venerdì 31 maggio 2019

L'IRA DI TANTI CONTRO LA TRENTA 


I recenti atteggiamenti del ministro Trenta stanno creando una vera e propria valanga di critiche e prese di posizioni contro un certo modo di fare, veramente insopportabile. Nella lista di coloro che criticano il ministro, troviamo per esempio i generali Camporini, Tricarico e Arpino, persone capaci , riflessive e professionalmente  ineccepibili che stanno criticando apertamente la Trenta, questa sorta di hippy di ritorno, che si è dimostrata del tutto inadeguata all'incarico, come del resto il primo ministro e la sua idea di "rinunciare a 5 fucili" e mandare i soldati disarmati nelle retrovie "per parlare di pace".
La Trenta è attaccata da tutte le parti e in tanti diserteranno la parata del 2 giugno oppure manifesteranno il loro dissenso. Anche Salvini ne ha chiesta la sostituzione e perfino un sottosegretario alla Difesa ha espresso pesanti critiche. Un soggetto che blatera di "love and peace" in Parlamento, fa ridere i polli e deve essere sostituita prima che faccia altri danni, visto anche che blocca i contratti con le ditte del settore e fa finta che le missioni all'estero non esistano. Non per niente non è uscito neppure il nuovo "decreto missioni". Anche Fratelli d'Italia ha fatto una palese protesta in Parlamento, in relazione al motivo data alla parata del 2 giugno, rimandando "all'inclusione". Cosa voglia dire "inclusione" per i militari e perché proprio per loro, è legato evidentemente a scelte ideologiche.
Prima la signora toglie il disturbo è meglio è anche perché la misura è stracolma.

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