN svedesi, più economici da mantenere.
NAVE DURAND DE LA PENNE IN NIGERIA
 
 
Il cacciatorpediniere DURAND DE LA PENNE è giunto, con un gruppo di allievi a bordo, in Nigeria, nel corso della crociera d'istruzione. L'unità ha effettuato attività esercitativa insieme ad una fregata nigeriana, dimostrando le sue capacità operative, anche con l'impiego del personale del SAN MARCO e del GOS. 
Queste visite servono anche per mostrare le capacità tecnologie delle unità italiane, promuovendo navi ed equipaggiamenti realizzati nel nostro paese.

domenica 2 settembre 2018

DRASTICO CALO DELLA PRECISIONE 
DEI CANNONI IN SIRIA
 
 
Sette anni d'intenso impiego nella guerra civile hanno causato un tremendo logorio per i pezzi dell'artiglieria. Nonostante l'invio di nuovi pezzi e il fatto che una parte delle canne sia stata ritubata in Russia (sostituendo l'anima) i cannoni delle forze di Damasco (ma non è molto migliore quella dei cannoni ribelli) si stanno rivelando molto imprecisi. Meglio vanno i cannoni dei moderni carri russi (T-62, T-72. T-90), tutti dotati di pezzi ad anima liscia, che pure si logorano ma molto meno che non i pezzi rigati, tipici dell'artiglieria campale.
Mosca manda a ritubare le canne dei pezzi, ma non è un lavoro rapidissimo. I pezzi, inclusi quelli semoventi, sono stati utilizzati moltissimo e presentano altri problemi, come calo della precisione degli apparati di puntamento e logorio dei recuperatori, sottoposti ad un duro tormento, con perdita di liquido e problemi vari.
Meno problemi, avendo la canna liscia, hanno mortai e lanciarazzi campali ma anche per loro vi sono segni evidenti di affaticamento.
Molto bene si stanno comportando invece i pezzi francesi che, con l'ausilio di UAV, eseguono piccole salve ma di elevata precisione.

TASER IN ITALIA: FINALMENTE! 


Con circa 20 anni di ritardo, il sistema Taser sarà distribuito, in via sperimentale, dal 5 settembre e in 30 esemplari, in 11 città italiane (Milano, Firenze, Padova, Catania, ma non Roma). Il drappello d'imbecilli asserragliato in qualche commissione alle Nazione Unite non ha trovato nulla di meglio da fare (tanto vengono comunque ben retribuiti in ogni caso) che definirlo "strumento di tortura", offendendo i cittadini di Francia, Regno Unito, Svizzera Finlandia, Nuova Zelanda e via così, dove è utilizzato da anni.
Il suo impiego non è innocuo  come quello del fischietto o della paletta ma ha risolto decine di migliaia di situazioni pericolose. E' uno strumento da usare a ragion veduta, nelle circostanze previste ma ricordiamo che registra ora e modo di utilizzo, per cui se si danno scosse multiple lo registrano. Fino ad oggi ne esistevano solo due esemplari presso il GIS.
Verrà distribuito a Carabinieri, Polizia, Guardia di Finanza, che sicuramente si sentiranno più protetti senza dove estrarre l'arma da fuoco, un elemento "intermedio" molto apprezzato in fior di democrazie (e infatti nei regimi oppressivi non la si utilizza passando a ben altri sistemi più coercitivi). Chi porta "peace maker" o ha problemi di cuore, riceve l'ordine del medico di non agitarsi, per cui non deve agitarsi o compiere attività aggressive.
Volete sapere perché il sistema Taser è così avversato? Perché sicuramente sarà un deterrente per chi aggredisce le forze dell'ordine, magari prendendole a bastonate per lunghi minuti o comunque aggredendole forti del numero. 
Al ministro Salvini, fautore di questa meritoria iniziativa, vogliamo anche ricordare la necessità di rivedere anche la dotazione di spray al peperoncino. Non è possibile che chi deve tutelare l'ordine abbia in dotazione le stesse bombolette che possono essere acquistate da un sedicenne. Servono erogatori più grandi e capaci, meglio ancora a getto balistico, per poter operare a qualche metro di distanza, salvaguardando la sicurezza degli operatori (lo spray è molto meno impattante del Taser, che fa andare a terra il soggetto). Addirittura la dotazione attuale viene realizzata con un dosaggio particolarmente basso, solo per l'Italia, per giunta con un aggravio dei costi rispetto ai dosaggi utilizzati in tanti paesi. Ci sembra giunto il momento di rivedere anche questi equipaggiamenti. E al fianco della pistola lo vorremmo obbligatorio presso il personale della Polizia Locale, sempre più esposto alle aggressioni, come ci riporta la cronaca.

sabato 1 settembre 2018

MISSILE RAFAL
SPIKE EXTENDED RANGE
L'israeliana Rafael ha presentato il nuovo missile SPIKE ER (Extended Range), ultimo prodotto di una famiglia molto vasta che ha avuto un notevole successo commerciale.
Il nuovo missile ha un raggio operativo di ben 8 km ed è dotato di un sistema di guida tramite fibre ottiche. L'arma dispone di una testata perforante in tandem, per sconfiggere le protezioni reattive.
Un'arma di questo tipo oltre per impieghi in zone con campi di tiro molto ampi, si presta per l'impiego da parte di elicotteri, i quali possono rimanere a distanza di sicurezza almeno da gran parte delle armi contraeree leggere.