venerdì 4 novembre 2022

 LEONARDO MARLIN 40 mm PER L'INDONESIA.

LEONARDO MIGLIORA LE PROSPETTIVE

 


La torretta navale a controllo remoto Marlin 40 di Leonardo è stata recentemente selezionata per equipaggiare due imbarcazioni veloci PC60 destinate alla Marina Indonesiana, attualmente in costruzione nel cantiere PT Caputra Mitra Sejati. L’acquisizione va ad aggiungersi ad una precendente selezione per l’integrazione di quattro torrette dello stesso tipo su altre due unità PC60, avvenuta nel 2021, e su due LST (Landing Ship Tank), sempre prodotte nel Paese. Entrambe le classi di imbarcazioni saranno equipaggiate con la variante Independent Line of Sight (LIOS), la versione più avanzata della torretta navale Marlin 40. Ulteriori unità di PC60 e LST dovrebbero essere costruite in Indonesia, in base ai requisiti della Marina.

La Marlin 40 di Leonardo è completamente digitalizzata, leggera e facile da integrare. Questo permette alla torretta di essere installata su ogni tipo di piattaforma navale come sistema di difesa primario e secondario contro minacce aeree e di superficie. La Marlin 40 ha un range di oltre quattro chilometri, è ITAR-free (International Traffic in Arms Regulation) e può essere integrata con tutti i Sistemi di Gestione del Combattimento (CMS) attualmente operativi.

La variante ILOS scelta dall’Indonesia è dotata di un sistema di tiro estremamente preciso che può operare autonomamente tramite una consolle di controllo. Questa riunisce e processa i dati ricevuti dal sistema elettro-ottico di cui è dotata la torretta, dai sistemi esterni di controllo del tiro e dai dati della nave, per garantire precisione insieme ad un elevato livello di ridondanza. Il direzionale elettro-ottico può ruotare indipendentemente dalla linea del tiro per offire una sorveglianza panoramica attraverso un’innovativa suite di sensori, che comprende una camera diurna, una all’infrarosso (IR) e un sistema telemetrico laser.

L’accordo rafforza ulteriormente la collaborazione di Leonardo con la Marina Indonesiana, che ha scelto l’azienda per equipaggiare 38 navi con i suoi sistemi di artiglieria. Attualmente sono in linea con la Forza Armata i sistemi Marlin 30, Marlin 40 Twin Barrel e il 76/62 SuperRapido (SR). Quest’ultimo rappresenta il cannone navale di medio calibro più venduto al mondo, utilizzato da 60 Paesi e già installato su 15 unità della Marina Indonesiana. Altri due 76/62 SR in configurazione Multi Feeding Vulcano sono stati da poco selezionati per due Offshore Patrol Vessel (OPV), attualmente in costruzione da parte del cantiere PT DRU, mentre ulteriori due 76/62 SR MF Vulcano sono stati scelti per due unità Arrowhead 140 in fase di produzione con il costruttore nazionale PT PAL.

La Marlin 40 è l’ultima tecnologia di difesa navale nel portafoglio di Leonardo ed è in servizio con 30 Forze Navali nel mondo. Oltre alla versione ILOS, la Marlin 40 può essere scelta come torretta di controllo remoto da 40mm. Leonardo offre inoltre la Marlin 30 in tre varianti: RC (Remotely Controlled), COAX (Coaxial Electro-Optical Sensor Suite) e ILOS. La scelta della Marlin 40 consolida la presenza di Leonardo nel mercato dei sistemi di difesa navale dell’Indo Pacifico.

In generale la guidance degli ordini per la grande società italiana sta passando dai 15 miliardi di Euro agli oltre 16, con un incremento di tutto rispetto. Il quadro generale del settore militare fa prospettare ulteriori incrementi. e non si parla più di cessioni di componenti strategiche, come quella della ex OTO-Melara, vista anche la politica del nuovo governo appena insediato. Meglio così.

 

giovedì 3 novembre 2022

 PRIMI 6 UAV TB-2 BAYRAKTAR ALLA POLONIA


La Polonia ha ricevuto i primi 6 droni armati  turchi TB-2 BAYRAKTAR su un ordine di 24 velivoli, per una spesa complessiva di 270 milioni di US$.

 RITIRATO DAL SERVIZIO L'ULTIMO TYPHOON 

 


L'ultimo dei giganteschi sottomarini lanciamissili balistici Classe "Typhoon" rimasto in servizio, è stato dismesso. Dal 2010 non disponevano più dei missili balistici, in quanto quel modello era stato ritirato dal servizio. Si chiude così, dopo 42 anni, la storia di queste eccezionali unità navali, i più grandi battelli subacquei mai realizzati, per un periodo incubo per l'occidente. A ben vedere si sono rivelati un fallimento. Costosissimi, molto rumorosi (avevano due eliche), troppo grandi. Uno, il KURSK, affondò nell'estate del 2000 per l'esplosione di una delle armi che trasportava ma soprattutto erano troppo costosi. Pezzo dopo pezzo, la vecchia marina sovietica sta scomparendo e quella russa è ridimensionata. Fra l'altro la sua unica portaerei è sempre fuori servizio, dopo l'incidente del 2018 e un successivo incendio. 

 



mercoledì 2 novembre 2022

 MOTORI PER I MIG.29 DALLA POLONIA 

ALLA BULGARIA

 

La Polonia ha fornito alla Bulgaria alcuni motori per MiG.29 in modo da mantenere operativi questi velivoli fino alla fine del 2023, quando saranno operativi gli F-16 statunitensi.

Il mercato, con l'introduzione in servizio degli F-35 A, vedrà una cospicua disponibilità di F-16 che sostituiranno in alcuni paesi (probabilmente anche l'Ucraina) i vecchi velivoli sovietici.



martedì 1 novembre 2022

 PRIMO KF-41 LYNX ALL'UNGHERIA


Il primo dei 209 veicoli da combattimento per la fanteria KF-41 LYNX è stato fornito dalla Rheinmetall all'Ungheria. Si tratta forse del più moderno e potente mezzo per la fanteria attualmente in produzione. E' giunto anche un carro recupero RHINO, su scafo LEOPARD 2, e un semovente PzH.2000. Ricordiamo come nonostante dei problemi, l'Ungheria all'assemblea dell'ONU ha votato una relazione di condanna per l'invasione russa dell'Ucraina.


Il primo KF-41 Lynx fornito dalla Germania all'Ungheria.

 C-130 J AL POSTO DI C-130 J


L'australiana RAAF ha deciso di sostituire la sua flotta di 12 C-130 J30 con un numero superiore di velivoli dello stesso modello ma nuovi, dopo oltre 20 anni d'intenso impiego. La RAAF dispone anche di alcuni C-17 e di 10 Alenia  C-27 J italiani. Il paese vuole essere pronto a proiettare potenza dove serve e al soccorso in caso di calamità.


 CONCLUSA LA MARE APERTO 22/2


Si è conclusa la seconda fase della Mare Aperto 2022, come abbiamo appreso da un comunicato dello Stato Maggiore della Marina Militare.  La Mare Aperto 22-2, il maggiore evento addestrativo della Marina Militare, e che ha visto coinvolte forze appartenenti a 5 nazioni NATO, più di 45 tra navi, sommergibili, velivoli ed elicotteri, insieme a reparti anfibi della Brigata Marina San Marco, Incursori e Subacquei del COMSUBIN oltreché personale e mezzi dell’Esercito Italiano, dell’Aeronautica Militare, per un totale di più di 5.300 militari operanti in mare e dal mare.

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Anche in questa edizione importante e proficua è stata la partecipazione di diverse realtà del contesto interistituzionale e interagenzia, tra le quali il Centro Studi Internazionali,  il Centro di Geopolitica e Strategica Italiana e degli studenti, circa 50, di diverse Università italiane e professionisti del mondo civile.

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Abbiamo svolto un’attività intensa e impegnativa per tutti, a carattere interforze e multidominio, articolata su più fronti, incentrata sulle attività tradizionali e arricchita dallo sviluppo delle dimensioni spaziale e cibernetica.

Lo scenario, complesso e caratterizzato anche dai connotati della guerra ibrida, ci ha permesso di approfondire le tematiche addestrative fondamentali per assolvere con efficacia i compiti istituzionali della Marina Militare.

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Sono molto soddisfatto del forte impegno profuso da tutti gli uomini e le donne che hanno partecipato, questo in breve il bilancio finale tracciato dal comandante in capo della Squadra Navale, ammiraglio di squadra Aurelio De Carolis, che ha anche sottolineato come "Il coinvolgimento nell’esercitazione di studenti universitari, integrati negli staff imbarcati sulle unità navali in funzione del percorso di studi, è fondamentale nel più ampio quadro del rafforzamento dei legami esistenti con gli atenei".

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Un connubio, strategico e innovativo, tra operatività e cultura della difesa. La sessione autunnale dell’esercitazione, che ha interessato gli spazi marittimi compresi tra il mar Adriatico, il mar Ionio, il mar Tirreno ed il Canale di Sicilia, si è sviluppata in due fasi: la prima, dal 3 al 14 ottobre, durante la quale è stato verificato il livello di capacità nei diversi settori delle operazioni marittime in ottica multidominio; la seconda, dal 17 al 27 ottobre, cosiddetta fase tattica, incentrata sulla simulazione di uno scenario progettato con due forze contrapposte in continuità con l’edizione precedente.

I due opposti partiti hanno cercato di raggiungere gli obiettivi prefissati dal comandante in capo della Squadra Navale, direttore dell’esercitazione, imbarcato col suo staff sulla portaerei Cavour. Il nostro auspicio è che sulle prossime edizioni siano rimnessi anche i giornalisti, esclusi da anni da questo evento, in modo incomprensibile, quando prima erano sempre presenti. Forse un "danno collaterale" dei precedenti governi, così come l'esclusione dai teatri operativi, un vero sopruso a cui quasi tutti si sono piegati senza fare una piega.

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