mercoledì 24 novembre 2021


F-35 ITALIANI SULLA QUEEN ELIZABETH

 

Approfittando del passaggio in Mediterraneo della portaerei britannica QUEEN ELIZABETH, di rientro da una lunga crociera in Asia e Pacifico, che ha toccato molti porti, la Marina e l'Aeronautica italiana, in sinergia, hanno realizzato una serie di appontaggi con i velivoli F-35 B, sull'unità della Royal Navy, da cui operano F-35 B anche dei Marines statunitensi.

All'attività ha assistito il nuovo capo di stato maggiore della Difesa, ammiraglio Cavo Dragone, e i capi di stato maggiore dell'Aeronautica generale Luca Goretti e da quello della Marina, ammiraglio Enrico Credentino, a sottolineare l'intesa per una maggiore collaborazione operativa, superando antichi problemi che, comunque la si giri, vanno risolti.

All'attività ha partecipato anche la portaerei CAVOUR, su cui sono atterrati due velivoli F-35 B dei Marines, dando una dimostrazione plastica delle capacità operative comuni. La CAVOUR si è qualificata da poco negli Stati Uniti per le operazioni con gli F-35 B e ora mostra le sue capacità anche nell'ambito di task force internazionali.

 

 F-35 B dell'AMI e della MM durante l'attività congiunta con la portaerei Queen Elizabeth. (Ufficio Stampa SMD)

 

Si tratta di un importante e significativo passo in avanti in vista d'impegni futuri che, visto il clima internazionale, purtroppo non mancheranno.

Gli F-35 B, assemblati in Italia, stanno dimostrando le loro capacità operative, trattandosi di un velivolo di V Generazione dalle prestazioni veramente innovative, adatto anche al rischieramento su piccoli aeroporti oltre che a bordo di unità navali.

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