martedì 29 maggio 2018

ALTRI AW-101 PER IL CANADA


Non solo il Canada ha deciso di ammodernare i suoi elicotteri CH-149 CORMORANT (versione per il Canada dei trimotori AW-101) ma ha anche preso la decisione di acquistarne altri, fino a 7, per integrare le macchine esistenze. Il Canada, specialmente in inverno, è un teatro d'impiego molto impegnativo ma la macchina italo-inglese si sta comportando molto bene a riprova delle sue qualità complessive. Questi elicotteri sono utilizzati per le attività di ricerca e soccorso di dispersi e trasporto d'infortunati.
Per AgustaWestland si tratta di un successo importante, in un momento non facile per il settore, avendo registrato un pesante calo di ordinativi nel settore petrolifero, dove si erano ridotti drasticamente gli utili.
PREOGRAMMA PER MANTENERE IN SERVIZIO L'A-10


L'USAF ha un programma per cambiare le ali a 100 esemplari del suo velivolo d'attacco A-10, inteso non per colpire masse di mezzi corazzati e blindati avversari ma per attacchi contro bersagli sfuggenti e sortite COIN (controguerriglia). Ci sembra una buona idea in quanto non è ragionevole utilizzare per questi compiti velivoli molto più costosi. L'A-10 è apparso nella prima metà degli Anni '70 e ha sempre dimostrato ottime doti in campo tattico e si è rilevato un ottimo incassatore specialmente nel caso di armi contraeree leggere.

lunedì 28 maggio 2018

VARATA LA PRIMA NUOVA UNITA' PER IL GOI


Nei cantieri Intermarine di Messina è stata varata la prima delle due unità destinate al Gruppo Navale di COMSUBIN e destinata alle particolarissime esigenze del Gruppo Operativo Incursori, indicata come Unità Navale Polivalente ad Altissima Velocità (UNPAV). RAIDS aveva già dato alcune indicazioni circa le future due unità, alla cui messa in mare ha presenziato l'ammiraglio di squadra Angelo Giardelli, capo di stato maggiore della Marina Militare.
La nuova unità porta il nome di Angelo Cabrini, uno dei due operatori della Regia Marina che nella notte del 27 marzo 1941, affondò nella baia di Suda a Creta, l'incrociatore pesante britannico YORTK, primo successo dei mezzi d'assalto italiani nella II Guerra Mondiale.
La ANGELO CABRINI  ha il distintivo ottico P420, indicando che si inserisce fra i "pattugliatori" (elenco molto assortito di unità navale, in una marina ricchissima di "pattugliatori"). In realtà è un mezzo molto sofisticato, realizzato in vetroresina, lungo 44.16 metri, largo 8,4 m., con un dislocamento di 190 tonnellate. L'ammiraglio Giardelli ha indicato queste realizzazioni come "classe incursori", per le loro particolari caratteristiche. La propulsione è garantita da tre motori diesel  MTU 16V 2000 M94, collegati a tre coppie di idrogetti Kamewa, in grado di garantire grande manovrabilità e pronta reazione a tutte le andature, per esempio per accostare moli o affiancare unità navali. L'armamento prevede una torretta a controllo remoto a prua, con arma in calibro 12,7 mm, e mitragliatrici a brandeggio manuale. 
La velocità indicata è "superiore ai 30 nodi", ma potrebbe essere molto superiore ai 30 nodi. A poppa vi è uno scivolo su cui possono trovar posto RHIB a chiglia rigida, come lo Zodiac HURRICANE 733 ma ovviamente ci possono scivolare sopra anche altri tipi di mezzi, su cui non sono rilasciate informazioni (e possiamo dire che non si tratta di patini!), magari già in servizio o in sviluppo.
Il ponte di comando ha una visione su 360° ed ha la particolarità di essere blindato contro i colpi di armi leggere, in quanto le unità Classe "Cabrini" si potranno trovare sotto tiro. Ovviamente hanno caratteristiche di bassa segnatura radar e sicuramente imbarcheranno delle adeguate contromisure elettroniche. La prua dell'unità è particolare, non solo per consentire andature veloci  anche con mare non calmo ma vi è una struttura allungata a prua, utile per varie situazioni. Sotto la prua estrema è posizionata l'ancora che normalmente è trattenuta orizzontale da un particolare meccanismo. L'unità sarà dotata di particolari mezzi di comunicazione
Potrebbero tornare molto utile per tanti tipi di missioni, avendo un'autonomia dichiarata di 1.000 miglia ma che potrebbe essere superiore. La consegna operativa delle prima unità è prevista per il 2019.
IL PAKISTAN ORDINA 30 ELICOTTERI D'ATTACCO T-129



Il Pakistan ha firmato un accordo con la società turca TAI per la fornitura di 30 elicotteri T-129, vale a dire la versione realizzata in Turchia dell'AW-129. Si tratta di un ordine importante dopo che il paese asiatico aveva valutato elicotteri d'attacco statunitensi (avendo in linea 12 AH-1 Z COBRA), russi (ha in servizio 4 Mi.35) e cinesi. Per AgustaWestland (oggi Leonardo) si tratta di un successo molto importante perché non solo fornirà alcune componenti di questi mezzi e riceverà una cifra non indifferente per il programma ma anche perché è la conferma di una formula, con masse meno grandi di altri mezzi della styessa categoria. I pakistani sono rimasti impressionati dalle capacità del T-129 in montagna, avendo un requisito proprio per poter operare con il nuovo velivolo anche sulle sue altissime montagne.
Non sappiamo ancora dettagli circa la configurazione scelta ma probabilmente vedrà la presenza di missili a guida laser turchi.

giovedì 24 maggio 2018

IL MISSILE ANTIAEREO SEA CEPTOR IN SERVIZIO CON LA ROYAL NAVY


Il nuovo missile mare-aria SEA CEPTOR di MBDA è entrato in servizio con la Royal Navy. L'arma, che ha una massa di 100 kg, è in grado d'ingaggiare anche moderni missili antinave sotto qualsiasi angolo di avvicinamento. E' a guida radar e si avvale di piccoli razzi perpendicolari vicino alla parte posteriore per la guida, potendo sostenere virate molto strette anche ad alta velocità. La gittata utile dovrebbe superare i 25 chilometri.
La Royal Navy non ha voluto seguire il programma ASTER, facendo un grosso errore a nostro avviso, in quanto la famiglia ASTER si sta rivelando un successo tecnico e commerciale. L'arma britannica è molto più piccola
Il SERA CEPTOR può essere inserito in quattro lanciatori autonomi all'interno delle celle di missili a lancio verticali più grandi.

PER RENDERE VISIBILE I VELIVOLI STEALTH


Fonti israeliane hanno pubblicato l'immagine di un F-35 in volo a largo di Beiruth. La cosa interessante è che il velivolo mostra una delle quattro "lenti di Lunenburg" di cui è dotato. In pratica si tratta di piccole appendici che creano angoli  "vivi" che aumentano la traccia radar di un velivolo. Si tratta di dispositivi che si applicando quando non è necessario ridurre la visibilità del velivolo, per esempio quando ci si muove nel normale traffico aereo.
Ora vi chiederete se durante i recenti attacchi israeliani in Siria, questi dispositivi siano stati applicati o no. Probabilmente se lo chiedono anche i russi che da tempo sorvegliano con i loro sistemi radar, terrestri e navali, l'attività dei velivoli F-35 israeliani, per capire quanto siano "invisibili" realmente e che traccia radar specifica abbiano.
Bisogna ricordare che le capacità "furtive" vanno poi associate alle contromisure elettroniche. Per esempio si può rilasciare un decoy radar che attrae il missile perché il velivolo ha una sezione radar nettamente inferiore. Insomma, si tratta di una serie di "trucchi" d'importanza fondamentale su cui difficilmente verranno rilasciate informazioni.

mercoledì 23 maggio 2018

PRIMO VOLO SOTTO CONTROLLO SATELLITARE PER IL P.1 HH


Oggi per la prima volta un velivolo pilotato a a distanza Piaggio Aereo P.1 HH HAMMERHEAD ha effettuato un volo con i comandi di volo che giungevano tramite un satellite, con le immagini colte dal velivolo e i vari dati che facevano il percorso insime. Si tratta di un grosso risultato per Leonardo e Thales che si sono impegnate  per raggiungere questo importante risultato. In questo modo il velivolo può operare a fortissima distanza dalla base, come avviene già per certi UAV dalle prestazioni maggiori.
Il Programma P.1 HH va avanti e potrebbe interessare diversi paesi anche perché il velivolo ha una velocità di crociera nettamente superiore rispetto ad altre macchine di questo tipo.
ESERCITAZIONE JOINT STARS 2018


Si è conclusa l'Esercitazione JOINT STAR 2018, che ha visto coinvolti molti velivoli italiani e dei Marine. L'Italia ha messo in campo tutti velivoli di cui dispone attualmente, dall'M-346 fino all'F-35, incluso le aerocisterne KC-767 e gli AV-8 della Marina. Gli Stati Uniti KC-130 e convertiplani V-22 OSPREY che sono stati riforniti anche in volo. I C-130 hanno lanciato paracadutisti e sono stati messi in atto vari scenari operativi, con la supervisione anche dei nuovi e preziosi CAEW-550, aerei radar ma in grado di svolgere altre missioni molto interessanti.
La linea volo dell'AMI è molto interessante e qualificata e l'F-35 sta dimostrando quello che sa fare, che non è poco, anzi! In questi giorni ha appena avuto il suo battesimo del fuoco nei cieli siriani, dove sembra sia sfuggito ai radar ostili, la qual cosa confermerebbe i dati di progetto. Poi ci saranno sicuramente altri problemi ma non crediamo proprio sia quella "iofega dispendiosa" illustrato da qualcuno.. Occhio anche a voler risparmiare perché lo si fece con l'F-104, passando dal "G" alla versione "S", con i risultati che sappiamo.
L'INDIA ABBANDONA LA RUSSIA E SCEGLIE L'UCRAINA 
PER IL NUOVO VELIVOLO DA TRASPORTO


Dopo molti anni, senza che si sia arrivati a soluzioni concrete, l'India ha deciso di abbandonare il programma con la russa Iliushin e ha deciso di adottare il programma per il bireattore Antonov An-178 per sostituire i vecchi quadriturbina Antonov An.12 acquistati all'epoca dell'Unione Sovietica e oramai completamente superati nelle prestazioni.
Per Mosca la scelta crea dei problemi in quanto si contava sull'ordine indiano per ripartire i costi di sviluppo del nuovo aereo da trasporto, per cui esistono già vari problemi e gravi ritardi. Mosca dovrà comunque andare avanti perché altrimenti rischia di rimanere solo con i quadrimotori da trasporto Iliushin Il.76 nel settore dei velivoli da trasporto in quanto Antonov non fornisce più pezzi di ricambio per i velivoli ucraini in linea con Mosca per i noti problemi di conflittualità.
4 MISSILI BULAVA DA SOTTOMARINO RUSSO


In quello che è statao il maggior lancio multiplo dal termine della Guerra Fredda, un sottomarino russo ha lanciato quattro missili balistici intercontinentali RSM-56 BULAVA, stando in immersione nel Mar Bianco. Evidentemente Putin vuol mostrare il suo potenziale strategico, che per 15 anni era stato trascurato, con una riduzione effettiva del potenziale, sempre rimasto a valori da "fine del mondo" comunque.
Il missile BULAVA ha una gittata di 8.000/8.3000 chilometri, con 6 testate autonome termonucleari da 150 kilotoni di potenza ciascuna. Non era mai accaduto che fossero lanciati quattro BULAVA in un'unica salva.

lunedì 21 maggio 2018

Esercitazione CAEX 2018

ESERCITAZIONE CAEX 2018



Oggi si è tenuta a Cesano di Roma una simulazione nell'ambito dell'esercitazione CAEX 2018 con il coinvolgimento di 600 uomini e 24 elicotteri tra cui AW-129, NH-90, AB-205, AB-412 e i nuovi CH-47 D e F. Sono stati coinvolti i paracadutisti del 186° Reggimento della Folgore, aeromobili della Brigata FRIULI oltre a reparti cinofili. E' stata simulata la cattura di due elementi ostili, in due atti tattici distinti, uno al mattino e uno il pomeriggio. Presente anche assetti antiaerei del Reggimento SFORZESCA, per addestrarli e fornire un'opposizione agli elicotteri.
Sono stati applicati elementi realistici, con l'inserimento di vari imprevisti che hanno imposto rapidissime modifiche dei piani operativi. Sono emersi dei problemi, evidenziati dal comandante dell'AVES (il generale di Brigata Paolo Ricò) che invece di un "vasettone" ha imperniato con i suoi collaboratori l'esercitazione al massimo realismo. L' esercitazioni servono proprio a fare dei test realistici e una esercitazione "perfetta" è probabilmente poco realistica.
Gli elicotteri si sono dimostrati elemento di grande potenziale e molto flessibili. I MANGUSTA sono ad ottimi livelli e piange il cuore dover pensionare i "205" e i "412", semplici e funzionali. Ma l'NH-90 è  un'altra generazione e ha altra potenza e e flessibilità, a suo agio anche di notte, durante le quali si svolgerebbero molte attività, sfruttando proprio la protezione della notte.
Ora serve un sostituto dei "205" per il collegamento e il trasporto leggero. Favorito è l'AW-169 M, versione militare del "169" civile, che vorremmo semplice ma molto robusto, con costi d'utilizzo contenuti.
Il personale si è tutto impegnato e gli equipaggi hanno dimostrato grande capacità, emersa in decenni di operazioni all'estero.

sabato 19 maggio 2018

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giovedì 17 maggio 2018

ARRIVA IL
SEA FUTURE 
2018


DAL 19 AL 23 GIUGNO PROSSIMI SI TERRA' A LA SPEZIA IL SEA FUTURE 2018, PRESSO L'ARSENALE DELLA MARINA MILITARE. SI TRATTA DI UN APPUNTAMENTO BIENNALE, RICCO DI NUMEROSE CONFERENZE AD ALTO LIVELLO E CON UN ELEVATO NUMERO DI ESPOSITORI CHE MOSTRERANNO IL MEGLIO DELLA PRODUZIONE NAVALE Italiane NEL SETTORE DELLA DIFESA. IN PIU', LUNGO I MOLI, SI POTRANNO AMMIRARE ALCUNE DELLE REALIZZAZIONI FRUTTO DELL'INDUSTRIA NAZIONALE, DAI MOTOSCAFI VELOCISSIMI FINO ALLE UNITA' NAVALI MAGGIORI.
SI SONO GIA' ACCREDITATE OLTRE QUARANTA DELEGAZIONI MENTRE E' CRESCIUTO IL NUMERO DEGLI ESPOSITORI RISPETTO ALL'ULTIMA EDIZIONE.
RAIDS E LUCA POGGIALI SARANNO PRESENTI ALL'EVENTO CON UN PROPRIO STAND, DOVE ESPORRANNO ANCHE LIBRI DEL SETTORE. UNA OCCASIONE DA NON PERDERE PER AVERE UN QUADRO DELLA PRODUZIONE ITALIANA NEL SETTORE E CONFRONTARSI CON REALTA' A LIVELLO PROFESSIONALE.

 
PROIETTILI ANTICARRO BOFORS BONUS PER L'US ARMY


L'Esercito statunitense ha stipulato il contratto per la fornitura di 500 proiettili da 155 anticarro BONUS della Bofors. Il BONUS è stato sviluppato in collaborazione fra Bofors e la francese Nexter, E' costituito da un proiettile da 155 con due cariche a guida terminale che. giunti sopra un mezzo corazzato, "sparano" una carica autoforgiante verso la parte superiore del mezzo. E' già in servizio con Francia, Svezia e Finlandia. La gittata massima è di ben 35 km. per cui è in grado di colpire bersagli a grande distanza, dopo che un UAV o altro sistema ha fornito indicazioni circa la posizione approssimativa dei bersagli. Il sistema di guida autonomo è di tipo infrarosso e riconosce i vari bersagli.
CONSEGNATO IL PRIMO CH-53 K AI MARINES


Il primo di 200 elicotteri pesanti trimotori CH-53 K KING STALLION è stato consegnato al corpo dei Marines. Come l'Esercito ha deciso di adottare una versione profondamente aggiornata e potenziata del CH-47 (la "G"), così i Marines hanno scelto una versione evoluta dei loro CH-53 SEA STALLION. La nuova macchina interessa chi già utilizza i CH-53, come la Germania e Israele. Fino a metà del 2023 saranno consegnate 26 velivoli di questo tipo e poi i ritmi di produzione dovrebbero crescere. Le ultime macchine dovrebbero essere consegnate nel 2031. Il costo è paragonabile a quello di un F-35 ma le prestazioni sono veramente notevoli. All'interno possono trovare posto due HAMMER mentre un veicolo blindato M-ATV può essere agganciato al gancio baricentrico e trasportato per circa 200 chilometri.
Ovviamente questa macchina ha un'avionica completamente nuova, così come le contromisure, mentre i motori sono più potenti, facendo salire fino a 19 tonnellate i carichi trasportati, su distanze maggiori grazie al quantitativo maggiore di carburante trasportato.

mercoledì 16 maggio 2018

IL GOS DI COMSUBIN IMPEGNATO PER IL CONTORLLO 
DELLE PIATTAFORME IN ADRIATICO


Operatori del Gruppo Operativo Subacquei (GOS) di COMSUBIN sono impegnati in Adriatico per il controllo delle piattaforme di estrazione non più in servizio. Si vuole controllare che non vi siano fughe di materiali e possibili rischi d'inquinamento. Il reparto ha apparati per l'ispezione in profondità, utilizzando varie tecniche e ricorrendo anche ad apparati comandati a distanza. In questo modo di vuole evitare il rischio di possibili inquinamenti da idrocarburi.
Il reparto possiede capacità operative che non sono comuni anche a marine di dimensioni cospicue e con lunga tradizione.
FTC-2000 CINESI PER IL SUDAN


Sei velivoli da combattimento cinesi FTC-2000 AQUILA DI MONTAGNA (versione per l'export del JL-9 cinese) sono stati consegnati all'Aeronautica del Sudan. La Cina ha una forte presenza in Sudan e da molto tempo fornisce armamenti, utilizzati anche nella lunga guerra contro  i gruppi indipendentisti nel Sud Sudan (indipendente dal 2011) e nel Dharfour. Il prezzo d'acquisto dei velivoli cinesi è ridotto e la qualità di questi mezzi è cresciuta in questi decenni. L'FTV-2000 ha una velocità massima di Mach 1,5 senza però carichi esterni e con il solo cannone da 23 mm ventrale.
In pratica si tratta di una versione più combat di un addestratore supersonico biposto, in grado di raggiungere Mach 1,5, munito di cinque punti d'attacco, per ora acquistato solo dal Sudan oltre che dall'Aeronautica di Pechino.

lunedì 14 maggio 2018

LANCIARAZZI TOS-1A PER L'ALGERIA



L'Algeria ha confermato di aver ricevuto un numero imprecisato di lanciarazzi russi TOS-1A. Si tratta di un particolare lanciarazzi che tira ordigni con carica termobarica, particolarmente efficace per colpire truppe avversarie in ambiti urbani o in rifugi sotterranei, vista la grossa onda di sovra pressione che provoca. Di contro la gittata è limitata a 5/6 chilometri. L'arma è stata utilizzata in vari conflitti, recentemente in Iraq e in Siria.
RITARDO NELL'USCITA DI RAIDS


Questo nuovo numero di RAIDS uscirà con alcuni giorni di ritardo per motivi tecnici.
In compenso la qualità della rivista ha  avuto un salto qualitativo che sicuramente i lettori apprezzeranno. Il ritardo sui tempi d'uscita sarà recuperato nei prossimi due numeri.

domenica 13 maggio 2018

ASSAB PUNTO NODALE DELLE OPERAZIONI NELLO YEMEN


Da quasi due anni gli Emirati Arabi Uniti lavorano alla realizzazione di una grande base aeronavale nella città eritrea di Assab, nei pressi dello strategico stretto di Bab-el-Mandeb, attraverso cui vi è un intensissimo traffico navale.
La base aerea vede la presenza di hangar per 12 velivoli da combattimento, che vanno dai turboelica d'attacco al suolo C-801 AIR TRACTOR ai reattori Mirage 2000. Vi sono stanzionati aerei da trasporto C-130 e altri turboeliche oltre ad una dozzina di elicotteri, fra cui CH-47 e AH-64 APACHE.
Il porto vede la presenza di molte unità fra navi degli Emirati, saudite ed egiziane, impegnate nel blocco navale delle zone costiere ancora sotto il controllo houthi. Da segnalare la presenza di varie navi da sbarco che caricano i rifornimenti che giungono in porto per poi trasportarli nello Yemn, sbarcandoli anche in piccoli ancoraggi. Probabilmente da qui si appoggerà la possibile offensiva su Hoddeida delle forze della coalizione.
PORTAEREI CINESE ALLE PROVE IN MARE


La prima portaerei realizzata interamente in Cina (una unità di origine sovietica venne acquistata dall'Ucraina e poi completata localmente), che deve essere ancora battezzata, ha iniziato le prove in mare. La nave è lunga 315 metri e ha un dislocamento di circa 55.000 tonnellate, circa il doppio dell'italiana CAVOUR, per avere un termine di paragone. L'unità riprende le linee generali delle prime portaerei sovietiche, con sky -jump a prua e cavi d'arresto. Sembra che la Marina cinese abbia voluto un apparato motore di tipo migliorato, apportando altre modifiche, come a tutto il comparto elettronico. L'entrata in squadra è prevista per il 2020 mentre altre due unità sono in costruzione, nell'ambito dell'enorme programma di sviluppo della Marina cinese.
Ovviamente la cosa preoccupa i paesi dell'area, pensando anche a diversi contenziosi in corso.

sabato 12 maggio 2018

SOFEX 2018


Si è tenuto ad Amman in Giordania, l'evento SOFEX, appuntamento biennale (sostanzialmente delle conferenze) dedicato alle forze speciali, a cui partecipano rappresentanti di varie forze speciali. Nell'occasione vengono presentati anche nuovi equipaggiamenti. Questo appuntamento è giunto alla XII edizione. Per l'Italia era presenta una delegazione, con il comandente del COFS, il generale Nicola Zanelli.
La Giordania ha mostrato per la prima volta due nuovi veicoli e un nuovo missile da 107 mm a guida laser semi-attiva, con testata frammentazione o perforante (HEAT con cariche in tandem), quest'ultima in grado di perforare 500 mm di protezione. 
La Giordania ha un ruolo importante nelle attività contro Daesh e vi fanno base varie forze aeree, fra cui quelle statunitensi. Sempre in Giordania fanno capo alcune forze speciali che operano in Siria, come quelle statunitensi e inglesi.

venerdì 11 maggio 2018

ELICOTTERI BELL UH-1 Y PER LA REPUBBLICA CEKA
 
 
Sembra che sia vicino l'ordine definitivo da parte della Repubblica Ceka per dodici elicotteri Bell UH-1 Y, la versione più moderna del leggendario elicottero statunitense. Questa versione può essere armata e ha prestazioni nettamente superiori rispetto ai predecessori. Per tre decenni i paesi dell'Europa orientale hanno proseguito ad utilizzare macchine concepite all'epoca dell'Unione Sovietica, certo attualmente non il massimo della modernità e dell'efficenza oltre ad essere nettamente inferiori in quanto a maneggevolezza. 
Certo gli Stati Uniti non possono pensare di piazzare i loro nuovi convertiplani a paesi che hanno bilanci economici relativamente ristretti, tanto da non potersi permettere macchine più moderne come quelle di Leonardo o di Airbus. Alcuni paesi stanno ricevendo elicotteri statunitensi di seconda mano, a prezzi molto interessanti.

SUKHOI SU.30 SM DELLA MARINA RUSSA IN SIRIA


L'unica portaerei russa è per due anni bloccata per grandi lavori (visto che ha 34 anni di vita e non pochi problemi) per cui l'unico modo di schierare i velivoli Sukhoi Su.30 SM della Marina in Siria è stato schierarli in una base terrestre, a Latakia. Senza l'unica portaerei, sarà per loro difficile mantenere la capacità operativa imbarcata, in quanto una cosa è atterrare in un normale aeroporto e altro è mettere le ruote sul piccolo ponte di una cosa che beccheggia e che si muove ad una velocità di quasi 50 km/h.
Servirrà molto tempo per riprendere questa capacità operativa quando la portaerei ritornerà operativa, un problema non da poco, questo mentre la Cina ha in costruzione diverse unità, per giunta più moderne.

giovedì 10 maggio 2018

PRIMI BLACK HAWK AFGHANI OPERATIVI


I primi elicotteri UH-60 BLACK HAWK hanno iniziato l'attività operativa, in attesa che sia completata la fornitura dei 159 esemplari previsti. In questo modo saranno dismessi i vecchi Mi.8 e Mi.17 da tempo in servizio in Afghanistan (attualmente ne sono operativi circa 80) e per cui è divenuto difficile ricevere i pezzi di ricambio dalla Russia. l'UH-60 non è un mezzo nuovo ma è molto più moderno e agile. La presenza degli elicotteri è un fattore decisivo per le operazioni contro i miliziani nel paese, vista la vastità e lo stato della viabilità. L'UH-60 ha una volumetria interna inferiore rispetto al predecessore ma è potente e con avionica molto più moderna.
Di sicuro farebbe comodo la fornitura di Bel 205 o 212 di seconda mano, sicuramente meno preformanti ma molto robusti e semplici da mantenere operativi.

mercoledì 9 maggio 2018

L'OFFENSIVA DI PRIMAVERA DEI TALEBANI IN AFGHANISTAN

L'OFFENSIVA DI PRIMAVERA DEI TALEBANI



Come ogni anno anche quest'anno i Talebani hanno rispettato la tragica tradizione di mettere in atto un'offensiva primaverile contro le forze di sicurezza afghane ed il governo centrale. Nell'ultimo mese si sono intensificati sia gli attacchi terroristici, soprattutto a Kabul, che hanno già mietuto decine di vittime e causato centinaia di feriti, sia l'attività di guerriglia alle truppe afghane. In particolare è in atto una massiccia operazione nella provincia di Faryab, nel nord dell'Afghanistan, dove con violenti scontri i talebani vittoriosi stanno conquistando ulteriori territori. Si calcola che ad oggi più del 40% del territorio afghano sia sotto il controllo diretto dei Talebani, percentuale che si va è andata ad intensificare nel corso degli anni a partire dall'alleggerimento dell'impegno statunitense in Afghanistan e al ritiro di diversi altri contingenti stranieri mentre lo sviluppo delle forze di sicurezza locali, specialmente nella parte più tecnica, è stato troppo lento.
DUE MISSILI HOUTHI INTERCETTATI DALLE DIFESE SAUDITE


Erano passati alcuni giorni da quando non erano stati lanciati missili contro la capitale saudita. Oggi la milizia Hoithi hanno lanciato dfelle armi missilistiche contro la capitale saudita.
Prosegue il lancio di missili e tutti sono alla caccia delle strade con cui queste armi giungono nello Yemen. In questo quadro non bisogna dimenticare che si tratta di armi di costruzione iraniana e questo elemento ha contribuito nella scelta di Trump di non rinnovare l'accordo sul nucleare con l'Iran.
L'Arabia Saudita è sempre molto preoccupata e sta cercando di venire a capo del problema, a costo di stringere il blocco ai rifornimenti alle zone in mano alle milizie houthi. Si attende anche una offensiva costiera lungo il Mar Rosso, in parte già in corso.
PARATA A MOSCA



Si è appena conclusa la Parata per ricordare la vittoria sulla Germania nel 1945, con riferimenti anche al ruolo avuto dai altri paesi europei nell'inviare unità e volontari sul fronte orientale. Davanti a Putin sono sfilati uomini e mezzi, in una corografia che ricorda molto da vicino quella dell'epoca sovietica, con tripudio di bandiere rosse e falci e martelli, giusto per ricordarlo a chi vede in Putin un punto di riferimento per l'Europa.
Le novità tecniche sono state molto poche. E' sfilato per la prima volta il carro d'appoggio TERMINETOR, con due cannoncini da 30 mm e missili a guida laser su scafo T-72, aerei ed elicotteri pilotati a distanza e piccoli mezzi cingolati, sempre a controllo remoto, per la bonifica dei campi minati, simili a quelli in servizio da anni in Europa. Ha sfilato anche il missile balistico intercontinentale YARS, munito di 10 teste autonome di rientro, con cariche termonucleari.
Piuttosto sono confermate le voci circa il ritardo sull'entrata in servizio dei nuovi mezzi pesanti, ad iniziare dai carri T-14, vuoi per problemi tecnici che per problemi finanziari, così come per i veicoli cingolati per la fanteria. Se ne riparlerà nel 2020/2021 per vederli in numero consistente. Mosca è sempre alle prese con una seria crisi economica e le spese per l'intervento in Ucraina e in Siria si fanno sentire. Il prezzo dei prodotti petroliferi è risalito ma siamo ancora sotto il minimo che era stato preventivato.
In campo aeronautico i velivoli sono stati pochi e alcuni vecchi, come i Tupolev Tu.95, in volo per la prima volta prima che nascesse Putin! Il presidente è apparso in buona forma, dopo essere appena rieletto per il quarto mandato. Una selezione di comandanti si sono presentati e, come da tradizione sovietica, si sono rivolti a lui con l'appellativo di "Compagno", magari ostentando petti pieni di decorazioni, come era ai tempi dell'URSS.


martedì 8 maggio 2018

LEONARDO C-27 J  E M-346 PRESENTATI IN TURKMENISTAN


La televisione del Turkmenistan ha mostrato la presentazione ufficiale dei velivoli italiani C-27 J e M-346 all'Aeronautica di quel paese. Attualmente la sua forza vede in servizio meno di 90 velivoli, incluso MiG.29 e tre biturbina Antonov da trasporto. Servirebbero nuovi velivoli ma le risorse disponibili non sono particolarmente elevate. Comunque vi sono delle buone opportunità per l'industria aeronautica italiana, ricordando che le Forze Armate del paese hanno già in servizio 3 elicotteri A-109. In particolare il C-27 J è famoso per operare al meglio anche nelle situazioni più difficili. Lo si è visto anche in Afghanistan, operando su strisce semi-preparate precluse ad altri velivoli.

lunedì 7 maggio 2018

8 MILITARI DEL KENIA UCCISI IN SOMALIA


Otto militari del Kenia sono rimasti uccisi e due feriti quando stamani il loro veicolo, non protetto, è stato investito in pieno da un ordigno improvvisato (IED) con tutta probabilità piazzato dal gruppo integralista musulmano al-Shabab che opera nel paese e che tre giorni fa aveva attuato un attacco poco all'interno del confine con il Kenia.
Per la missione in Somalia servirebbero mezzi più moderni, in particolare protetti contro questo tipo d'insidia, sempre più diffusa. Bisogna chiudere la questione con questi estremisti per cui serve una maggiore collaborazione con le forze africane che operano in Somalia. Non servono mezzi modernissimi ma robusti. L'esplosione ha letteralmente mandato in pezzi il veicolo di Nairobi e dopo questo successo è facile immaginare che simili attacchi si ripeteranno, così come la posa di mine anticarro.

ATTACCHI AEREI ISRAELIANI IN SIRIA


Sembra che velivoli israeliani abbiano centrato tre campi con presenza iraniana in Siria questa mattina. La notizia è in attesa ancora di conferma. I bersagli erano posti fra Hama e Latakia.
Successivamenbte è giunta la notizia (confermata da immagine) che Israele ha schierato sul Golan siriano, lancirazza campali MLRS, in grado di raggiungere bersagli in profodnità, fino a oltre Damasco. Israele utilizza razzi di costruzione nazionale, la versione più potente dei quali ha una  gittata di 70 km e un sistema di guida GPS che consente un cerchio di errore probabile di appena 10 metri.

domenica 6 maggio 2018

LA FREGATA ALPINO ALLA RICERCA DI NAUFRAGHI


La fregata Alpino, in rotta per gli Stati Uniti, sta cercando due naufraghi di una imbarcazione italiana dispersa in Atlantico a largo del Portogallo, di cui è stato captato il segnale d'emergenza. Le ricerche sono condotte anche con l'elicottero imbarcato. Il Portogallo ha sospeso le ricerche dopo tre giorni, come previsto dai protocolli internazionali, per questo lo SMD ha ordinato all'unità italiana di proseguire le ricerche. La barca dispersa era lunga 14 metri e proveniva dalla Martinica.
USCITO DI PISTA IL PRIMO PROTOTIPO DEL VELIVOLO BRASILIANO KC-390


Il 5 maggio, mentre eseguiva alcuni test su di una base dello stato di San Paolo, il prototipo del bireattore da trasporto brasiliano Embraer KC-390 è uscito di pista al termine di esse, finendo ai margini dell'aeroporto, riportando diversi danni, in particolare al carrello e alla parte ventrale. Un precedente incidente, di minor entità, si era avuto in ottobre e l'aereo era rimasto bloccato a terra fino a gennaio. Quanto avvenuto probabilmente rallenterà la certificazione del velivolo e la sua entrata in servizio, già slittata di due anni per i gravi problemi economici che ha il paese.
L'aereo oltre che dall'Aereonautica brasiliana è stato ordinato dal Portogallo, oltre ad interessare diversi paesi, in particolare dell'America Latina ma non solo. Ora aumentano i dubbi sulla possibilità che il programma vada a buon fine.
I CACCIATORPEDINIERE AUDACE E ARDITO ALLA DEMOLIZIONE
 
 
Il 5 maggio è salpato per un cantiere di demolizione in Turchia, il cacciatorpediniere AUDACE, dopo che dal 2006 era stato messo in riserva, avendo alle spalle una lunga carriera. Le due unità (con il gemello ARDITO) hanno partecipato a molte missioni e consentirono un salto qualitativo alla nostra Marina, adottando per primi le nuove torri con i pezzi da 127/54 mm della OTO-Melara (oggi nella gruppo Leonardo), destinati ad un grande successo commerciale che in pratica prosegue ancora oggi con il 127/64 mm.
Una volta, durante la missione i  Libano, una di queste unità stava per aprire il fuoco contro le postazioni d'artiglieria che sparavano sulla base italiana, nonostante i segnali che invitavano i miliziani a smettere con questi tiri.
Purtroppo non è stato possibile conservarli perché mantenere una grande nave museo costa diversi denari, che la Marina Militare non ha. A Taranto rimane l'incrociatore VITTORIO VENETO sempre in attesa di essere trasformato in un museo, sfruttando l'ampio hangar per gli elicotteri. Ma all'interno vi si trovano molti pannelli in amianto e servirebbero fondi per la bonifica e la trasformazione.

sabato 5 maggio 2018

IL 7 MAGGIO INIZIA L'ESERCITAZIONE MARE APERTO 2018 DELLA M.M.


Lunedì 7 maggio inizia la grande esercitazione MARE APERTO 2018, l'attività addestrativa di maggior rilievo nel corso dell'anno per la Marina Militare. Un nostro inviato sarà a bordo della portaerei CAVOUR per seguire l'attività, di cui daremo immediata copertura. Era già diverso tempo che non era stato più possibile seguire attività addestrative di questo tipo.
RICOSTITUITA LA 2a FLOTTA DELL'US NAVY


Il Comando della 2a Flotta, che era stato sciolto nel 2011, per ragioni economiche, è stato ricostituito. La sua giurisdizione riguarda tutte le acque dell'Atlantico, oggetto ora di una maggiore presenza russa, per cui è stato deciso di riapre questa struttura a cui verrà assegnato un certo numero di unità.

CONCLUSA LA MISISONE DELL'AMI BALTIC EAGLE IN ESTONIA


Il 4 maggio si è conclusa la Missione BALTIC EAGLE per l'AMI, vale a dire 4  mesi di rischiaramento di 4 velivoli TYPHON e 110 militari, in Estonia, per provvedere al controllo degli spazi aerei dei tre paesi baltici, facenti parte della NATO, che non dispongono di velivoli da combattimento. Durante la missione sono stati effettuati molti decolli su allarme (alcune decine), in conseguenza dell'arrivo sulle acque del Baltico di velivoli russi, senza piano di volo e con il transponder spento, costituenti una minaccia ai voli civili di tutta l'area.
L'efficenza dei mezzi aerei è stata altissima, grazie all'impegno di tutto il personale italiano e alla collaborazione estone, con vive espressioni di gratitudine per l'impegno profuso. Il personale italiano è divenuto molto popolare in Estonia, paese che venne occupato dall'URSS nel 1939 e che subì una fortissima repressione anche nei decenni successivi.
Le operazioni a terra si sono svolte anche con temperature inferiori ai 20° C., inusuali per il nostro personale il quale però era adeguatamente protetto dal freddo intenso.
I cicli nei paesi baltici sono per i nostri reparti aerei una prova di efficenza, dato che si presentano frequentemente vettori non identificati e la difesa aerea della NATO fa decollare su allarme i caccia.
I Typhoon italiani sono stati sostituiti dai MIRAGE francesi, nell'ambito di questa attività continua.
VILHA IL NUOVO RAZZO UCRAINO DA 300 mm


L'industria ucraina ha messo a punto e testato in questi giorni il nuovo razzo campale pesante da 300 mm VILHA, arma che dovrebbe avere caratteristiche migliori rispetto ai razzi BM-30 SMERSH russi che hanno creato grossi problemi ai reparti di Kiev durante i combattimenti nel Donbas, colpendo, con le loro sub-munizioni a grappolo, i mezzi e le truppe ucraine, dopo che i velivoli teleguidati le avevano individuate. L'impiego massiccio dei BM-30 (che hanno una gittata fra i 20 e i 50 km) è stato uno dei fattori tecnici più importanti dello scontro.
Anche le forze di Kiev sulla carta avevano varie decine di BM-30 nei loro arsenali ma il loro impiego è stato meno importante, forse per problemi sui razzi- I nuovi VILHA avranno una testata di tipo avanzato, forse con sistema di guida terminale delle sub-munizioni, atto a colpire i mezzi protetti dall'alto, dove sono poco protetti. Le nuove armi potranno essere lanciati dai mezzi a quattro assi 9K58 già utilizzati per il lancio dei razzi SMERSH, visto che il calibro è il medesimo. La gittata della nuova arma varia dai 20 ai 120 km, un valore decisamente alto, grazie al particolare sistema di guida inerziale adottato.
La nuova arma potrebbe colpire gran parte del territorio del Donbas sotto controllo delle forze legate a Mosca e se disponesse di munizionamento a giuda terminale potrebbe costituire un grosso problema per gli avversari di Kiev.
Ricordiamo come l'Ucraina sia impegnata nel fornire un nuovo sistema missilistico campale a grande gittata all'Arabia Saudita, la quale ha versato un congruo finanziamento. L'Ucraina dispone di una grande industria missilistica, in particolare nella città di Dinipro, un tempo impegnata nei grandi programmi spaziali. L'industria di Kiev ha in sviluppo armi tattiche con un raggio fra i 350 e i 500 km di gittata, valori di tutto rispetto.

venerdì 4 maggio 2018

LA RUSSIA SOSTITUISCE L'Ak-74 CON L'AK-12 E L'AK-15


Le forze armate russe hanno deciso ufficialmente di sostituire il loro fucile d'assalto AK-74 M, in calibro 5,45x39 mm, con due nuove armi, vale a dire l'AK-12 in 5,45x39 mm e l'AK-15 in 7,62x39 mm. L'AK-74 aveva a sua volta sostituito l'AKM (evoluzione in lamiere stampate dell'AK-47) in 7,62x39 mm.
Mosca a deciso di seguire la tendenza mondiale che vede la presenza contemporanea di armi in due calibri diversi, nel caso della NATO il 7,62x51 mm e il 5,56x45 mm, da scegliere sulla base delle particolari esigenze. Il problema è che mentre il 7,62x51 mm NATO si presta, per la sua potenza, anche all'impiego per armi per tiratori scelti, il 7,62x39 mm russo, risultando meno potente, ha prestazioni inferiori, pur avendo il vantaggio di essere molto diffuso nel mondo, con 60 milioni di armi della famiglia Kalashnikov prodotti in questo calibro. In compenso questo calibro consente un migliore controllo dell'arma nel tiro a raffica anche nell'impiego dal fianco.
Dal punto di vista balistico anche il 5,45x39 mm russo è inferiore al 5,56x45 mm NATO, tanto che anche qualche paese comunista ha inserito nel catalogo armi di questo calibro da proporre sul mercato. L'AK-74 ha avuto una buona diffusione ma inferiore a quello registrato dalle precedenti armi in 7,62x39 mm, AK-47 e AKM. La Russia non si è sentita di sostenere l'investimento per l'introduzione in servizio di un nuovo calibro, come paventato in alcuni programmi. 
La controllabilità di un'arma in 5.45x39 mm è buona ma il proiettile  ha una gittata utile inferiore.
L'architettura delle due armi riprende quella dei loro predecessori, con sistema di funzionamento a recupero di gas, con l'introduzione di parti in tecnopolimeri per alleggerire il peso e ridurre i costi. I caricatori rimangono i medesimi dei predecessori così come altri particolari.Puà essere applicato un lanciagranate coassiale da 30 mm, aplicato sotto la canna.
Le nuove armi avranno il vantaggio di poter ricevere rotaie per l'applicazione di accessori, altro grosso limite dei precedenti Kalashnikov, nonostante alcuni adattamenti, realizzati anche in Israele.
ANTONOV PRONTA A SOSTITUIRE I VOLI DI TRASPORTO PER LA NATO



Come avevamo già previsto, la società Antonov si è già detta disponibile a sostituire i voli con velivoli cargo di dimensioni eccezionali per la NATO, in precedenza effettuati da velivoli di una società russa, con propri aerei, in particolare con un Antonov An.22, 7 Antonov An.124 e l'unico gigantesco esareattore Antonov An.225 esistente. Del resto oltre che problemi politici, la società russa aveva problemi tecnici, in quanto da Kiev non giungono più pezzi di ricambio per i propri velivoli che presto potrebbero finire fuori servizio anche se l'industria russa è impegnata a realizzare, a prezzi elevati, parti di ricambio per gli aerei di costruzione ucraina. Mosca rischia di trovarsi con la propria linea di velivoli da trasporto in grossi problemi nonostante si facciano sforzi per costruire pezzi di ricambio e si "cannibalizzino" altri velivoli. 
Intanto i russi stanno cedendo a terzi, come i due A..26 ceduti alla Serbia, alcuni velivoli Antonov, in particolare biturbina, sempre alle prese con il medesimo problema.
SEMOVENTI 2S1 DA 122 MM DALLA POLONIA ALL'UCRAINA


Stanno giungendo in Ucraina dei semoventi da 122 mm 2S1, ceduti dalla Polonia all'Ucraina. L?Esercito di Varsavia sta passando ad artiglierie con calibri standard NATO, per cui ha deciso di disfarsi di parte dei semoventi da 122 mm di cui ancora dispone. Kiev ha sulla carta circa 600 di questi semoventi ma quelli polacchi sono in buone condizioni e possono risultare utili.
Si tratta della prima fornitura di armi fra la Polonia e l'Ucraina, con la prospettiva di ulteriori collaborazioni, per esempio in settori come quello aeronautico incluso i missili. Varsavia è molto preoccupata dalla politica aggressiva di Putin e in questo modo cerca di realizzare una collaborazione per arginarlo. La Polonia ha molto equipaggiamento che potrebbero interessare Kiev mentre i polacchi sono interessati  a vari prodotti realizzati un Ucraina, come i velivoli da trasporto.

giovedì 3 maggio 2018

PRECIPITA UN C-130 A SAVANNAH. 9 LE VITTIME


Il 2 maggio è precipitato un velivolo da trasporto WC-130 statunitense, alla periferina di Savannah. L'aereo volava a circa 300 metri di quota quando si è piegato a sinistra avvitandosi mentre precipitava al suolo, in una zona urbana. Le nove persone a bordo sono tutte molte. Si tratta di un incidente veramente strano, su cui esiste un video che aiuterà a far luce sul disastro.
Il velivolo apparteneva alla Guardia Nazionale di Portorico ed era praticamente al suo ultimno volo, diretto all'immenso parcheggio dove sono ospitati ben 4.400 aerei che vengono tenuti in riserva e/o utilizzati per procurare pezzi di ricambio.

PRECIPITA IN SIRIA UN SU.30 M


Questa mattina un bombardiere russo Sukhoi Su.30 è precipitato nelle acque del Mediterraneo davanti alla Base aerea di Latakia mentre era in fase di decollo. I due membri d'equipaggio, fra cui il colonnello Dawidyan, sono rimasti uccisi nell'incidente. Fonti russe hanno parlato di un problema causato da uno stormo di gabbiani ma potrebbe essere la conseguenza di un grave problema tecnico.
L'attività dei velivoli di Mosca è molto intensa e Latakia è la loro principale base aerea. Risulta che il personale a terra russo sia impegnato molto intensamente e questo potrebbe portare a possibili errori nelle procedure operative..



mercoledì 2 maggio 2018

SUL PROSSIMO NUMERO DI RAIDS,
IN EDICOLA FRA POCHI GIORNI,
LA PRIMA DISPENSA 

100 ANNI DI MITRA ITALIANA

UN LAVORO A PUNTATE CHE SARA' POI POSSIBILE RILEGARE

DALL'O.V.P. AL BERETTA 18, DALLA SAGA DEI M.A.B. ALLA FRANCHI LF-57, FINO ALLE ARMI PIU' RECENTI, INCLUSA LA BERETTA PMX


NON PERDETELO !

DUPLET: IL BMP UCRAINO CON DUE 30 MM

DUPLET: IL BMP UCRAINO CON DUE 30 MM


La Fabbrica di Corazzati Zythomyr a Zythomyr (ucraina) ha messo a punto una nuova versione del veicolo cingolato BMP munita di cupola con due armi da 30 mm 2A42, denominato DUPLET, raddoppiando la potenza di fuoco del BMP-2, eliminando il vano per il trasporto del personale, in cambio di una cospicua scorta di proiettili. I due pezzi da 30 mm possono ingaggiare anche elicotteri in volo. Il mezzo si presta anche per operazioni in aree urbane e in zone montuose, dove serve un alzo elevato.
TYPHOON e G-550 CAEW ITALIANI  SUL BALTICO


Due velivoli TYPHOON del 36° Stormo, attualmente sulla base lettone di Amari, allertati dal centro di controllo di Uedm (in Germania) sono decollati su allarme per intercettare tre tracce non identificate in volo sul Baltico che non avevano contattato il controllo aereo locale. Questo modo di operare costituisce una minaccia ai voli commerciali
Si trattava dei soliti aerei russi (due Su.35 e un bombardiere Su.24) che sono stati intercettati ed identificati molto rapidamente, vendo poi scortati mentre tornavano sul territorio russo. Questi episodi si ripetono da tempo e preoccupano i paesi della zona. I velivoli della NATO, inclusi quelli italiani, si alternano nei paesi baltici, che non dispongono di velivoli da combattimento, ricordando che la Russia ha ereditato l'enclave di Kalinigrad, vale a dire un pezzo di Prussia orientale dove, recentemente, hanno rischierato missili balistici con testata nucleare, non proprio un gesto di amicizia.
Secondo fonti attendibili baltiche, in Estonia è stato schierato uno dei due sistemi radar volanti G-550 CAEW in dotazione all'Aeronautica Militare, per una serie di test realistici sulle sue capacità operative.
I MISSILI JAVELIN OPERATIVI IN UCRAINA


Radio Europa Libera ha annunciato che sono giunti in Ukraina i 37 lanciatori e i 210 missili JAVELIN concessi dall'Amministrazione statunitense in conseguenza della mancanza di progressi della crisi nel paese dopo l'occupazione da parte russa della Crimea e di parte del Donbas. Queste armi sono molto efficace grazie al profilo d'attacco dall'alto, come altri moderni sistemi, che non solo consente di colpire una parte poco protetta ma d'ingaggiare bersagli posti anche dietro ostacoli verticali.
Circola anche la notizia che l'Ucraina potrebbe ricevere altre armi di questo tipo ma soprattutto nuovi equipaggiamenti, in particolare in campo aeronautico, per sostituire i vecchi velivoli da combattimento di origine sovietica e i sistemi missilistici antiaerei anche se in quest'ultimo settore Kiev potrebbe mettere in campo delle realizzazioni, avendo una propria industria in grado di realizzare armi interessanti. L'Ucraina in cambio fornirebbe supporto per la mobilità aerea strategica, grazie ai velivoli della Antonov, incluso quelli più grandi, per carichi eccezionali.

martedì 1 maggio 2018

CORAZZE SPAZIATE PER I CARRI RUSSI IN SIRIA

CORAZZE SPAZIATE PER I CARRI RUSSI IN SIRIA


Riprendendo un espediente utilizzato dai carri occidentali da decenni, alcuni mezzi protetti russi in Siria sono stati dotati di ampie perotezioni spaziate in lega metalliche, cambiandone non di poco l'aspetto. La protezione riguarda l'intera perimetro della torretta e i fianchi, con un elemento trasversale più piccolo davanti allo scafo. Di sicuro i mezzi che hanno visto l'applicazione di questa protezione, saldata su grosse staffe, sono i T-72 e i T-80 oltre ai semoventi antiaerei ZSU-23-4 utilizzati per combattimenti terrestri  oltre ai corazzati per pionieri
In questo modo le cariche cave si attivano a distanza dalla protezione principale, riducendone significativamente l'efficacia. Inoltre i carri utilizzano vomeri anteriori per eliminare mine e cariche esplosive interrate a piccola profondità, altra insidia molto diffusa. Comunque i mezzi corazzati, nonostante nuove tattiche operative e di collaborazione con le fanteria, faticano sempre quando operano in aree urbane.