giovedì 5 luglio 2018

TASER PER LA POLIZIA ITALIANA



La Polizia di Stato riceverà un certo numero di pistole non letali Taser, una misura semplice che potrebbe dare buoni risultati contro una malavita sempre più aggressiva e che bisogna ftonteggiare.
Il Taser rilascia scariche elettriche a bassa tensione che bloccano la muscolatura ma non crea danni permanenti; proprio quello che serve per risolvere certe situazioni.
Dopo appositi corsi, siamo certi che la sperimentazione sarà positiva anche per la sicurezza del personale impegnato in certi servizi.
Ricordiamo che lo strumento registra quando, come e con che forza viene utilizzato, si hanno una serie di dati per conoscere esattamente come e quando viene utilizzata, prevenendo eventuali utilizzi non appropriati. Oggi sono disponibili esemplari a uno o due attivazioni, in modo da poter affrontare più assalitori, neutralizzati all'istante. Ovviamente per il corretto impiego serve un adeguato addestramento.
I mezzi d'informazione hanno calcato la mano sul fatto che se ne sconsiglia l'impiego su "donne in stato di gravidanza, bambini e anziani" ma ci dobbiamo chiedere che equipaggimento potrebbe essere utilizzato contro queste categorie. Diverso è il discorso di qualche energumene che, magari sotto l'effetto di droghe, mantiene un atteggiamento aggressivo e tenta di offendere fisicamente gli agenti di polizia. In men che non si dica si ritroverà a terra incapacitato a muoversi, potendo così essere ammanettato senza troppi problemi.
Il ministro dell'Interno Matteo Salvini sembra deciso, finalmente, a garantire la sicurezza del personale, evitando anche di metterli davanti al dilemma se utilizzare o no l'arma da fuoco, che, se qualcuno non l'avesse ancora capito, può avere ben altre conseguenze.
La Taser è in servizio in moltissimi paesi europei, con piena soddisfazione. Negli Stati Uniti viene utilizzata al primo atteggiamento sottile e ha risolto moltissimi problemi.  

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