UNA NAVE PER PROTEGGERE
INSTALLAZIONI SUBACQUEE
La Marina Militare ha emesso un requisito urgente per l'acquisto di una "Unità Polivalente per la Protezione della Dimensione Subacquea" (UPPDS). In pratica si tratterà di una nave per la sorveglianza delle infrastrutture subacquee, in primo luogo pipe-line per i carbutanti e cavi subacquei, elementi fondamentali per il nostro paese, possibili beragli di azioni ostili.
La nave sarà reperita sul mercato delle unità civili esistenti, data l'urgenza del requisito. Dovrà avere una lunghezza fra i 75 e i 110 metri, almeno 520 metri quadrati di superfice lavorativa e una gru di almeno 40 tonnellate di portata. La realizzazione dell'unità non deve essere anteriore al 2015. La velocità massima dovrà essere superiore agli 11 nodi, con un sistema di posizionamento dinamico e a bordo dovranno essere ospitati fino a 60 membri d'equipaggio.
Una soluzione simile è già stata scelta dal Regno Unito che, dal 2023, ha in servizio (con la Royal Auxiliary Fleet) la PROTEUS, con una lunghezza di 90 metri e ponte di volo a prua per elicotteri, posto insolitamente sopra e davanti al ponte di comando. E' sata individuata da Fincantieri come realtà che dovrà provvedere alla fornitura incluso gli adattamenti per poter operare in ambito militare, in particolare i sistemi radio. I tempi di consegna sono brevissimi, vale a dire 120 giorni dopo la firma del contratto e tutto lascia indicare che la Marina Militare ha già individuato alcune unità adatte al requisito ricordando che si tratta di una nicchia relativamente piccola di unità specializzate.
Una unità di questo tipo si presta per molti altri compiti, essendo particolarmanete flessibile. Si va dal soccorso dei sottomarini incidentati, alle attività variegate del COMSUBIN, fino al soccorso in mare e agli interventi di protezione civile come nel caso di fuoriuscite di prodotti petroliferi in profondità.
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