domenica 18 settembre 2022

 CROLLO DELLE ESPORTAZIONI RUSSE DI ARMI


La cattiva prova che stanno dando gli equipaggiamenti militari russi in Ucraina, sta portando al crollo verticale delle esportazioni nel settore, uno dei pochi che ancora reggeva, pur se con una forte contrazione rispetto all'epoca dell'URSS, fra i manufatti russi. Vi sono anche delle ripercussioni per quanto riguarda la politica, dato che Mosca sta facendo una politica censurata da molti (ma non da tutti). Quello che scoraggia i possibili acquirenti è la qualità effettiva dei sistemi. Corazzati e blindati sono l'esempio più clamoroso ma l'Aeronautica di Putin che non penetra lo spazio aereo nemico dopo le perdite subite, la dice lunga circa la qualità dei velivoli. E l'affondamento della nave ammiraglia della Flotta del Mar Nero, il MOSKVA, non ha certo invogliato l'acquisto di sistemi navali e navi russe. Perfino i cinesi, che pure stanno sviluppando propri velivoli da combattimento, sono rimasti impressionati in quanto hanno ancora molti velivoli di concezione sovietica e russa nei loro ranghi.

Ovviamente rimarrano clienti paesi dalle modeste capactà economiche, che non si possono permettere altro, e chi è sotto embargo, ad iniziare dall'Iran, il quale si tiene ben stretto i vecchi aerei statunitensi guardando con sfiducia a quelli acquistati in Russia. Per Mosca questo vorrà dire una perdita ulteriore di finanziamenti e di peso in politica internazionale.

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