domenica 21 luglio 2019

TORNANO DAVANTI ALLE COSTE LIBICHE LE ONG.
UNA SFIDA ALLA SOVRANITA' ITALIANA
 
 
Con  una decisione coordinata, le ONG hanno deciso di tornare a favorire l'immigrazione clandestina, facendo rotta per le coste libiche. Il flusso di illegali che si era ridotto riprenderà immediatamente. Non sappiamo se vi è accordo diretto ma quando le ONG segnalano pubblicamente la loro presenza, le partenze riprendono.
Si tratta di una vera e propria sfida politica deliberata, giocata sul fatto che si spaccia il tutto come operazione di salvataggio quando nella realtà si favorisce l'immigrazione clandestina. I battelli, che salpano in condizioni quasi sempre veramente pericolose, dovrebbero essere salvati entro poche miglia dalla costa. Invece si attendono subito fuori dalle acque territoriali (ma qualcuno fa naufragio prima) per poi dirigersi verso Malta e Italia, facendo finta che la Tunisia non sia sicura, una barzelletta che non fa ridere.
La sfida è evidente e bisogna saperla affrontare ricordando la vera e propria invasione che abbiamo subito, magari accentrando centinaia di migliaia di "naufraghi" in cambio di scampoli di flessibilità economica da parte europea. La "lungimiranza" (anche europea) all'incontrario.
Intanto vi diamo una notizia.
Le forze nazionaliste non fanno passare più flussi di clandestini dall'Africa sub-sahariana. Sanno di avere in pugno una carta importante e vogliono giocarsela in sede internazionale. Fra l'altro il tradizionale percorso verso la costa mediterranea è caratterizzata da varie zone di combattimento che scoraggiano al viaggio i proprietari dei camion. Restano però in Libia molte persone arrivate in precedenza e che, stante anche il conflitto in corso, potrebbero tentare la traversata.
Tutto è stato gestito, anche in sede europea, in modo furbastro e catastrofico, subendo ricatti e dimostrando di non sapere gestire l'emergenza.

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