LEONARDO FALCO EVO CONTRO I
TRAFFICI DI CLANDESTINI
E' iniziata l'attività di un velivolo UAV Leonardo FALCO EVO, per il controllo dei traffici clandestini, dalla costa africana, in particolare quelli di esseri umani, nel quadro della missione di europea FRONTEX.
Il velivolo FALCO EVO ha vinto una gara internazionale e nella configurazione EVO si caratterizza per l'antenna satellitare contenuta in una "gobba" dorsale che consente di operare a grande distanza dalla base, ben oltre l'orizzonte radio.
In questo modo, operando da Lampedusa, sarà possibile effettuare ampie ricognizioni sul Canale di Sicilia, in particolare di fronte ai sorgitori dei traffici illegali, pur rimanendo nello spazio aereo internazionale, sfruttando la presenza a prua del randone sotto di cui si trova un sofisticato radar ad apertura sintetica appartenente alla famiglia di radar denominata GABBIANO (con pesi da 28 kg fino a 64 kg), miniaturizzato rispetto alle dimensioni normali di simili apparati proprio per operare a bordo di un UAV.
Ricordiamo che il Leonardo FALCO è utilizzato da paesi come l'Arabia saudita, la Giordania, il Pakistan, il Turkmenistan e anche la missione ONU nella Repubblica del Congo.
Le missioni sono pianificate dalla Guardia di Finanza in collaborazione con l'ENAC, l'ente per il controllo del traffico aereo.
Ovviamente l'attività di ricognizione di un velivolo di questo tipo è molto più economica che non se fosse condotta da un velivolo con equipaggio a bordo.
Il nuovo FALCO EVO si caratterizza per l'impiego di un motore diesel, più parco nei consumi. L'autonomia è salita a ben 18 ore di volo, con un carico utile di oltre 100 kg. In prospettiva vi sono buone possibilità commerciali.
Per ora è previsto che l'attività di volo sarà gestita direttamente da Leonardo , con la fornitura di 300 ore di volo all'anno, un numero piuttosto basso rispetto alle potenzialità del velivolo.