mercoledì 24 ottobre 2018

ESERCITAZIONE CAEX II 2018

Oggi si conclude l'esercitazione CAEX II 2018, una complessa manovra organizzata dal Comando Aviazione dell'Esercito, tenutasi in Sardegna da 15 al 27 ottobre.
L'AVES ha mobilitato componenti provenienti da molte delle sue componenti in particolare quelle basate a Viterbo e a Rimini (Reggimenti ANTARE, SIRIO, ALDEBARAN, ALTAIR, SCORPIONE), del 66° Reggimento aviotrasportato TRIESTE, dell'11° Reggimento Trasmissioni, del 41° Reggimento CORDENONS, del 186° Reggimento Paracadutisti e del'8° Reggimento Genio Paracadutisti, oltre che del Comando AVES e della Centro Addestramento Aviazione Esercito di Viterbo, con centro nevralgico nell'aeroporto di Decimomannu, a nord di Cagliari.
Come avviene da qualche tempo, l'esercitazione ha avuto un carattere di forte realismo, unico sistema per far emergere le criticità.
Il 26 ottobre il grosso dei velivoli è affluito da Viterbo a Decimomannu, sono stati impartiti gli ordini e, subito dopo una rapida pianificazione, è partita l'attività.
La premessa strategica era ipotizzata in uno sbarco, a Capo Teulada, di forze corazzate e meccanizzate, a cui bisognava subito dare risposta.
All'atto tattico hanno partecipato elicotteri AW-129 D MANGUSTA, NH-90, AB-412, AW-109 K oltre ad un bimotore Donrier Do.228.
Inizialmente sono intervenuti i MANGUSTA che hanno lanciato anche due missili SPIKE che hanno colpito perfettamente il bersaglio puntiforme. Appoggiati sempre strettamente dai MANGUSTA, sono stati elitrasportati un plotone del 66° Rgt TRIESTE e due plotoni del 186° Rgt. Paracadutisti. 
I MANGUSTA utilizzavano colpi da 20 mm non esplosivi ma sempre efficaci. Sono stati trasportati poi i nuovi mortai da 81 mm che hanno aperto il fuoco. 
E' stato simulato l'abbattimento di un AW-129 e il recupero dell'equipaggio, Dato che si ipotizzava che l'area fosse minata, un CH-47 ha trasportato una componente dell'8° Rgt. Genio Paracadutisti con un cane, che, rapidamente, si è aperto un passaggio sicuro fino all'elicottero abbattuto, recuperando il personale mentre venivano evacuati anche dei feriti. 
In ultimo vi è stato l'aviolancio di rifornimenti da parte del Dornier 228.
I MANGUSTA sono sempre impressionanti e i missili SPIKE esaltano le sue potenzialità. I tempi di attuazione sono veramente serrati in quanto carburante e munizioni finiscono rapidamente e un ritardo nell'operazione potrebbe compromettere l'esito dell'operzione.
I MANGUSTA sono risultano validi e il nuovo AW-249, di cui esiste un primo mock-up in legno, vedrà accrescere velocità, autonomia e quantità del munizionamento. Molto bene i nuovi NH-90 di cui ormai sono in servizio una quarantina di esemplari. Per esempio possono trasportare  all'interno i mortai da 81 mm e il munizionamento. Si sta studiando una versione armata con due MG, risparmiando 300 kg sul peso complessivo (munizionamento incluso), potendo incrementare il carico rispetto alla presenza di MINIGUN (che richiede molte munizioni).
Sicuramente i reparti hanno dato prova di grande capacità anche se sono emersi alcuni problemi, evidenziati dal comandante dell'AVES, generale Paolo Riccò che ha seguito l'atto tattico da un elicottero, puntando alla creazione di un  vero e proprio posto comando volante.
Sul numero di DICEMBRE di RAIDS pubblicheremo un ampio resoconto dell'attività, con ottime immagini.

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