martedì 2 luglio 2019

LA "CAPITANA" LIBERA,
SIAMO ALLE SOLITE 


Questa volta sta succedendo veramente un putiferio. Un magistrato ha decretato non solo che Carola Rackete non ha fatto niente di male,  ma dissertta anche sulla sicurezza dei porti stranieri, inclusi quelli tunisini.
Che soggetto sia la tedesca lo hanno potuto vedere e valutare tutti osservando la manovra fatta in porto a Lampedusa dove, per andare all'attracco, non autorizzato specificatamente, non ha esitato a tentare di schiacciare contro il molo una piccola unità della Guardia di Finanza. Se lo facevamo noi passavamo veramente tanti guai. Invece tocca sentire che "ha sbagliato manovra". Non solo non ha rispettato tutta una serie di divieti e intimazioni a fermarsi, ma vuole prenderci pure per i fondelli.
Certo, un errore l'hanno fatto anche chi quella notte coordinava le operzioni, in quanto la nave andava fermata utilizzando non una piccola vedetta in vetroresina ma unità appropriate, come dimensioni e robustezza. Possibile che in Italia non si sappia più come fermare una nave da 600 tonnellate?
Ovviamente i fautori dell'immigrazione clandestina hanno festeggiato, incluso Parenzo e Luca Telese che hanno condotto subito dopo la notizia un programma dove gli ospiti si alternavano ma che, guarda caso erano tutti (ma proprio tutti) favorevoli all'immigrazione, inclsui due parlamentari fra quelli che erano a bordo della SEA WATCH 3 e che non hanno fatto niente per impedire le manovre, incluso l'urto con la motovedetta che si è dovuta allontanare per non essere schiacciata. Da Nobel Saviano, il quale ha sostenuto, come altri, che la Rackete si è "affiancata alla vedetta" in quando doveva sbarcare. Ma per favore!
Per quanto riguarda il problema magistratura, è qualcosa di vecchio, anzi d'antico, a cui bisognerà porre rimedio, mentre stano emergendo le peggio cose proprio per quanto concerne parte dei suoi vertici.  
Ovviamente furibondo Salvini il quale si consola perché il suo movimeto ha superato il 38%, cosa che la dice lunghissima sul giudizio degli italiani su queste vicende.

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