lunedì 5 agosto 2019

I GUAI DEL GOVERNO 
MERKEL NEL COMPARTO DIFESA


Dato che non vi è più un Gruppo Armate sovietico nella Germania Est, e la linea di "contatto" fra NATO e Russia si è spostata di oltre 1.000 chilometri più a oriente se non ancora più distante, il governo Merkel ha tagliato pesantemente le spese per la Difesa, considerando che questo ricco paese con 80 milioni di abitanti non partecipa neppure a molte missioni militari all'estero.
Le conseguenze sono state molto pesanti.
Prendiamo il caso della Luftwaffe. Dei suoi 875 piloti solo 512 hanno raggiunto il limite minimo di 180 ore di volo nel corso del 2018. A febbraio dei 128 EUROFIGTER 2000 appena 39 erano operativi (!!) e dei più vecchi TORNADO appena 23 su 98 in servizio. I mezzi fuori servizio sono in revisione o attendono pezzi di ricambio. Numeri ("numerini" saremmo tentati di dire) che lasciano a bocca aperta rispetto a quello che era il livello 30 anni or sono. L'Esercito e la Marina non stanno meglio. 
Berlino dedica alla Difesa l'1,3 del PIL ma vi sono stati sprechi molto poco teutonici. Durante la gestione van Der Leyen sono stati "investiti" qualcosa come mezzo milione di Euro solo in consulenze mentre anche le paghe dei militari sono basse con il risultato che siamo ben 40.000 unità sotto gli organici previsti.
Il nuovo ministro della Difesa, Annegret Kramp-Karrenbauer, che in precedenza è stata alla testa di in un land molto piccolo come la Saar, ha un compito difficile. La Merkel l'ha nominata sua erede politica e ora tutti vogliono vedere cosa sa fare realmente.
Si tratta di una cattolica praticante ed è stata attiva nel Consiglio Tedesco delle Chiese Cattoliche. Fra le altre cose si è dichiarata favorevole alle esportazioni di armi in Arabia Saudita e critica verso certi atteggiamenti, rendendosi conto che con certe linee politiche nessuno vorrà più collaborare a grossi progetti con la Germania. Già si parla di cosa potrebbe accadere se un compratore estero del nuovo caccia franco-tedesco-spagnolo non venisse approvato dalla Germania che potrebbe bloccarne la vendita o la fornitura di pezzi di ricambio, problema molto serio che rischia di far fuggire diversi acquirenti potenziali.

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