lunedì 28 maggio 2018

VARATA LA PRIMA NUOVA UNITA' PER IL GOI


Nei cantieri Intermarine di Messina è stata varata la prima delle due unità destinate al Gruppo Navale di COMSUBIN e destinata alle particolarissime esigenze del Gruppo Operativo Incursori, indicata come Unità Navale Polivalente ad Altissima Velocità (UNPAV). RAIDS aveva già dato alcune indicazioni circa le future due unità, alla cui messa in mare ha presenziato l'ammiraglio di squadra Angelo Giardelli, capo di stato maggiore della Marina Militare.
La nuova unità porta il nome di Angelo Cabrini, uno dei due operatori della Regia Marina che nella notte del 27 marzo 1941, affondò nella baia di Suda a Creta, l'incrociatore pesante britannico YORTK, primo successo dei mezzi d'assalto italiani nella II Guerra Mondiale.
La ANGELO CABRINI  ha il distintivo ottico P420, indicando che si inserisce fra i "pattugliatori" (elenco molto assortito di unità navale, in una marina ricchissima di "pattugliatori"). In realtà è un mezzo molto sofisticato, realizzato in vetroresina, lungo 44.16 metri, largo 8,4 m., con un dislocamento di 190 tonnellate. L'ammiraglio Giardelli ha indicato queste realizzazioni come "classe incursori", per le loro particolari caratteristiche. La propulsione è garantita da tre motori diesel  MTU 16V 2000 M94, collegati a tre coppie di idrogetti Kamewa, in grado di garantire grande manovrabilità e pronta reazione a tutte le andature, per esempio per accostare moli o affiancare unità navali. L'armamento prevede una torretta a controllo remoto a prua, con arma in calibro 12,7 mm, e mitragliatrici a brandeggio manuale. 
La velocità indicata è "superiore ai 30 nodi", ma potrebbe essere molto superiore ai 30 nodi. A poppa vi è uno scivolo su cui possono trovar posto RHIB a chiglia rigida, come lo Zodiac HURRICANE 733 ma ovviamente ci possono scivolare sopra anche altri tipi di mezzi, su cui non sono rilasciate informazioni (e possiamo dire che non si tratta di patini!), magari già in servizio o in sviluppo.
Il ponte di comando ha una visione su 360° ed ha la particolarità di essere blindato contro i colpi di armi leggere, in quanto le unità Classe "Cabrini" si potranno trovare sotto tiro. Ovviamente hanno caratteristiche di bassa segnatura radar e sicuramente imbarcheranno delle adeguate contromisure elettroniche. La prua dell'unità è particolare, non solo per consentire andature veloci  anche con mare non calmo ma vi è una struttura allungata a prua, utile per varie situazioni. Sotto la prua estrema è posizionata l'ancora che normalmente è trattenuta orizzontale da un particolare meccanismo. L'unità sarà dotata di particolari mezzi di comunicazione
Potrebbero tornare molto utile per tanti tipi di missioni, avendo un'autonomia dichiarata di 1.000 miglia ma che potrebbe essere superiore. La consegna operativa delle prima unità è prevista per il 2019.

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