venerdì 31 agosto 2018

NEPTUNE: IL NUOVO MISSILE
ANTINAVE UCRAINO



Si chiama NEPTUNE il nuovo missile antinave ucraino sperimentato, con successo, lo scorso 17 agosto, contro un bersaglio in Mar Nero distante 100 km. In realtà l'arma può volare fino a 300 km di distanza, colpendo sia obiettivi navali che obiettivi terrestri.
Il missile è lungo circa 5 metri e trasporta una potente carica bellica.. Da delle basi costiere, ma anche in territori interni, può colpire unità navali a forte distanza. Può essere utilizzato anche da unità navali e da velivoli.
CAMBIO ALLA TESTA DEL
CONTIGENTE ITALIANO IN IRAQ


Il generale Marco Vannacci, già comandante del COL MOSCHINe del COFS, ha ceduto il comando al pari grado generale Terzano, nell'ambito della missione italiana in Iraq che, complessivamente, allinea circa 1.400 militari. Una missione difficile, in un paese colmo di problemi ma che ha visto i militari italiani apprezzati da tutti, un fatto veramente raro. La cerimonia si è tenuta all'interno della base italiana ad Erbil, nel Kurdistan iracheno.
NUOVO RIFORMITORE IN VOLO 
TELECOMANDATO PER L'US NAVY


E' siglato RQ-25 ed è realizzato dalla Boeing il nuovissimo rifornitore in volo imbarcato realizzato per l'US Navy. Siccome si tratta di un compito abbastanza standard, si è pensato di poter effettuare la delicata operazione con un velivolo telecomandato, che ha una forma particolare, non dovendo avere membri d'equipaggio.
L'idea ci sembra molto buona in quanto un velivolo di questo tipo, privo di equipaggio a bordo, ha raggio maggiore e maggiore velocità, data la forma assolutamente aerodinamica. Ma un mezzo di questo tipo si presta anche per operazioni d'attacco, specialmente in aree fortemente difese dalla contraerea, per non parlare della ricognizione. L'US Navy sembra puntare decisamente verso i velivoli di questo tipo anche per l'impiego imbarcato.

giovedì 30 agosto 2018

LE PROPOSTE DEL MINISTRO TRENTA SULLE OPERAZIONI IN MARE
TROVANO SCARSA ACCOGLIENZA 

In una riunione a Vienna dei ministri della Difesa della NATO a Vienna, il ministro della Difesa Elisabetta Trenta ha proposto un cambio nel mandato dell'Operazione SOFIA nel MEDITERRANEO. In particolare chiedeva di far sbarcare i clandestini recuperati in mare in altri porti oltre quello italiano.
L'accoglienza alla proposta è stata gelida, dato che è chiaro che nessuno vuole prendersi altri flussi di questo tipo. Né l'Italia può continuare ad essere considerata il campo profughi d'Europa.
Comunque i flussi verso l'Italia fanno registrare un ulteriore calo dopo le recenti vicende. A noi sembra chiaro che però nessun paese vuole prendersi certi flussi ma neppure vuole fornire un appoggio all'Italia per bloccarli, dato che si tratta di una missione delicata.

mercoledì 29 agosto 2018

QUALE LA POSIZIONE DEI
PAESI EUROPEI SUI FLUSSI DI CLANDESTINI
Troppa informazione svia l'attenzione dei problemi dalla situazione in varie zone del mondo e dalla gestione di tanti paesi. Non riesce, o non vuole, fornire un quadro della posizione dei paesi europei.
Proviamo a fare un conto, ricordando che l'Inghilterra è uscita anche per la gestione di questi flussi. Si parla sempre del Gruppo di Visegrad (Polonia. Ungheria, Repubblica Ceka e Slovacchia) ma i CONTRARI sono molti di più. Elenchiamoli:
- Ungheria
- Repubblica Ceka
- Slovacchia
- Polonia
ma a questi bisogna aggiungere:
- Slovenia
- Croazia
che stanno bloccando, con un grosso sforzo, i flussi di clandestini da Serbia e Bosnia, come è stato loro chiesto.
Contrari sono anche:
- Romania
- Bulgaria
- Estonia
- Lettonia
- Lituania
Se si aggiungono
- Italia
- Austria
- Malta
si arriva già a 14 paesi, la maggioranza dell'Unione Europea anche in mancanza di ulteriori apporti. E che figura fa Macron che fa "il permissivo" a parole ma tiene ben serrati i suoi confini? Ridistribuiamo tutti in Albania e nel Vaticano? Se ci fossero dei giornalisti seri la cosa sarebbe già emersa e qualcuno sarebbe in Africa a vedere come stanno le cose, invece si preferisce fare cronaca sulle vicissitudini dei clandestini, tragiche, così come sono tragiche le vicende di chi vive in molte parti del mondo, su cui non si scrive mai niente.

lunedì 27 agosto 2018

MORTAIO SILENZIATO RUSSO


La Russia ha messo a punto i, nuovo mortaio silenziato 2A25 da 82 mm. Secondo il costruttore il suono che si produce alla partenza di un colpo è simile a quello di un colpo di Kalashnikov. Manca anche la vampa o l'uscita di fumi. Molto probabilmente la carica di lancio è  caratterizzata da un pistone, che fornisce la spinta ma non fa fuoriuscire suono e altri elementi distintivi. Questo particolare è importante perché se la bomba in volo produce poco rumore, il lampo e il suono dei colpi di mortaio in partenza sono piuttosto tipici e vengono sfruttati per la loro individuazione. Resta da vedere la gittata di queste nuove bombe, probabilmente inferiore a quelle tradizionali.

domenica 26 agosto 2018

MORTO IL SENATORE MC CAIN 
EROE DELLA GUERRA IN VIETNAM


Il senatore Jighn Mc Cain è deceduto a 81 anni. Da tempo era gravemente ammalato con un tumore alla testa. Era stato un eroe della guerra in Vietnam, pilota di A-4 SKYHAWK imbarcati su portaerei, venendo catturato dai comunisti rimanendo sette anni in campo di prigionia, in condizioni molto dure. In precedenza si era distinto durante un grave incidente sulla portaerei FORESTAL, quando era rimasto ferito. Il 26 ottobre 1967 venne abbattuto e ebbe braccia e gambe rotte durante il lancio dal velivolo in fiamme. Restò sei mesi in ospedale, venendo in pratica torturato. Venne rilasciato solo nel marzo 1973.
Eletto per la prima volta negli Anni '80, si era battuto per il sostegno a vari movimenti anticomunisti nel mondo. Si era presentato più volte alla corsa presidenziale, ottenendo consensi ma non risultando eletto, sconfitto nel 2008 da Obama.
In questi ultimi anni era sceso in campo contro il presidente Trump nonostante entrambi fossero repubblicani.


 

sabato 25 agosto 2018

MODERNIZZAZIONE DELLO JAVELIN



Le società statunitensi Raytheon e Lockheed Martin sono impegnate nella modernizzazione del sistema missilistico anticarro JAVELIN, in modo da renderlo performante nei prossimi decenni (si parla del 2050 ma ci sembra un obiettivo molto lontano). Per ora l'arma ha un'ottima resa operativa  durante le operazioni reali, spesso contro bersagli non  corazzati ma postazioni avversarie. L'arma è del tipo "lancia e dimentica" e ha un profilo d'attacco dall'alto, che consente  d'ingaggiare il tetto dei mezzi corazzati, una delle parti meno protette.
Se mai è la distanza minima d'impiego che può creare qualche problema proprio perché l'arma appena esce dal lanciatore cabra verso l'alto.
Forse si studierà anche delle manovre dì approccio finale per evitare le "luparate" dei sistemi di protezione attivi che iniziano ad essere presenti sui mezzi.
NOVITA' IN PARATA A KIEV
 
 
Il 24 agosto, durante la parata per l'anniversario dell'indipendenza dell'Ucraina, a cui hanno partecipato 4.500 militari, vi sono state molte e importanti novità.
Intanto sono sfilati i militari di 18 paesi, dagli Stati Uniti e Canada, fino alla Polonia alle repubbliche baltiche, i paracadutisti inglesi e via proseguendo, un segnale importante per un paese in conflitto con la Russia dopo che la Russia ha occupato l'Ucraina e parte del Donbas.
Sul piano tecnico fra le novità più importanti si è visto il prototipo dell'autocannone 2S22 BOGDANI, un veicolo Kraz 6x6 con cabina blindata, dotato di pezzi da 155 mm, per la la prima volta un calibro NATO. Questa realizzazione riprende il filone dei moderni autocannoni. Kiev in precedenza non aveva mai realizzate proprie bocche da fuoco.
Il sistema cingolato OBOLON A è un moderno mezzo per la condotta del fuoco da parte dell'artiglieria, altro elemento molto importante in un confronto con i russi, la cui artiglieria nel 2014/15 ha svolto un ruolo fondamentale.
Si sta modernizzando il settore dei lanciarazzi campali. Il VERBA da 122 mm è una versione su scafo Kraz 6x6 del precedente e diffuso BM-21 munita però di cabina blindata per i 5 membri del suo equipaggio. Probabilmente la gittata del razzo è stata accresciuta dall'industria ucraina, forte in questo settore.
L'Ucraina sta realizzando il sistema lanciarazzi campale pesante VIHA da 300 mm, su autocarro 10x10, con una una portata di 120 km, sfruttando l'esperienza dei precedenti lanciarazzi sovietici SMERSH da 300 mm. Pensiamo che sarà realizzata anche una testata con sub-munizioni.
Una sorpresa assoluta è stata l'apparire del sistema missilistico GRIM-2, un complesso ruotato con due missili tattici, la cui portata varia fra i 350 e i 500 chilometri, valori di tutto rilievo.
Per la condotta del tiro, altro fattore assolutamente determinante, a Kiev è sfilato un sistema Polozhennya, uno scafo cingolato con un sistema di telemetri acustici per individuare il punto di partenza dei colpi che dovrebbe affiancare i sistemi radar che hanno lo stesso compito. Ha impressionato il nuovo radar per l'arttiglieria 1L220UK che si avvale di un complesso a 10 assi con motrice, che trasporta una grande antenna radar che si erge in verticale e può individuare il punto di partenza dei colpi dell'artiglieria, per dirigere in controfuoco.
Molti sono stati i ritorni in efficienza come il caso dei semoventi da 203 mm 2S19 e dei cannoni da 180 mm S-23. Soprattutto rivitalizzata sembra l'antiaerea con i sistemi S-300 a lunga gittata, i semoventi missilistici cingolati 9K330 TOR e 9K37 BUK e i 9K33 M2 OSA AK (SA.8 GECKO per la NATO).
Altra novità il ritorno in forza dell'Aeronautica, con MIG.29, Sukhoi Su.27, elicotteri anfibi Mi.14, velivoli Antonov.
Molto presto forniremo informazioni approfondite su questi sistemi che sicuramente stanno a dimostrare i grandi progressi fatti nel settore dal 2014.
 
ZIS-3 SU TOYOTA IN YEMEN
 
 
Il vecchio cannone sovietico da 76 mm ZIS-3, un cannone veterano della II Guerra Mondiale, è stato installato a bordo di un veicolo 4x4 Toyota, dando vita al più piccolo semovente ruotato al mondo. Gli houthi cercano di sfruttare tutto quello di cui dispongono ma è molto dura e l'assedio sta dando i suoi risultati anche sul morale. 
Si tratta del più piccolo autocannone in servizio.

NAVI RUSSE IN MEDITERRANEO
 
 
Non sono più i tempi della 5° Eskadra sovietica ma la Russia sta cercando di schierare unità navali in Mediterraneo. Le forze della NATO monitorano i movimenti di queste unità in continuazione e anche dal comando di Santa Rosa (A nord di Roma) si è molto attenti ai loro movimenti.
Oggi in Mediterraneo troviamo 1 incrociatore, 2 cacciatorpediniere, 5 fregati, 2 sottomarini a propulsione diesel/elettrica, 2 navi da sbarco e varie unità ausiliarie. La maggior  parte di queste unità si trova nel Mediterraneo orientale, appoggiando le operazioni in Siria, nei cui porti trovano appoggio. 
Il problema per la flotta russa è che le unità maggiori sono tutte molto vecchie e servirebbero grossi investimenti. L'unica portaerei, vecchia di 38 anni, da tempo è ai lavori.

venerdì 24 agosto 2018

GLI STATI UNITI RIDUCONO 
IL PERSONALE CHE LAVORA 
CON L'AERONAUTICA SAUDITA 
 
 
Dopo le recenti polemiche circa il ruolo del personale statunitense che appoggia il funzionamento dell'Aeronautica Saudita, Washington ha deciso di ridurre questo numero. Non è stato indicato di quanto sarà ridotto.
Gli Stati Uniti del resto sono sempre forti alleati dell'Arabia Saudita e non sono certo dispiaciuti del fatto che una coalizione internazionale si impegna nello Yemen contro milizie sostenute dall'Iran.
La presenza militare (e di tecnici civili) statunitense in Arabia saudita, è consistente, gestendo vari settori, incluso le consulenze per l'impiego e la manutenzione dei missili PATRIOT, indispensabili per abbattere i missili balistici avversari, lanciati anche contro la capitale.

TR-1 NEI CIELI DELLA SIRIA


I velivoli da ricognizione TR-1, evoluzione del celebre U-2 (dotato anche un potente radar a scansione laterale) è stato fotografato da un satellite nei cieli della Siria durante la sua attività a 25-30-000 metri di quota. Ovviamente controllano le attività e non solo in Siria, probabilmente "buttando un occhio" anche verso l'Iran anche se rimane lontano dal suo spazio aereo.
I velivoli TR-1 a RAIDS risultano basati negli Emirati Arabi Uniti da dove iniziano i loro voli ad altissima quota anche se a bassa velocità. 

Le ultime informazioni dalla Siria indicano come  le forze di Damasco si stiano spostando, inclusa la 4a Divisione, verso la parte settentrionale del paese, rimasto l'ultimo grande fronte attivo.

giovedì 23 agosto 2018

DUE MIG.29 RUSSI
CEDUTI ALLA SERBIA


MJosca ha ceduto altri due velivoli da combattimento MIG.29 alla Serbia, per potenziare la sua Aeronautica, a corto di velivoli efficienti. Belgrado è preoccupata per il prossimo arrivo in Croazia dei velivoli F-16 già in forza all'Aeronautica israeliana, che comunque sono ancora da consegnare e per i quali bisognerà addestrare i piloti, lavoro complesso in quanto si tratta dei primi velivoli da combattimento occidentali nelle file dell'Aeronautica croata.
L'estensione e la conformazione della Croazia rende complesso il suo sistema di difesa aerea mentre il compito è meno difficile per quella serba. Zagabria fa parte della NATO e può avvalersi del suo sistema di sorveglianza. In futuro probabilmente collaborerà per il controllo dello spazio aereo del Montenegro, del tutto privo di aerei da combattimento, dove ora operano i velivoli italiani e greci.
Croazia e Serbia sono le uniche due realtà della ex Jugoslavia che mantengono in servizio aerei da combattimento, seppur in numero ridotto.

mercoledì 22 agosto 2018

IL CARRO TURCO TULIPAR
INIZIA LE PROVE
Il carro TULIPAR, realizzato su iniziativa privata dalla società Otokar turca, ha iniziato i primi test di valutazione. Si tratta di un mezzo relativamente leggero, sviluppato partendo dallo scafo di un mezzo cingolato della fanteria della medesima società, di cui mantiene la disposizione del propulsore anteriore. E' dotato di una torretta della belga Cockerill, con pezzo da 105/51 mm rigato ad alta pressione, in grado di lanciare un missile ucraino a guida laser, con una gittata di 5.000 metri. 
Sembra che due paesi siano interessati alla macchina che è il primo carro realizzato in Turchia.

martedì 21 agosto 2018

OPERATIVI I PRIMI MQ-4 DELL'U.S. NAVY


Sono divenuti operativi i primi teleguidati MQ-4 C TRITON dell'US Navy. Si tratta di un telecomandato con propulsione a reazione, stretto derivato del GLOBAL HAWK già in servizio. 
Il velivolo è dotato di radar e ha una autonomia di ben 24 ore che, grazie alla sua velocità, nettamente superiore rispetto ai velivoli con propulsione ad elica, è in grado di controllare un'area di circa 2,5 milioni di chilometri quadrati.
Il velivolo è in grado di condurre anche attività di sorveglianza elettronica e di designazione del bersaglio, per esempio per i missili a lunga gittata.

Intanto i GLOBAL HAWK basati a Sigonella, continuano ad avere un intenso impiego. Volano fino al Mar Nero e al Donbas (rimanendo all'interno delle linee ucraine), sulla Libia e anche in Siria.
UN NUOVO FUCILE DI PRECISIONE 
PER L'ESERCITO FRANCESE


La Francia ha indetto una gara per sostituire i suoi vecchi fucili di precisione FR-F2 in calibro 7,62x51 mm. Si vuole un'arma dello stesso calibro ma con caratteristiche più moderne. Le proposte saranno numerose perché il settore vede la presenza di molti produttori.
Il requisito è per complessive 2.600 armi, un tender decisamente importante nel settore, ovviamente completi di ottica di precisione e accessori. Sicuramente la lotta commerciale sarà molto dura fra i vari fabbricanti.


MUNIZIONAMENTO GUIDATO DA UAV TURCO


La Turchia ha testato per la prima volta, e con successo, un piccolo ordigno a guida laser, sganciato dal teleguidato ANKA-S. Questo UAV può essere pilotato anche tramite un satellite.
La Turchia evidentemente si vuol rendere autonoma anche nel settore a livello di UAV e di munizionamento guidato. Il problema è la sua pesante crisi economica che mette a rischio vari programmi. I problemi con gli Stati Uniti potrebbero anche bloccare il programma F-35.

lunedì 20 agosto 2018

SOSPESO (PER ORA) IN PROGRAMMA 
OA-X STATUNITENSE


A nostro avviso era un programma ad alta priorità quello destinato a procurarsi un economico velivolo per l'attacco al suolo, da utilizzare nei conflitti asimmetrici. Invece, dopo che a giugno era precipitato un SUPER TUCANO impegnato nel programma.
Il requisito era per un velivolo semplice ed economico, un aereo COIN (da controguerriglia), proprio quello che serve in teatri come l'Afghanistan o la Siria, con ampia autonomia e forte carico bellico.
I due finalisti erano una versione del Pilatus PC-9 (negli Stati Uniti addestratore basico noto come TEXAN II) e il brasiliano SUPER TUCANO. Si tratta in entrambi i casi di monomotori turboelica nati per l'addestramento. Velivoli robusti, biposto e facili da mantenere, rimasti in gara dopo l'eliminazioni di altri velivoli, fra cui il T-802 AIR TRACTOR, utilizzato in Libia e Yemen con ottimi risultati.
E' probabile che il programma ripartirà nonostante l'opposizione psicologica di molti piloti, che si sentirebbero frustrati nel volare con macchine ad elica in una forza armata che conta velivoli come l'F-22, l'F-35, il B-2 e via proseguendo.
Bisognerebbe valutare attentamente se converrebbe tenere in servizio un certo numero di A-10 modernizzati, macchina robusta e potentissima, entrata in servizio però negli Anni '70. Inviare contro un gruppo di guerriglieri dei reattori, si è rilevato molto costoso. Molto meglio velivoli più semplici da gestire, ovviamente con cupolino optronico con camera termica e designatore laser.
L'AIR TRACTOR, con il suo robusto carrello fisso atterra ovunque ma non ha la cabina pressurizzata mentre si tende a far volare questi velivoli alti per sfuggire alle armi antiaeree avversarie, in particolare ai missili spalleggiabili. L'A-29 SUPER TUCANO attualmente è in fase di fornitura all'Aeronautica afghana, che lo sta utilizzando con buoni risultati.

domenica 19 agosto 2018

CARRO SMINATORE EGIZIANO
 
 
L'Egitto ha realizzato un carro sminatore, partendo da un carro M-60. Per prima cosa viene rimossa l'intera torretta, sostituita da una molto più piccola, armata solo di mitragliatrice da 12,7 mm con protezione spaziata però, per resistere ai colpi di RPG-7.
Anteriormente vi è una batteria di vomeri che può essere alzata o abbassata, per controllare se nel terreno si trovano ordigni, su una larghezza che è superiore a quella del mezzo, in modo da aprire un percorso sicuro. Questo veicolo è già in corso di utilizzo nel Sinai, contro le formazioni terroristiche.

 
 
 
 
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NEWS

venerdì 17 agosto 2018

 A PROPOSITO DEL FRECCIA EVO
 
 
I nuovi veicoli da combattiemnto 8x8 FRECCIA, realizzato dal consorzio CIO, hanno per ora la denominazione di FRECCIA EVO ma si tratterà di un mezzo profondamente diverso rispetto al FRECCIA "originale". Lo scafo sarù ridisegnato e prenderà spunto dal telaio e dalla compoinente mobilità della blindo pesante CENTAURO 2. L'armamento sarà mutato con l'adozione di un cannoncino da 30 mm in luogo dell'arma da 25 mm. Leonardo sta lavorando a un'arma con alimentazione elettrica, come nel caso del 30 mm utilizzato dall'APACHE e di quello installato su  i veicoli LAV dei Marines. L'alimentazione assistita da un motore elettrico  ha vari vantaggi, fra cui un peso inferiore e una più elevata cadenza di tiro. Questo tipo di armi, inizialmente diffuse sui velivoli (ad iniziare dal cannoncino VULCAN a sei canne da 20 mm esulle Minigun a bordo degli elicotteri) ora si sta diffondendo a bordo dei veicoli corazzati. Si tratterà della prima arma di questo tipo di concezione italiana, con un occhio anche a istallazioni aeronautiche e navali, per esempio per sistemi di difesa di punto.
E' prevista, almeno per ora, una torretta biposto, realizzata da Leonardo.
Il nuovo FRECCIA avrà miglioramenti anche nella pratezione passiva ma si sta lavorando soprattutto per quella attiva, con un ssitema di scoperta e distruzione di razzi e missili c/c in avvicinamento. Si tratta di mezzi preziosi, con a bordo uan squadra di fucilieri ew il rischio di un colpo HEAT (a carica cava) che penetri nel vano trasporto, sono facilmente immaginabili. Molto meglio affidarsi a validi sistemi di difesa attivas, come quelli che Leonardo, tramite la sua controllata DRS, realizzerà negli Stati Uniti per gli M-1 ABRAMS, carri che, a quanto ci risulta, hanno una protezione passiva superiore a quella di molti altri carri ma che si affideranno allo scudo rappresentato da un sistema attivo, come il carro T-14 ARMATA russo e i nuovi mezzi russo per la fanteria.

L'AUSTRALIA ORDINA L'8X8 BOXER


L'Australia ha firmato oggi un contratto per l'acquisto di 211 veicoli da combattimento 8x8 tedeschi BOXER, per un valore di 2,4 miliardi di US$. In questo modo potrà rinnovare completamente la propria flotta di veicoli da combattimento per la fanteria con una macchina notoriamente potente e ben protetta. Inoltre dispone di un potente pezzo da 30 mm.

Dopo i primi 20 esemplari che inizieranno ad essere consegnati dal prossimo anno, la produzione dovrebbe proseguire in Australia. Il paese è preoccupato dall'instabilità di molti paesi dell'area e dall'espansionismo cinese.

giovedì 16 agosto 2018

TEST IN VOLO PER IL CANNONE DELL'F-35


Oggi per la prima volta un velivolo F-35 ha aperto il fuoco con il suo cannone a canne rotanti GAU-22 A da 25 mm, uno dei punti più criticati del programma. Infatti il suo sviluppo è stato lento, dovendo mantenere particolari requisiti. L'arma spara con una cadenza di 3.000 colpi al minuto ma a bordo della versione "A" si trovano appena 182 proiettili, bastanti per 5/6 raffiche.
L'F-35 non è un velivolo come l'F-10 (nonostante qualcuno parli di un suo sostituto, insieme ad altri velivoli da combattimento) ma anche a nostro avviso si tratta di pochi colpi. Nella versione "B", a decollo corto, un cannone può essere aggiunto solo come carico esterno, riducendo le prestazioni. 
Possibile che non ci sia verso d'inserire a bordo un altro centinaio di colpi?

mercoledì 15 agosto 2018

GRANDE PARATA A VARSAVIA

Il 15 agosto si è tenuta la grande parata per la festa nazionale polacca. Quest'anno i festeggiamenti sono stati particolarmente grande imponenti perché quest'anno ricorre il 100 anniversario della ritrovata indipendenza polacca.

Il 15 agosto è l'anniversario della vittoria polacca del 1920 nella Battaglia di Varsavia, quando sconfisse l'Armata Rossa.

Le Forze Armate polacche stanno cambiando il vecchio equipaggiamento di origine sovietica con altro standard NATO, temendo la politica di Putin, sempre molto aggressiva. Varsavia vuol essere pronta a qualsiasi circostanza.
PGW LRD-3 PER L'UCRAINA
 
 
L'Esercito ucraino ha scelto come sua nuova arma di precisione di grosso calibro, il fucile PGW LRD-3 canadese, in calibro 12,7x99 mm. Il Canada ha una lunga tradizione di tiro a lunghissima gittata (grazie alla caccia) e il suo governo è vicino alle richieste di Kiev perché in Canada vi una forte rappresentanza ucraina che si è molto adoperata per suppportare le forze armate ucraine dopo l'aggressione russa del 2014.
L'LRD-3 è un'arma potente e precisa, utile nei grandi spazi aperti che caratterizzano gran parte del paese, con ampi spazi aperti dove un'arma in 12.7x99 mm può risultare molto utile.

martedì 14 agosto 2018

DUE REGGIMENTI DEL GENIO
PRONTI AD INTERVENIRE A GENOVA


La catastrofe del ponte Morandi, in gran parte precipitato oggi, non ha bisogno di commenti. Ci viene in mente il ponte ferroviario Paul Doumer ad Hanoi (costruito all'inizio del '900) oggetto d'innumerevoli bombardamenti statunitensi (intorno sembrava la luna dal numero dei crateri!) rimasto in piedi fino a quando non venne centrato da bombe di precisione.
In Italia, dopo altri episodi che avrebbero far dovuto riflettere, ci sono dei problemi per queste strutture, almeno per una parte di essi.
Mentre sono in corso i soccorsi, due reggimenti del genio dell'Esercito sono stati subito messi in allarme per un intervento d'emergenza.
Bisognerà anche realizzare una viabilità d'emergenza perché il ponte assolveva un ruolo fondamentale e ci saranno gravi conseguenze economiche dalla sua chiusura.



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lunedì 13 agosto 2018

NEL 2019 IL PRIMO APACHE AL QATAR
 
 
Il prossimo anno il Qatar riceverà il primo di 24 elicotteri d'attacco AH-64 E APACHE che sono stati ordinati a suo tempo negli Stati Uniti. Gli elicotteri saranno dotati di missili a guida laser HELLFIRE e anche di missili aria-aria a guida infrarossa STINGER.
Questi velivoli si prestano anche per distruggere piccole imbarcazioni veloci e motomissilistiche, utilizzando i missili AGM-114 ma anche i potente cannone automatico da 30 mm di cui sono dotati.

domenica 12 agosto 2018

A PROPOSITO DELLA LEVA IN ITALIA
Il ministro degli Interni Salvini ha accennato al ripristino di una qualche forma di servizio di leva in Italia. Ovviamente dovremmo avere informazioni precise su questa ipotesi ma è chiaro che in missione all'estero ci può andare personale qualificato. Resta il fatto che un servizio generalizzato, non farebbe male ma se si va a a vedere i costi, bisogna fare attenzione, anche per periodi brevi. Oggi i ragazzi sono abituati a livelli elevati e far fare per forza certe cose torna non facile.
Si potrebbe intenderlo come servizio regionale, in affiancamento a certe figure, in ambito protezione civile, con i più portati, incluso chi vuole tentare la carriera militare, che apprendono i rudimenti e capisce la realtà particolare della vita militare.

sabato 11 agosto 2018

ALLARME A SEATTLE PER UN
VELIVOLO RUBATO E DIROTTATO


Un biturbina da 72 posti Q-400 è stato rubato da un dipendente di una società aerea, consociata con l'Air Alaska, e fatto decollare senza autorizzazione. Il velivolo si è messo a volare a bassa quota nei pressi di Seattle, costituendo una minaccia. Si sono immediatamente levati in volo due F-15 che erano pronti ad intervenire. L'uomo, probabilmente con seri problemi mentali, dopo oltre un ora di volo si rifiutava di atterrare, costringendo a dirottare tutto il traffico aereo. Alla fine il velivolo ai comandi del quale era, si è sfracellato in una zona boscosa di un'isola della zona. Per radio l'uomo aveva pronunciato frasi sconnesse. 
L'episodio ha mostrato come sia ancora facile negli Stati Uniti  rubare un velivolo. Un attentatore suicida l'avrebbe potuto mandare ad impattare contro il centro cittadino, chissà con che conseguenze.

GLI STATI UNITI SOSPENDONO
L'ADDESTRAMENTO PER LE FORZE PAKISTANE


Problemi fra l'Amministrazione USA e il Pakistan. Il paese asiatico ha firmato un accordo per l'addestramento con la Russia e gli Stati Uniti, con cui vi erano già dei problemi, hanno sospeso il programma di addestramento per i pachistani che procedeva da 10 anni. In precedenza si erano ridotti in modo significativo anche gli aiuti militari.
L'elemento di fondo è che l'India si è molto avvicinata agli Stati Uniti per cui si sono, inevitabilmente, raffreddati quelli con il Pakistan. Mosca ha perso posizioni importanti in India e si appresta a cambiare alleato, in un gioco molto delicato in quanto vi è di mezzo anche la Cina, tradizionale avversaria dell'India.
Inutile notare come le capacità strategiche dell'India siano superiori a quelle del Pakistan, dal punto di vista geografico e di potenza militare. Inoltre l'India può essere un importante alleato nell'opera di contenimento dell'espansionismo cinese, sempre più preoccupante in Asia, e non solo in Asia.
ISTRUTTORI FINLANDESI IN IRAQ


Per la prima volta la Finlandia invierà un team di istruttori militari in Iraq. Si tratta di un passo importante per il paese scandinavo, una novità assoluta. In passato i suoi militari avevano partecipato a diverse missioni ONU, come quella in Namibia del 1989 ma la Finlandia non aveva mai partecipato a missioni di questo tipo, specialmente in aree di crisi. Il governo di Helsinki vuole avere un peso maggiore sul piano internazionale e sa che questo passa anche attraverso un impegno nelle missioni internazionali. 
La Finlandia sta potenziando il proprio apparato difensivo, stante la politica di Putin, stringendo rapporti con i paesi europei.

venerdì 10 agosto 2018

NELLA PARTE DEDICATA ALLE NEWS
 UN AGGIORNAMENTO CONTINUO SULL'OFFENSIVA 
TALEBANA CONTRO LA CITTA' DI GHAZNI, IN 
AFGHANISTAN, DOVE SI STA SVOLGENDO UNA DURA 
 BATTAGLIA. SEGUITECI!

giovedì 9 agosto 2018

TERMINATA LA MANUTENZIONE DEL
PRIMO MI.17 V AFGHANO

Si è conclusa nella Repubblica Ceka il lavoro di revisione del primo Mil Mi.17 V afghano. I velivoli vengono interamente revisionati da una società che lo faceva anche al tempo in cui l'elicottero era la spina dorsale dei reparti elicotteri del Patto di Varsavia, e anche successivamente.
L'Aeronautica di Kabul ha un gran bisogno di elicotteri operativi mentre ai Mi-17 si stanno affiancando un numero crescenti di UH-60 BLACKHAWK statunitensi

SOSPESI LE ATTIVITA' ADDESTRATIVE
DEI TYPHOON SPAGNOLI NEL BALTICO



Dopo come abbiamo già riferito, un TYPHOON spagnolo, fra i sei attualmente schierati da Madrid nei paesi baltici, ha lanciato per errore un missile AMRAAM con testata bellica, finito probabilmente in una zona remota e non ancora ritrovato, la NATO ha deciso di sospendere l'attività addestrativa dei velivoli spagnoli.
Si è trattato di un problema piuttosto serio in quanto la procedura per il lancio di un missile non è così rapida se si parte da una condizione non di conflitto, tenendo presente che il pilota è un ufficiale di grande esperienza.
Ora si deve capire che cosa è accaduto realmente perché simili incidenti non  devono verificarsi.

mercoledì 8 agosto 2018







Continui aggiornamenti sulla situazione militare nel mondo
nel sito Luca Poggiali Editore News !

In questi minuti lanci di missili da Gaza verso Israele e la risposta di Israele che ha colpito anche bersagli nell'area del porto di Gaza.

Siamo l'unico blog italiano che ha una sezione 7/7 dedicata a tutte le zone di tensione e conflitto del mondo.
CACCIA AL MISSILE AMRAAM
SPAGNOLO LANCIATO PER ERRORE IERI



E' in corso una caccia a ritrovare il missile spagnolo AMRAAM lanciato ieri per errore da un velivolo TYPHOON spagnolo mentre si addestrata, anche con due MIRAGE 2000 francesi nei cieli estoni. Sono impegnati forze estoni, della NATO ma a RAIDS risulta che si sono mossi anche i russi, molto interessati ai suoi segreti. 
Anche se nell'impatto con il suolo o l'acqua di un lago, l'arma si spezzerebbe in migliaia di pezzi, la loro analisi potrebbe portare a cogliere importanti informazioni.
L'arma è stata lanciata a circa 100 km dalla frontiera con la Russia ma ha un raggio massimo di 120 km. In teoria, se lanciato esattamente contro la frontiera russa, l'arma potrebbe essere sconfinata, considerando che anche dopo la fine del carburante, la traiettoria proseguirebbe per diversi chilometri, seguendo una traiettoria balistica. Un problema è che si tratta di zone boscose e con diversi laghi, cosa che rende più difficile il ritrovamento dei resti dell'arma. Essendo un missile piuttosto grande, l'arma potrebbe essere stata seguita nella sua corsa anche da radar terrestri o imbarcati su velivoli.
IL GENERALE GRAZIANO INCONTRO 
IL GENERALE AOUN
Il capo di stato maggiore della Difesa, generale Graziano, ha incontrato il collega libanese, generale Aoun (omonimo del presidente della repubblica, anche lui un ex generale), nell'ambito della visita che lui e il ministro Trenta stanno effettuando in Libano. Ricordiamo che il generale Graziano è stato alla testa di UNIFIL per ben tre mandati, fra il 2007 e il 2010.
I nostri rappresentanti hanno presenziato al cambio proprio del comandante di UNIFIL, ora retto da un italiano. Non bisogna neppure dimenticare che oltre che la partecipazione all'UNIFIL l'Italia ha in Libano una missione bilaterale per l'addestramento dei reparti libanesi.
Il Libano gioca un ruolo fondamentale in una zona delicatissima, in chi la sua stabilità è fattore chiave.




CANNONE ELETTROMAGNETICO GIAPPONESE
 
 
Il Giappone ha rilasciato un comunicato stampa in cui da notizia dello sviluppo, in corso da alcuni anni, di un cannone elettromagnetico, probabilmente per installazioni navali. Un'arma di questo tipo accelera il proiettile tramite fortissimi campi magnetici, sparandolo a velocità molto alte, dell'ordine dei 5.800 metri/secondi. Sono richieste potenze elettriche consistenti ma vi sono molti vantaggi, fra cui il peso ridotto dell'arma, in pratica una rotaia dove non si generano grosse pressioni e dove non si registrano forti sforzi tipici dei cannoni convenzionali.
Il Giappone ha le capacità tecnologiche per realizzare armi di questo tipo, nel quadro di un potenziamento delle sue capacità militari difensive.

NIENTE APPARATI ELETTRONICI PRIVATI
PER I MILITARI STATUNITENSI
 
 
E' stato emesso un divieto circa l'utilizzo di apparati elettronici privati da parte dei militari statunitensi in missione. Questi apparati, come è noto, sono facilmente tracciabili, consentendo la localizzazione, e in fatto di comunicazioni, sono tracciabili e intercettabili facilmente. Per questo il Pentagono, conscio del rischio che rappresentano, ne ha vietato l'utilizzo da parte dei militari in missione.
Vi è poi il grosso problema della telefonia. I telefoni portatili sono facilmente localizzabili e intercettabili, per cui se io riesco a identificarne uno, magari di un appartenente ad un determinato reparto, posso tracciare i movimenti del possessore, individuando dove si trova e magari intercettando le comunicazioni. Fra gli apparati più facilmente intercettabili, i satellitari a emettitore radiale che danno "campo" quasi ovunque ma denotano certe presenze.
Gli Stati Uniti lo fanno da alcuni decenni ma ora si sono accorti di essere vittima di eguali attenzioni da parte di realtà ostili. Si sono accorti che i militari utilizzavano i propri device elettronici per la cartografia o per trasmettere comunicazioni di servizio su canali assolutamente non criptati, così come fanno tante milizie in modo sistematico, preferendo la semplicità di questi apparati diffusissimi a sistemi più complessi e costosi.




martedì 7 agosto 2018

SOTTOMARINI LANCIAMISSILILI NUCLEARI:
UN PROBLEMA DEL TUBO


Un problema del Tubo. E' emerso che i tubi che contengono i missili balistici dei nuovissimi sottomarini con armi intercontinentali statunitensi e inglesi, presentano dei problemi ad alcuni dei tubi di lancio. Un problema non da poco, legato alle saldature. Non si hanno ulteriori informazioni ma non è una cosa da sottovalutare anche se non è detto che la tenuta strutturale sia compromessa. Bisogna tener presente che questi battelli in profondità sono sottoposti a fortissime pressioni, per cui la resistenza strutturale è fondamentale. In passato piccoli errori di saldatura hanno portato a grossi problemi o alla perdita di battelli, per cui le saldature sono oggetto di attenti controlli.
23° ANNIVERSARIO
DELL'OPERAZIONE TEMPESTA


Alla presenza del presidente della Repubblica di Croazia, Kolinda Kitarovic, a Knin è stato ricordato il 23° anniversario dell'Operazione OLUJA ("Tempesta") che nell'agosto del 1995, praticamente in una settimana, riportò sotto il controllo di Zagabria quasi tutti i territori di cui i serbi avevano preso il controllo nel 1991, forti dell'appoggio dato loro da Belgrado.
Nelle settimane successive la vittoriosa avanzata dei reparti croati anche in Bosnia-Erzegovina, portò alla fine della prima guerra in Europa dopo il 1945.
E' giusto ricordare che in quel torrido agosto, RAIDS era praticamente l'unica testata italiana che seguì le operazioni militari, dato che l'analisi ci aveva indicato come un'offensiva fosse imminente.
La Croazia ora è inserita nella NATO e la signora Kitarovic è stata, in ambito civile, impegnata anche in Afghanistan.
La situazione in Croazia è assolutamente normale e una parte dei serbi sono tornati alle loro abitazioni, mentre in Dalmazia da anni affluiscono turisti dalla Serbia. Più complessa è la situazione in Bosnia-Erzegovina, dove vi è una maggioranza relativa di "musulmani bosniaci" mentre la tensione è risalita in Kosovo.
IL VELIVOLO TEMPEST 
RIVOLUZIONA IL SETTORE AERONAUTICO
Il programma TEMPEST, il nuovo aereo da combattimento di 6a generazione al cui sviluppo partecipa anche l'italiana Leonardo, potrebbe rivoluzionare il settore aeronautico mondiale. Si parla di velocità molto alte ma anche di possibilità di pilotaggio remoto, specialmente per missioni d'attacco sul territorio avversario. 
Nello spettro dell'armamento fa impressione il ricorso ad "armi dirette non cinetiche", in pratica microonde e soluzioni simili, capacità che nessun velivolo possiede attualmente, neppure in forma embrionale, soluzioni che rimandano alla fantascienza di un tempo che oggi sembrano veramente raggiungibili.
Il velivolo dovrebbe essere pronto fra diversi anni ma la sua presentazione lo scorso mese a "terremotato" il settore. Questo velivolo riprenderà soluzioni in parte tratteggiate negli Stati Uniti, dove però si parla concretamente solo della modernizzazione degli F-22 RAPTOR, mentre lascia distanziati Francia e soprattutto Germania, dove come nuovo velivolo si parla di altri TYPHOON, una macchina che rischia di trovarsi indietro di due generazioni rispetto al futuro TEMPEST!
Ovviamente vi è il problema dei costi, aggiornamento sempre delicato e non solo in Italia, ma una macchina di questo tipo interesserebbe molti paesi alla ricerca di un velivolo che dia loro la superiorità aerea. La Russia sembra lontanissima da questi livelli tecnologici mentre la Cina, che sta investando molto nel militare, starà già pensando a come spiare le nuove tecnologie e replicarle localmente!




TYPHOON SPAGNOLO SPARA 
MISSILE PER ERRORE IN ESTONIA


Un velivolo da combattimento spagnolo TYPHOON  ha lanciato per errore un missile aria-aria AMRAAM durante una esercitazione. Non vi sono state conseguenze e il missile ha probabilmente impattato con il suolo in una foresta. Due TYPHOON spagnoli e due MIRAGE 2000 francesi stavano partecipando ad una esercitazione.
L'episodio è piuttosto preoccupante in quanto il rischio era che l'arma agganciasse un velivolo commerciale. Vi è una procedura di emergenza che poteva portare alla sua distruzione ma le procedure generalmente sono molto attente a simili episodi. Ovviamente si dovrà capire come mai questo sia accaduto.
Il velivolo di Madrid era nei cieli estoni per partecipare alla missione di protezione aerea dei paesi baltici.
Ovviamente a tutti coloro che si occupano di argomenti aeronautici, la notizia ha fatto venire in mente l'ancora misteriosa vicenda di Ustica anche se a tale proposito vogliamo ricordare che non è mai stata trovata traccia della eventuale esplosione della testata a frammentazione di un missile aria-aria sui resti del DC-9 dell'Itavia precipitato in quella circostanza.
VETROCISET ACQUISTATA DA
FINMECCANICA E MER MEC


Fincantieri e l'inglese Mer Mec hanno raggiunto un accordo per l'acquisizione della società romana Vetrociset. La società ha un ruolo importante nella produzione militare ma negli ultimi tempi aveva avuto dei problemi gestionali a livello proprietario.
L'acquisizione punta ad un rilancio delle capacità produttive e di sviluppo anche sui mercati internazionali. Fincantieri vede allargare lo spettro produttivo, essendo uno dei principali clienti della Vetrociset.

lunedì 6 agosto 2018




IL MINISTRO DELLA DIFESA TRENTA
STA ARRIVANDO IN QUESTE ORE IN LIBANO PER UNA VISITA DI DUE GIORNI 
RECANDOSI OVVIAMENTE PRESSO IL CONTINGENTE INTERNAZIONALE UNIFIL E IN PARTICOLARE PRESSO L'IMPORTANTE COMPONENTE ITALIANA
TRENTA INCONTRERÀ ANCHE LA SUA CONTROPARTE LIBANESE
LA MISSIONE INTERNAZIONALE UNIFIL IN LIBANO E', DA POCHE SETTIMANE, AL COMANDO DEL GENERALE DEL COL.

domenica 5 agosto 2018

BASE NATO IN ALBANIA?


Secondo il primo ministro albanese Rama, potrebbe nascere a Kucove, fra Elbasan e Valona, la prima base della nato nel paese. La zona dispone di un ampio aeroporto militare e di rifugi per i velivoli in galleria con relativi depositi. Un tempo qui erano basati una parte dei vecchi reattori di costruzione cinese di vcui disponeva il paese.
Ricordiamo come Tirana sia completamente sprovvista di velivoli da combattimento e che la protezione e il controllo dei suoi spazi aerei sia assicurato da velivoli italiani, avvantaggiata dall'avere una importante base, Gioia del Colle, abbastanza vicino allo spazio aereo albanese.




sabato 4 agosto 2018

AGGIORNAMENTI SUI PUNTI CALDI


Segnaliamo ai nostri lettori che sul post LUCA POGGIALI EDITORE NEWS sono riportati tutti fatti a carattere militare che si verificano. Un flusso ampio di notizie, non copiate ma elaborate dalla nostra redazione, a volte nel giro di pochi minuti da quando avvengono.
Si tratta di un servizio unico in Italia, a cui cambieremo nome in quanto in troppi pensano che si tratti di novità riguardanti il settore editoriale mentre svi si tratta di eventi relativi a conflitti e terrorismo. L'accesso può avvenire tramite il sito dell'Editoriale Lupo, cliccando sul bottone NEWS.

Buona lettura e fateci sapere i vostri commenti.
LA SVEZIA SCEGLIE I PATRIOT

La Svezia ha scelto il sistema missilistico PATRIOT PAC3 per rinnovare la sua difesa antiaerea e crearne una antimissile. Il governo ha dato la luce verde per acquistare 4 batterie per un valore di 1,2 miliardi di US$, con due battaglioni completamente equipaggiati per il 2025. Stoccolma aveva pensato ad un acquisto ancor più massiccio, per un valore di 3 miliardi ma i politici hanno decurtato la cifra. In Svezia si è molto preoccupati per la politica di Putin e, giustamente, non ci si vuol far trovare impreparati davanti a certe situazioni. 
GLli svedesi sono rimasti impressionati dall'efficenza della più moderna versione del PATRIOT nei riguardi dei missili che gli houthi hanno lanciato contro l'Arabia Saudita. I nuovi missili potranno operare in collaborazione anche con i sistemi della NATO se questo fosse necessario, dato che questa è la tendenza di Svezia e Finlandia, cnsci che i pericoli possonono venire solo dalla Russia di Putin.



CAMBIO IN VISTA PER LE FRAGATE/PPA ITALIANE

Tanto per cominciare smetteremmo di chiamarli "pattugliatori", dato che sono unità da 6.000 tonnellate di dislocamento (quanto un incrociatore medio della II Guerra Mondiale!), vicino a quello delle fregate FREMM e possono disporre di un armamento di tutto rispetto. Il termine "pattugliatore" è frutto di passate stagioni politiche quando si voleva tranquillizzare certi settori politici tanto sensibili a certe istanze, per cui i "pattugliatori" (che raccolgono anche i migranti) sono navi "buone" e le fregate navi evidentemente "da guerra", esecrabili. E' un trucco dialettico che vede anche le portaerei giapponesi ufficialmente indicate come "cacciatorpediniere portaelicotteri", sempre per motivi politici (ad occhi presto sui loro ponti apparirà anche un certo F-35 B!)
Sembra che lo Stato Maggiore della Marina possa ripensare al programma delle tre unità previste che non sono state ancora impostate. Potrebbero essere dotate di maggiore capacità antisommergibile, ridotta nelle 4 unità iniziali, oppure avere un aspetto completamente diverso, con il dislocamento ridotto a 3.000 tonnellate, praticamente la metà di quello delle navi attualmente in costruzione.
Terremo informati i nostri lettori circa i futuri sviluppi del programma, ricordando che solo una parte delle fregate Classe "Bergamini" sono specializzate in lotta antisom. E' anche vero che oggi, rispetto al passato, sono spariti i sommergibili di Jugoslavia, Albania e Libia e la presenza russa è molto inferiore a quella messa in acqua a suo tempo dall'Unione Sovietica in Mediterraneo. Piuttosto, disponendo di potenti elicotteri antisommergibile imbarcati, se mai potenzieremmo il settore aereo, trasformando gli ATR-72 MP nella versione ASW (avendo già le relative predisposizioni), acquistando altri velivoli. I velivoli hanno grandissima mobilità strategica e sono invulnerabili alle armi dei battelli subacquei