venerdì 9 dicembre 2022

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ITALIA, GIAPPONE E REGNO UNITO INSIEME 

PER IL NUOVO VELIVOLO DA COMBATTIMENTO

 

L'annuncio è di quelli veramente importanti nel settore militre. Italia, Giappone e Regno Unito hanno firmato un accordo governativo per lo sviluppo del nuovo velivolo da combattimento comune, frutto del lavoro già fatto fino ad oggi dai tre paesi, per lo sviluppo di un nuovo velivolo da combattimento operativo dal 2035. Si tratta di un programma enorme, di rilevanza strategica, con importantissimi risvolti industriali, destinato ad affiancare gli F-35 e a dare un successore, in Italia e nel Regno Unito, ai TYPHOON. Ovviamente ritorneremo anche sul mensile RAIDS sull'argomento, dovendo sottolineare che accanto a un partner oramai storico (Londra, con cui si è sviluppato giù velivoli come il TORNADO e il TYPHOON) ve ne è uno nuovo, il Giappone, certo all'avanguardia nel settore tecnologico. Per Tokio si  tratta del primo aereo da combattimento  sviluppato nel paese dopo la II Guerra Mondiale, dopo aerei da trasporto, addestratori e pattugliatori navali.

I nuovi scenari internazionali impongono macchine all'avanguardia con armamenti sofisticati. Ovviamente si dividerà il lavoro, armamento incluso, con tre linee di assemblaggio e importanti prospettive commerciali.

Il nuovo velivolo è indicato come Global Combat Air Program (GCAP) e sfrutterà quanto fatto fino ad oggi per il programma TEMPEST e per l'F-X giapponese. Per l'Italia si tratta di una sfida importante con fondamentali risvolti tecnologici e industriali anche per la componente missilistica. Da segnalare come tutti e tre i paesi utilizzano l'F-35 e Italia e Giappone hanno le uniche linea di assemblaggio al di fuori degli Stati Uniti, producendo anche la versione "B" oltre che la "A" a decollo e atterraggio convenzionale.

 
Di seguito la comunicazione ufficiale del Governo italiano.


GCAP (Global Combat Air Programme)

9 Dicembre 2022

Come Capi di Governo di Italia, Giappone e Regno Unito, siamo impegnati a sostenere l'ordine internazionale libero e aperto basato sulle regole, più importante che mai in un momento in cui questi principi vengono contestati e in cui crescono minacce ed aggressioni. Poiché la difesa della nostra democrazia, della nostra economia, della nostra sicurezza e della stabilità regionale riveste una sempre maggiore importanza, abbiamo bisogno di forti partenariati di difesa e di sicurezza, sostenuti e rafforzati da una capacità di deterrenza credibile.  
 
Le nostre tre nazioni hanno relazioni strette e di lunga data, basate sui valori di libertà, democrazia, diritti umani e Stato di diritto. Stiamo oggi compiendo il passo successivo nel rafforzamento del nostro partenariato trilaterale. Annunciamo il Global Combat Air Programme (GCAP), un ambizioso progetto volto allo sviluppo di un aereo da caccia di nuova generazione entro il 2035.  

Attraverso il GCAP, svilupperemo ulteriormente i nostri rapporti di lunga data in materia di difesa. Il GCAP accelererà le nostre capacità militari avanzate e il nostro vantaggio tecnologico.  Approfondirà la nostra cooperazione nel campo della difesa, la collaborazione scientifica e tecnologica, le catene di fornitura integrate e rafforzerà ulteriormente la nostra base industriale della difesa. 

Questo programma produrrà benefici economici e industriali ad ampio raggio, sostenendo l'occupazione in Italia, in Giappone e nel Regno Unito. Attirerà investimenti in ricerca e sviluppo nella progettazione digitale e nei processi di produzione avanzati. Fornirà opportunità per la prossima generazione di tecnici ed ingegneri altamente qualificati. Lavorando insieme in uno spirito di equo partenariato, condividiamo costi e benefici di questo investimento nelle nostre risorse umane e nelle nostre tecnologie. Il programma sosterrà la capacità sovrana di tutti e tre i Paesi di progettare, fornire e aggiornare capacità aeronautiche di difesa all'avanguardia, con uno sguardo rivolto al futuro.      

Questo programma è stato progettato tenendo i nostri Alleati e partner al centro della nostra attenzione. La futura interoperabilità con gli Stati Uniti, con la NATO e con i nostri partner in Europa, nell'Indo-Pacifico e a livello globale si riflette nel nome che abbiamo scelto per il nostro programma. Questo concetto sarà al centro del suo sviluppo. Condividiamo l'ambizione di rendere questo velivolo il fulcro di un più ampio sistema di combattimento aereo che opererà in molteplici ambiti.  
 
La nostra speranza è che il Global Combat Air Programme, e attraverso di esso il nostro partenariato nello sviluppo delle rispettive capacità, costituirà una pietra miliare della sicurezza globale, della stabilità e della prosperità nei decenni a venire.

 



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