domenica 11 agosto 2019

TENSIONE FRA USA E GERMANIA 
PER L'IMPEGNO MILITARE
 
 
Si stanno accentuando i contrasti fra il governo tedesco e l'esecutivo statunitense per le scelte militare. Washington accusa i tedeschi di spendere troppo poco per le spese militari, dato che è ferma all'1.23% del PIL, quando è un grande paese industrializzato. Il suo apparato militare è relativamente piccolo ma soprattutto presenta forti limitazioni, per esempio sul piano operativo, dato che non vengono, fatte manutenzioni e via proseguendo oltre al fatto che i tedeschi non hanno adeguate capacità di proiezione all'estero. I tedeschi sono poi poco impegnati all'estero, per esempio avendo rifiutato di partecipare alla protezione dei traffici navali nel Golfo, considerando che sono il primo partner commerciale europeo di Teheran.
Gli americani minacciano di trasferire in Polonia e più a est i propri militari presenti in Germania e subito membri di governo rispondono che allora vanno via anche le armi nucleari statunitensi ancora presenti, in numero ridotto, nel paese.
Potrebbe sembrare un ritorno alla sovranità nazionale ma anche l'atteggiamento morbido verso Putin, fanno pensare che Berlino voglia perseguire solo interessi economici, lasciando ad altri eventuali problemi di tipo militare. I tedeschi vogliono avere più influenza con il potere economico, non immischiandosi nelle crisi internazionali. 
Riprendersi la sovranità può essere un buon segno ma l'impressione è che in campo economico gente come la Merkel sarebbe spietata (e anche un po' "strozzina") come ha plasticamente dimostrato il caso grecia, quando la Merkel, in cambio di prestiti, ha venduto armi costosissime alla Grecia, che proprio non né aveva bisogno in quel momento!

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