domenica 5 giugno 2022

ALLA SIG SAUER IL PROGRAMMA NGSW

 

La SIG Sauer ha vinto il concorso per la Next Generation Squad Weapon (NGSW), indetto nel 2017 negli Stati Uniti per l'US Army e destinato a fornire un'arma che sostiusca le carabine M-4, le mitragliatrici M-240 (in 7,62 mm) e le M-249 (versione USA delle FN MINIMI). L'arma della SIG Sauer (frutto principalmente dell'esperienza con la famiglia MCX, essendo denominata MCX SPEAR), si è aggiudicato il contratto (inizialmente per 10 milioni di US$ ma con grandi prospettive per il futuro), superando in finale l'arma proposta da General Dynamics, Beretta e True Velo. La nuova arma ha un bossolo bimetallico (acciaio e ottone) mentre la soluzione concorrente adottava un bossolo in compositi

E' stato deciso di adottare un nuovo calibro, il 6,8 mm, con maggior potere d'arresto e di perforare anche le protezioni balistiche. In pratica si tratta di un fucile d'assalto e di una mitragliatrice leggera, ovviamente con caratteristiche avanzate, destinate a soppiantare gradualmente le armi precedenti, ad iniziare dall'M-4, arma d'ordinanza da molti decenni anche se progressivamente aggiornata, sopravvissuta a tanti tentativi di sostituzione. 

Le nuove armi, che saranno testate su larga scala, saranno destinate ai reparti di prima linea, dato che gli altri possono ancora sfruttare validamente le armi (M-16, M-4, M-249, in 5,56x45 mm) attualmente in servizio, avendo necessità inferiori dal punto di vista logistico. Si parla della fornitura iniziale di 100.000 armi, destinate a crescere nel tempo. probabilmente, vista la gradualità del programma e la spesa spalmata su tempi medio/lunghi, questa volta, se non sorgeranno problemi tecnici, l'arma progettata tanti anni fa da Stoner andrà in pensione, seppur molto lentamente. 

Per le ottiche si ricorrerà ad un elemento realizzato dalla Vortex Optic, che includerà anche un telemetro laser e altri sensori che proietteranno le loro funzioni su un piccolo schermo che funge anche da mirino, facendo diventare il tutto un vero sistema d'arma. Sicuramente all'arma si applicherà anche un lanciagranate da 40 mm a bassa velocità, altra componente importante.

Resta da vedere cosa faranno le altre componenti militari statunitensi, ad iniziare dall'US Marine, altra componente di primalinea in molte sue parti. Ovviamente la presenza per le armi individuali di un nuovo calibro, complica la logistica mentre per le forze speciali i problemi saranno minori, visto che hanno caratteristiche d'impiego diverse. Ricordiamo che fra le forze speciali si è diffuso, oltre al 5,56 mm, anche il .300 BLACKOUT. 

Da segnalare come l'US Army stia valutando l'ipotesi di ricalibrare con un kit le mitragliatrici M-249 (versione statunitense della FN 58 MAG in 7,62x51 mm), in 6,8 mm, dato che la meccanica è robusta a sufficienza per questa trasformazione. Notiamo come con il nuovo calibro l'arma sarebbe più facilmente controllabile anche nel tiro da fianco. 

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