domenica 30 giugno 2019

RICORDARE CIMA VALLONE


Si è svolta l'annuale cerimonia in ricordo dei caduti per l'attentato di Cima Vallona, del 25 giugno 1967, dove morì il capitano Gentile (1° Btg. Carabinieri Paracadutisti, comandante della Compagnia Speciale), due operatori dell'allora Battaglione Sabotatori Paracadutisti e un alpino. Estremisti piazzarono una carica su un traliccio, fatto poi esplodere nella notte ma avevano piazzato delle trappole esplosive su cui saltarono prima l'alpino e poi le altre tre vittime.
Per l'attività in Alto Adige, che costò morti e tanti sacrifici, non sono mai stati dati riconoscimenti e ancora oggi si preferisce non parlarne a livello ufficiale. Però a noi ci sembra doveroso il ricordo di questi come di altri caduti in quell'attività protrattasi per anni.

sabato 29 giugno 2019

Alzo Zero
 
CI MANCAVA SOLO LA CAPITANA!
Di gente strana ne abbiamo vista tanta. Qualcuno credeva di essere Che Guevara, salvo saltare in aria su di un pilone, nato da una famiglia molto ricca ma decisamente imbranato. Altri volevano assaltare lo stato (e lo cantavano a squarcia gola) salvo scoprire che le galere sono scomode e tradire i compagni, dopo aver fatto tanti morti. Altri volevano ripetere nel 2001 a Genova quello che era successo nel 1960, salvo poi piagnucolare se prendevano una manganellata dopo che per ore ne avevano combinate di tutti i colori, davanti a ciurme di compiacenti giornalisti. Altri vogliano fermare il treno, dimentichi che il treno un tempo era il progresso e era cantato, in chiave politica anche da Guccini. Oggi abbiamo "la capitana" che vuole traghettare clandestini a tutti i costi. E' una fortunata  perché da altre parti avrebbe avuto ben altro trattamento. Da noi prima ha infranto i divieti poi, non contenta, ha deliberatamente urtato una motovedetta della Guardia di Finanza, più piccola e in resina mentre lei aveva una nave più grande e di ferro, stringendola contro il molo di Lampedusa. Andando per mare chiediamo che sia trattata come se questo casino l'avessimo fatto noi, a cui avrebbero consegnato un ordine di cattura lungo un chilometro. E bisogna chiedere davanti ad un reato di questo tipo, i politici che aveva a bordo hanno fatto almeno presente che non era proprio il caso di agire in questo modo, mettendo a rischio la vita di qualcuno, loro che poi ci raccontano che vogliono salvare le vite. Bene, noi siamo sempre dell'opinione di attendere tutti quanti  a 12 miglia dalla costa libica rimandandoli in costa, piano, piano, lentamente. Per chi ce li vuole scaricare in casa ora ci sono le Leggi per farli pentire di scelte avventate che poi paghiamo noi. Per i politici che favoriscono il tutto, e a cui piace navigare, avremmo l'idea di metterli ai banchi di una galea e poi farci fare lo sci d'acqua, in silenzio senza il rumore dei motori. Bellissimo.

venerdì 28 giugno 2019

IL COL MOSCHIN COLLABORA ALLA
DEMOLIZIONE DEL PONTE DI GENOVA

Il Reggimento COL MOSCHIN ha dato un importante contributo alla collocazione di una tonnellata di esplosivi e detonatori elettrici relativi, che oggi hanno portato, in sei secondi, alla perfetta demolizione di gran parte di quello che restava del Ponte Morandi di Genova, drammaticamente investito da un crollo lo scorso 14 agosto.
Il personale di norma non esegue di queste demolizioni, che richiedono una lunga e complessa procedura (le demolizioni militari sono in genere molto più rapide) ma ha una grande pratica con esplosivi e detonatori.
In questo caso la ditta che ha condotto il lavoro ha applicato detonatori con tempi di separazione minimi, che hanno assicurato il successo del lavoro.
Ora speriamo che l'opera sia ricostruita con la dovuta solidità e sia mantenuta adeguatamente.

giovedì 27 giugno 2019

50.000 ORE PER GLI SF-260 DELL'AMI
 
 
 
Gli addestratori primari dell'AMI hanno festeggiato il traguardo delle 50.000 ore volate, un monte ore per questo piccolo ma validissimo velivolo, su cui in tanti hanno iniziato a volare. L'aereo è anche un importante successo commerciale internazionale, utilizzato in alcuni casi (come in Libia) anche per attacchi al suolo.
 
 
 

IN AUTUNNO NUOVA BASE PER IL COMFOSE 



In autunno sarà pronta la nuova sede del Comando Forze Speciali dell'Esercito. sarà situata nell'area di CAMP DERBY, la vasta base statunitense (ma non ricordiamo piccole basi americane) creata subito dopo la II Guerra Mondiale, un pratica un enorme magazzino per equipaggiamenti, con collegamenti stradali (vi è anche una uscita per l'autostrada anche se mai utilizzata), ferroviari e anche con un canale d'accesso, per facilitare l'afflusso di equipaggiamenti pesanti e pesantissimi. Vi è anche un ampio eliporto.
E' stata ristrutturata una palazzina di costruzione statunitense, aggiornata secondo moderni standard e dotata di una propria entrata, una soluzione ideale anche per quanto riguarda i parcheggi e a poca distanza dall'aeroporto di Pisa San Giusto e dalla Base a Mare del COL MOSCHIN. Il generale Caruso, attuale comandante del CONFOSE, fra poco potrà disporre di una struttura moderna e funzionale, sgravando la caserma GAMERRA di Pisa dalla sua presenza, non molto funzionale attualmente.

NUOVA IMBARCAZIONE PER IL COL MOSCHIN 



E' stata consegnata al 9° Reggimento Paracadutisti d'Assalto COL MOSCHIN una nuova unità navale, intitolata alla memoria del capitano Alessandro Romani, l'ufficiale del reparto caduto nel 2012 in Afghanistan. 
Non sono state rilasciate informazioni circa le caratteristiche dell'unità ma dovrebbe essere lunga 12/13 mentre. Sicuramente la motorizzazione è adeguata e potente, con velocità stimabili sopra i 30 nodi e una buona autonomia.
L'unità, realizzata dalla società spezzina SIMAN, ha un ampio vano di carico a prua con un portellone superiore, cabina e una poppa particolare, con ampio spazio libero sul ponte e una baia ribassata, per facilitare la messa in mare diretta e il recupero d'incursori oppure le operazioni da gommoni e piccole imbarcazioni (il reparto è dotato di trascinatori della SUEX).
Sicuramente si tratta di un importante incremento delle capacità operative in mare del reparto nell'ambito del suo potenziamento. L'unità sarà basata nella B.A.I. del reparto a Foce d'Arno, dove esiste una piccola darsena.

mercoledì 26 giugno 2019

CARRI ARIETE IN POLONIA E LETTONIA 



Carri C-1 ARIETE e veicoli da combattimento DARDO della Brigata Corazzata ARIETE sono stati impegnati in una grande esercitazione della NATO in Polonia che ha visto coinvolti 18.000 militari. Ma i carri italiani sono apparsi anche nei pressi di Riga, in Lettonia, anche se la Difesa è rimasta silenziosa su questo punto. Probabilmente non si vuole urtare la suscettibilità di Mosca dato che questi schieramenti sono stati effettuati per fronteggiare la politica del Cremlino e, in particolare, l'occupazione della Crimea e di parte del Donbas.
Era veramente tanto tempo, dall'Iraq nel 2006, che non si vedevano carri italiani all'estero. 
Nel quadro della medesima esercitazione sono stati schierati anche i semoventi Pz.2000 sempre della Brigata ariete, risolvendo anche un problema di movimentazione, passando dai carrelli ferroviari a un percorso su strada.

DUE NUOVE VERSIONI 
DELL'ACV PER I MARINES


BAE System Land System e Iveco hanno ricevuto un contatto per 67 milioni di US$ per realizzare due nuove versioni del veicolo 8x8 ACV per i Marinws, stretto derivato del SUPERAV di Iveco.
Si tratta dell'ACV-30, con torretta munita di pezzo da 30 mm, più potente del 25 mm dei veicoli di base, e della versione Posto Comando, munita di sette postazioni di lavoro per dirigere le operazioni.
Il programma prosegue molto bene e nei tempi previsti.
I problemi per Iveco provengano dal grave ritardo di cui sono vittima, per scelta politica, i mezzi per l'Esercito Italiano: ORSO, CENTAURO 2 e via proseguendo.

martedì 25 giugno 2019

NORVEGIA: LA FREGATA SARA' DEMOLITA 



La fregata HELGHE INSTAD sarà demolita perché i danni causati dall'affondamento dopo la collisione con una petroliera (nonostante fosse stata portata all'incaglio sulle rocce costiere), non rendono conveniente la riparazione. Si recupereranno alcune componenti (come il cannone) ma ripararla costerebbe troppo. La fregata era stata poi recuperata con grandi gru galleggianti.
Ha stupito il fatto che i compartimenti non abbiano resistito, mettendo in dubbio le qulità di queste unità di progettazione spagnola. A rischio affondamento l'unità fu spinta all'incaglio ma poi scivolò su un basso fondale in quanto i compartimenti adiacenti a quello squarciato, si allagarono.

PRIMA MISSIONE DEGLI F-35 INGLESI
 
 
Oggi gli F-35 A rischierati sulla base d Akotiri a Cipro, hanno effettuato la prima missione operativa contro elementi di Daesh in Siria. Lo ha appena comunicato il Ministero della Difesa britannico.
Il Regno Unito è il terzo paese che ha fatto compiere missioni operativi ai suoi F-35, dopo Stati Uniti e Israele. Sembra che i velivoli della RAF operanino con le speciali appendici per essere più fcilmente individuabili dai radar, per non creare problemi al traffico aereo in quanto altrimenti sarebbero invisibili ai radar civili.

lunedì 24 giugno 2019

ALTRI P-8 POSEIDON PER L'INDIA
 
 
 
Il Ministero della Difesa indiano ha deciso l'acquisto di altri 10 velivoli per operazioni navali P-8 I, la versione indiana del velivolo  da pattugliamento navale POSEIDON. Gli indiani sono molto soddisfatti delle prestazioni di questo velivolo che si sono dimostrate enormemente superiori rispetto a quelle dei velivoli di concezione sovietica impiegati in precedenza. L'India è impegnata nel controllo di aree sempre più ampie dell'Oceano Indiano, da dove passano non solo molti commerci indiani ma anche una parte rilevante del commercio navale mondiale.
Per la Boeing si tratta di un importante successo in un periodo non facile, per i noti problemi con i B-737 Max 8. Il P-8 utilizza proprio la cellula de del B-737 anche se non di quella versione specifica.
AEREI CINESI ALLE ISOLE PARACELL
 
 
 
I satelliti commerciali hanno avvistato 10 velivoli da combattimento cinesi J-10 su di un aeroporto a Wood Island, nell'arcipelago delle isole Paracell, a largo della costa vietnamita. Non è il primo dispiegamento di questo tipo ma conferma l'espansionismo di Pechino nel Mar Cinese Meridionale, dove vi è una crescente tensione per la politica espansionistica di Pechino, tendente ad occupare molte isole che in natura appena affioravano dal mare, deserte, facendole "crescere" con opere artificiali..

STATO DI ALLARME NELLA REGIONE 
MILITARE CENTRALE RUSSA 
 
 
 
Putin ha messo in stato di allarme le forze della Regione Militare Centrale russa. Si tratta di una esercitazione per vedere come rispondono i reparti, dato che sussistono dei dubbi circa le reali capacità operative.
Un conto sono le parate e altro è l'attività operativa. Quando un piccolo Cesna decollato dalla Svezia, atterrò sulla Piazza Rossa a metà degli Anni '80, ci si accorse che la difesa aerea sovietica non aveva le capacità che si pensava e che pensavano i dirigenti politici dell'epoca. 
Anche a Mosca sussistono dei dubbi circa la reale consistenza di certi settori mentre gli impegni in Georgia, Ucraina e Siria stanno drenando non pochi fondi.


L'INDIA RINUNCIA AI MISSILI SPIKE



L'India ha bloccato il contratto per 500 milioni di US$ relativo all'acquisto di missili anticarro israeliani Rafael SPIKE. La motivazione ufficiale è che stanno andando bene i test per un'arma di quel tipo di concezione nazionale ma forse fa parte dei cambiamenti d'umore nel settore militare che caratterizza l'India da tempo. Le ambizioni sono tante ma i fondi disponibili, seppur consistenti, non sono infiniti, per cui è giocoforza fare delle scelte. 
Probabilmente è stato necessario fare delle scelte perché altri programmi hanno sfondato il budget previsto. 
Speciale Le Bourget 2019

LA NUOVA INTERNATIONAL FLIGHT SCHOOL
ITALIANA

Leonardo e Aeronautica Militare hanno raggiunto un accordo per costituire la International  Flight School italiana.
Si tratta di una realtà complessa che fino al 2021 avrà sede a Galatina (Lecce) e che poi si sposterà a Decimomannu. Potrà sfruttare 22 velivoli Leonardo M-346 AJT (Advance Jet Training), potendo qualificare 70 allievi all'anno, italiani e stranieri. Già a Galatina vi sono allievi stranieri (per esempio dal Kuwait) ma in futuro il flusso crescerà, potendo avvalersi di 40 istruttori: 15 militari e 25 civili (scelti dall'Aeronautica Militare e ovviamente ex piloti militari).
L'M-346 è uno dei soli due addestratori a getto in grado di preparare il personale per i nuovi velivoli da combattimento attualmente in servizio.
Decimomannu dispone già di ampie strutture anche come alloggi, che saranno ammodernate profondamente. La Sardegna si presta per questo impiego, disponendo di particolari poligoni e di vastissime aree in mare, lontane da rotte aeree che normalmente limitano le attività. Inoltre gode di buone condizioni meteo
Questi corsi sono molto richiesti e porteranno importanti risvolti economici e politici e rapporti con i futuri dirigenti delle varie forze aeree. L'accoppiata AMI/M-346 è garanzia di alta professionalità mentre altro personale straniero frequenta la nostra Accademia Aeronautica, frequentando anche i corsi basici.
Tutto il personale in addesrtamento in Italia conosce i velivoli italiani e potrà un domani sceglierli per le proprie forze aeree, con importanti risvolti economici e politici. 
Sul numero di Agosto di RAIDS pubblicheremo un ampio articolo su questa iniziativa, entrando nei dettagli.

domenica 23 giugno 2019

NUOVO SOTTOMARINO COREANO

La Marina della Repubblica di Corea ha ricevuto il sottomarino Dosan Ahn Chang-ho, prima unità di una classe realizzata, con assistenza tecnica straniera, nel paese. Si tratta di unità con un dislocamento in superficie di ben 3.000 tonnellate (3.800 in immersione), per cui fra i più grandi fra quelli non nucleari. 
Battelli di queste dimensioni e dislocamento sono meno adatti per le operazioni costieri ma sono indicati per lunghe operazioni in alto mare, anche di tipo oceanico. L'armamento include ben 8 tubi lanciasiluri da 533 mm e sei tubi di lancio verticali per armi missilistiche di precisione, probabilmente dei cruise. La presenza di queste armi particolari ha fatto salire il dislocamento e la lunghezza, che arriva 85,5 metri.

GIAPPONE: SITO ANTINISSILE A RISCHIO TSUNAMI



Spendendo 2,2 miliardi di US$ il Giappone ha comprato due sistemi di missili antimissile EAGIS, abitualmente imbarcati, completi di potenti radar. Quello nella parte settentrionale del paese è in montagna mentre quello a sud, ad Araya, davanti al mare che giunge fino alla Corea del Nord, è lungo la costa, in una zona pianeggiante. Ottima posizione per un sistema di questo tipo, che deve proteggere dai missili coreani ma a rischio di onde da tsunami fino a 2/5 metri.
Bisognerà costruire una muraglia di protezione , con dei portali chiedibili contro la minaccia del maremoto. Chi vive nei pressi è preoccupato anche per le potenti emissioni dei radar di sorveglianza e tiro, un settore che desta sempre dei timori. 
THOR: NUOVO SISTEMA CONTRO I DRONI
 
 
 
I laboratori dell'US Air Force di Kirtland, nel New Mexico, hanno messo a punto, dopo 18 mesi di lavoro, il sistema THOR, un apparato che lancia potenti fasci di microonde in grado di mettere fuori servizio i sistemi elettronici degli UAV. Il fascio è direzionale per ridurre i rischi di danneggiare le proprie apparecchiature e i propri sistemi. L'avvistamento avviene con radar o sistemi infrarossi che poi guidano il "tiro" del sistema. 
Anche per gli Stati Uniti i droni rappresentano una minaccia seria, in particolare per i velivoli in parcheggio negli aeroporti.

sabato 22 giugno 2019

L'AMMIRAGLIO CAVO DRAGONE 
ALLA TESTA DELLA MARINA



Il Consiglio dei Ministri ha approvato la nomina dell'ammiraglio Cavo Dragone alla testa della marina. L'ammiraglio sostituirà il parigrado Girardelli.
Ci ricordiamo l'ammiraglio negli Stati Uniti per prelevare i primi AV-8 in consegna e poi anche a capo del CONSUBIN, del COFS e dei COI, abituato quindi ad interagire anche con le altre componenti della Difesa, anche per ruoli molto particolari e impegnativi. Ha comandato varie unità incluso, per quattro anni, la GARIBALDI. L'ammiraglio è nato in provincia di Alghero nel febbraio 1957. 



A PROPOSITO DELLE SANZIONI 
E DELLE CONTRO SANZIONI ALLA RUSSIA




Mosca si è preso delle sanzioni da anni per il semplice fatto si è annessa enormi pozioni dell'Ucraina (senza contare l'appoggio alla secessione della Transnistria e all'occupazioni di due grandi regioni della Georgia). Non aver sanzionato questo principio, la violazioni di patti sottoscritti nel 1994, avrebbe sancito i diritto del più forte e aggressivo. 
Ora si dice che le sanzioni danneggiano l'export italiano. Le sanzioni verso la Russia  riguardano le armi (e dopo i primi lince hanno poi scopiazzato i materiali italiani che hanno chiesto di testare, tenendoseli illegalmente per anni!) e materiali strategici. 
Il problema per l'agro-alimentare italiano è che Putin ha lanciato contro-sanzioni verso alcuni prodotti provenienti dai paesi che hanno sanzionato la Russia. Non è che noi abbiamo messo le sanzioni ai pomodori, alla pasta e ad altri generi alimentari. E che Mosca né ha bloccata l'importazione.
Bisogna essere anche molto chiari. Le importazioni dirette sono state bloccate ma siccome i pomodori non hanno la matricola, è accaduto che sono salite da zero a valori molto alti le importazioni di "pomodori bielorussi", facendo finta di ignorare che da quelle parti i pomodori non crescono. Lo stesso è avvenuto con i gamberi!
Se avessimo bloccato altri settori, state pur certi che le conseguenze sarebbero state molto più concrete sul piano pratico e avrebbero sortito effetto maggiore.
Comunque Mosca è espertissima nell'aggiramento degli embarghi, importando petrolio iraniano ed esportando carburanti in Siria, attività su cui non si fiata, almeno in Europa. 
DAI NOSTRI INVIATI

PARIGI AIR SHOW:
LUCI E OMBRE DI UN SETTORE FONDAMENTALE


Si chiude oggi il Salone Aeronauitico di Parigi, giunto alla sua 52a edizione, un appuntamento biennale molto importante nel settore.
Le noti dolenti vengono soprattutto dal mercato civile, dove la Boeing ha ancora bloccata a terra la sua flotta di B-737 Max8, vale a dire l'ultima versione di un velivolo apparso negli Anni '60, un successo straordinario, fino a questa versione e a due gravi incidenti nel giro di pochi mesi, dovuti a problemi del software. Flotta di 360 velivoli già consegnati a terra da fine febbraio/inizio marxoe mega contenzioso legale. E' stato annunciato una lettera d'intenti per ben 200 macchine per 5 importanti compagnie, ma tutto rimarrà fermissimo fino alla soluzione del problema.
Ma anche nell'altro grande produttore mondiale  vi è un problema, non tecnico ma commerciale. Fra meno di due anni si chiuderà la catena di montaggio dell'Airbus 380, l'enorme velivolo a due ponti passeggeri che però a problemi per far imbarcare sbarcare rapidamente i passeggeri dato che pochi aeroporti sono attrezzati per questo velivolo. Se si considera che la produzione è partita nel 2003 e si fanno due conti, si capisce che non sono stati ripresi i denari (tanti) dell'investimento iniziale. Comunque Airbus ha superato la Boeing come ordini annunciati, in un momento comunque di fiacca del mercato.
Veniamo al settore militare.
Nessuna grande novità e sui piazzali era in mostra un F-15 E mentre si parla se realizzare la versione X. Ricordiamo quando nel 1972 apparvero i primi disegni del velivolo e nonostante una infinità di aggiornamenti e una formula indovinatissima, siamo vicino al mezzo secolo di vita! Stesso discorso per l'F-16, per i quali si prospetta un grande mercato dell'usato e che è ancora in produzione. 
Per quanto riguarda l'F-35, prosegue l'inserimento in servizi e le operazioni reali. La Turchia rischia di essere tagliata fuori dal programma e bisognerà decidere dove realizzare le oltre 700 parti (anche estremamente semplici) che venivano fornite a tutti gli F-35 realizzati. Ma questo non è un grosso problema.
I russi hanno portato solo modellini in quanto i loro mercati sono ben delineati e difficilmente espansibili mentre nel civile anche per loro le cose non vanno bene in quanto i tentativi di introdurre nuovi modelli sono praticamente falliti, come nel caso del Sukhoi 100, acquistato in pochi esemplari. Assenti con propri velivoli anche i cinesi, salvo un FJ-17, realizzato in collaborazione con il Pakistan (di cui portava le insegne, non proprio il velivolo più moderno.
Per quanto riguarda i grossi programmi, vi era un modello 1:1 del futuro FCAS franco-tedesco e ora spagnolo, così come un modello del TEMPEST britannico, a cui potrebbe partecipare l'Italia che già dovrebbe fornire l'elettronica. Uno scontro commercialmente molto importante all'interno dell'Europa con forti risvolti politici ed economici.
Qualcuno ha grosse ambizioni (e mezzi insufficienti), come la Turchia che si è presentata con il solito "modellone" addirittura di un caccia bimotore! Di ambizioni di questo tipo è piena la storia dei programmi aeronautici non finiti.
L'Italia era rappresentata in primo logo da Leonardo che ha presentato un grande drone, l'XPLORER, e l'eccezionale accoppiata per l'addestramento M-345/M-346, "scappata via" prima della chiusura del salone in quanto richiestissima per dimostrazioni. Il settore elicotteri va molto bene e solo ora Airbus ha presentato il suo nuovo H-160, concorrente del AW-169, macchina molto interessante. Intanto è stata annunciata la collaborazione di Ankara per il nuovo AW-249 d'attacco a cui potrebbe associarsi anche la Polonia, con una base di velivoli iniziali molto interessante.
Su RAIDS di luglio i lettori troveranno tutta una serie di altre novità e splendide immagini dal solone di Parigi. Comunque seguiranno altri aggiornamenti sul nostro Blog

martedì 18 giugno 2019

LA SPAGNA SI AGGREGA AL PROGRAMMA
FRANCO TEDESCO FCAS
PARTE ANCHE UN PROGRAMMA TURCO



A Parigi la Spagna ha annunciato ufficialmente di essersi unita al programma franco-tedesco per la realizzazione di un nuovo velivolo da combattimento. Probabilmente questo elemento indurrà i britannici a far entrare con una quota maggiore l'Italia nel programma per il TEMPEST, l'altro velivolo da combattimento europeo.
Da notare come Germania e Francia non partecipino al programma F-35 a differenze di Italia e Regno Unito. 
Anche la Turchia a Parigi ha presentato un simulacro in grandezza 1:1 di un nuovo velivolo da combattimento, Le ambizioni di Erdogan sembrano sconfinate in quanto si tratta di uno sforzo immenso per un paese che non ha mai sviluppato un proprio aereo da combattimento. Non sono stati forniti dati e informazioni ma il propulsore sarebbe straniero, forse russo. L'impressione è che Ankara rischia di spendere molti denari senza giungere a niente di concreto, tanto meno per la data prevista del 2025.

Ulteriori informazioni saranno fornite sul salone aeronautico di Parigi dai nostri inviati e poi seguiranno articoli ampi su RAIDS.

RIFORNIMENTI SPAGNOLI PER LE NAVI RUSSE



Dopo tre anni d'interruzioni, sotto la pressione della NATO, la Spagna del governo socialista ha deciso di riprendere i rifornimenti alle unità di Mosca nel porto di Ceuta, enclave di Madrid in territorio africano.
I socialisti fanno pressioni anche per la restituzione di Gibilterra, annoso problema.
15 ANNI PER UNA NUOVA PORTAEREI RUSSA
 
 
 
Probabilmente la Russia perderà l'unica portaerei di cui dispone o comunque non l'avrà in servizio ancora per lungo tempo, dovendo riqualificare i piloti.
Ma siccome non costruisce grandi unità militari da molti decenni, servirebbero circa 15 anni per realizzare una nuova, moderna portaerei. Questo elemento, insieme alla squadra di portaerei che Pechino sta realizzando, innervosisce molto Mosca che cerca una soluzione.

MISSILE STATUNITENSE IPERSONICO 


Raytheon e Northrop Grumman hanno annunciato a Parigi Air Show di essere pronti ad iniziare le prove per il missile da Mach 5 che stanno mettendo a punto da tempo. Si tratterebbe di un'arma difficile da intercettare e con grande autonomia, aviolanciabile.

lunedì 17 giugno 2019

LEONARDO PRESENTA L'UAV FALCO XPLORER



Nell'ambito del Paris Air Show, Leonardo ha presentato il nuovissimo UAV FALCO XPLORER, un UAV ad elica dalle prestazioni elevate, in grado di volare per 24 ore e con un carico utile fino a 350 kg.
Daremo ulteriori notizie su questo importante programma nei nostri servizi dal salone di Parigi e poi sulle pagine di RAIDS.
 
IL GIAPPONE APPARE NEL GOLFO
 
 
 
L'incontro può definirsi storico anche se la cosa non sarà notata da molti
Il vice capo di stati maggiore della Difesa giapponese, il generale Koji Yamazaki, ha incontrato il principe ereditario bin Zayed, per mettere a punto una collaborazione militare.
Il Giappone importa molto del suo fabbisogno petrolifero dai paesi del Golfo, e vuole assicurarsi che questi rifornimenti siano sicuri. L'incontro avviene pochissimi giorni dopo l'attacco iraniano a due petroliere dirette proprio in Giappone.
La politica di Tokio in materia di attività militari è completamente mutata. Ora si parla d missioni all'estero e di protezione del propri interessi, quando nel 1990, quando fu invaso il Kuwait, i giapponesi non potettero, per motivi costituzionali, inviare un solo militare, nonostante la dipendenza da quella zona. Gli Stati Uniti agirono anche per i giapponesi, ma oltre al disappunto nel campo dell'orgoglio nazionale, seguì una "fattura" non proprio leggera. 
I decenni passano e ora Tokio si ripresenta sul proscenio internazionale, meglio se lontano dall'Estremo oriente e dal pacifico, dove operò durante la II Guerra Mondiale. Comunque anche in questi settori le relazioni sono molto buone, come il caso di Australia, Flippine, India e via proseguendo.

E-7 L'AWACS CHE SOSTITUIRA' L'E-3 A
 
 
 
L'investimento che portò all'acquisizione da parte della NATO, con insegne e registrazione del Lussemburgo, di 18 velivoli radar E-3 SENTRY, si è dimostrato un ottimo investimento.
Sono passati 40 anni e, nonostante alcuni aggiornamenti (Versione "A") questi velivoli risentono del passare del tempo oltre che del logorio dell'impiego, tanto che il numero di quelli operativi sta diminuendo.
In prospettiva il candidato favorito è il Boeing E-7, basato sulla cellula del Boeing 737-700, aereo collaudato e affidabile (non ha avuto i problemi della Serie 800), munita di una grande antenna a scansione elettronica sul dorso, meno ingombrante e complessa di quella a scansione meccanica (il disco dove è contenuto il radar gira su 360°) del SENTRY.
L'aereo, commercialmente Indicato come AEW&C (dove la "C" sta per Control) è stato acquistato o ordinato da quattro paesi: Australia (6), Corea del Sud (4 più 2/3 esemplari probabili), Regno unito /sei esemplari ordinati) e Turchia (4 velivoli consegnati).
Il velivolo ha un'autonomia di 6.500 km, con possibilità ovviamente di rifornimento in volo che ne prolunga i tempi di pattugliamento e 12 posizioni per i vari operatori, in grado anche di raccogliere informazioni sulle emissioni elettroniche avversarie.

MILITARI GIORDANI NEGLI EMIRATI
 
 
Nel quadro della collaborazione militare fra Giordania e Emirati Arabi Uniti, militari giordani sono giunti negli Emirati per partecipare ad una serie di esercitazioni.
I militari giordani hanno una lunga e buona tradizione e, probabilmente, su vuol mostrare che in caso di problemi potrebbero giungere di rinforzo nell'area.

PRIMO MIG 35 DELLA NUOVA SERIE


L'Aeronautica russa ha ricevuto il primo esemplare di MiG.35 della nuova serie, dopo diversi anni d'interruzione. Su tratta della versione correntemente indicata come 4++, certo non un nuovo aereo ma con nuovi equipaggiamenti per far fronte alle nuove esigenze.
Del resto Mosca non riesce a sviluppare velivoli interamente nuovi da molto tempo, sfruttando ancora vecchi progetti del periodo sovietico, magari rivisti ampiamente. Comunque la produzione aeronautica sovietica è sostanzialmente datata e i numeri non sono certo quelli del passato.
La prova evidente di questi limiti è che, nonostante il prezzo relativamente contenuto, questo modello non è stato mai ordinato da altri paesi.
APRE IL PARIS AIR SHOW 2019
 
 
 
Oggi ha aperto all'aeroporto di le Bourget, il Pars Air Show 2019. L'importante manifestazione sarà seguita da un nostro inviato che riporterà tutte le proposte interessanti del settore, dove l'Italia ha un ruolo importante.
Intanto Leonardo ha presentata la versione FIREFIGHTER del suo C-27 J, con un interessante sistema per rifornirsi d'acqua da superficie d'acqua in pochi secondi, filando in acqua un particolare sistema, da un'altitudine di 50/70 metri e in pochi secondi.

IRAN ROMPE ACCORDO NUCLEARE 



L'Iran ha annunciato per bocca di un portavoce del governo che a partire dal 27 giugno inzierà a violare i termini dell'accordo sul nucleare (JCPOA) firmato con Stati Uniti e altri importanti paesi europei, aumentanto la quantità di uranio arricchito, eccedendo le quote concesse dall'accordo.
Soffocati dalle sanzioni economiche dopo che gli USA si sono ritirati dall'accordo, gli iraniani tentano con questa mossa di mettere pressione sui paesi europei affinchè aggirino le sanzione americane. 
Per l'Europa si tratta di una difficile decisione: tutti i firmatari europei, compresa la stessa UE, si sono prodigati a salvare l'acordo dopo la fuoriuscita degli Stati Uniti, ma il rischio di inimicarsi questi ultimi, che soprattutto negli ultimi mesi si sono dimostrati più che disposti a iniziare guerre economiche per risolvere controversie politiche, potrebbe essere troppo alto, soprattutto nella congiuntare economica attuale in cui l'economia del vecchio continente mostra segni di affaticamento.
Rimane da fare un'ultima considerazione prettamente politica. L'accordo firmato nel 2015 atto a rallentare il programma nucleare iraniano, per quanto si sia dimostrato efficace su questo fronte, si è dimostrato incapace di rallentare le mire espansionistiche dell'Iran in Medio Oriente, dal Libano, alla Siria fino allo Yemen.
Nonostante il governo Rouhani si sia dimostrato un interlocutore affidabile, rimane la realtà innegabile che le frange estremiste dei "guardiani della rivoluzione" (IRGC) hanno ancora una influenza troppo forte sulle decisione politiche iraniane, rendendo impossibile l'ipotesi di una normalizzazione dei rapporti politico-diplomatici ed economico-commerciali con l'Iran e di un suo rientro nella società internazionale.

domenica 16 giugno 2019

VARATA LA THAON DE REVEL
 
 
Il 15 giugno, presso i cantieri Fincantieri del Muggiano a La Spezia, è stata varata la fregata THAON DE REVEL, prima unitò di una nuova classe di unità che ufficialmente è indicata come "Pattugliatore Polivalente d'Altura". Rispettiamo le idee ma una nave di 4.500 t tonnellate a vuoto che salgono a 6.250 a pieno carico, armata come sarà questa unità, per noi è almeno una fregata, nonostante in questo modo non si voglia dare l'idea che il numero delle unità da combattimento della Marina Militare crescerà, declassandone il peso militare, un espediente che in Giappone fa indicare ufficialmente navi portaerei come "caccitorpediniere portaelicotteri".
Ma certi politici vogliono tranquillizzare il loro elettorato con questi trucchi linguistici. Noi siamo dell'avviso che se al paese servono più fregate, giusto che si realizzino fregate, senza utilizzare trucchi linguistici che, quando ci si trova di fronte l'unità, crollano istantaneamente.
Il comunicato ufficale, proprio per non "allarmare chi ha in bocca slogan pacifisti, parla solo della lunghezza ma non del dislocamento così come sorvola sull'armamento, parlando di una versione più adatta al pattugliamento e una più "combat", senza entrare in particlari, fatto veramente curioso.
Il realtà tutte le unità avranno un pezzo da 127/64, un 76/62 SUPER RAPIDO, due mitragliere da 25 mm a controllo remoto, missili ASTER 15 o 30, fino a 8 missili antinave OTOMAT Ml.2, sei tubi lanciasiluri, 2 elicotteri NH.90 o un AW-101, un RHIB da 11 metri con portello posteriore per il rilascio e il recupero da poppa e, per concludere, una velocità massima di 32 nodi. A bordo possono essere collocati fino ad 8 container 1C
Ci spieghino le differenze con una moderna fregata classe FREMM per esempio mentre vediamo grosse differenze con u pattugliatori d'altura oggi in servizio.
Ci fa piacere che ci sia ricordati per il nome di Thaon De Revel, ai vertici della Regia marina durante la I Guerra Mondiale e figura di spicco anche dopo.   M

sabato 15 giugno 2019

Breaking News

FIRMATO L'ACCORDO FRA FINCANTIERI E NAVAL GROUP


E stato firmato l'accordo fra la Fincantieri e la Naval Group francese che darà vita ad un gigante nel settore della cantieristica militare, con partecipazione al 50% fra i due contraenti.
L'accordo, annunciato lo scorso ottobre,  ha incontrato qualche problema in ambito europeo ma finalmente questi problemi sono stati risolti.
Le due realtà hanno un bagaglio tecnologico notevolissimo, che spazia dalle portaerei ai sommergibili fino alle unità anfibie, con importanti successi in questi anni.
Praticamente le due realtà dopo la fusione possono offrire unità navali di qualsiasi tipo, con armamento ed elettronica nazionale e anche con vettori aerei imbarcati.
La collaborazione nel settore navale militare fra Italia e Francia è in corso da circa tre decenni, con il Programma ORIZZONTE e poi con le fregate FREMM, avendo ottenuto prestigiosi successi.
La Germania è incorsa in problemi per le sue fregate (bassa stabilità e altre), le unità spagnole hanno mostrato dei limiti, anche nell'affondamento della fregata norvegese lo scorso anno) e neppure i britannici sembrano aver recuperato lo smalto di un tempo.
Per questo l'accoppiata navale italo-francese sembra veramente vincente. 
NUOVO DRONE UCRAINO



Si chiama SPECTATOR M1 la nuova versione dell'UAV ucraino SPECTATOR, messa a punto e ora adottata dalle Forze Armate ucraine, realizzati dalla Meridian. Si tratta di una evoluzione del modello precedente, con vari miglioramenti, in particolare per quanto concerne i sensori ottici. Le forze di Kiev hanno utilizzato un numero crescente di UAV, di tutte le dimensioni, indispensabili per l'andamento delle operazioni nel Donbas.
LA BUGARIA SI OCCUPERA' DELLO SPAZIO AEREO 
DELLA MACEDONIA DEL NORD



Quando in futuro l'Aeronautica bulgara riceverà gli F-16, si occuperà del controllo e della difesa dello spazio aereo della Macedonia del Nord che non dispone di velivoli da combattimento né pensa di avere risorse per procurarsene,
Nei Balcani quella della Macedonia del Nord non è una situazione insolita, in quanto privi di velivoli da combattimento sono paesi come la Slovena, il Montenegro, l'Albania e anche la Bosnia-Erzegovia, pur avendo una piccola forza aerea, non possiede caccia.
Le forze aeree di Italia, Austria, e Grecia già fanno servizio di polizia aerea in quasi tutti i cieli dei paesi citati, in particolare in quelli che fanno parte della NATO. Fra l'altro anche la Croazia, altro paese balcanico nella NATO, ha pochi e vecchi MiG.21 cvome caccia, in attesa di ricevere F-16 di seconda mano, dopo che, per motivi commerciali, gli USA hanno bloccato  la fornitura di F-16 israeliani.

venerdì 14 giugno 2019

CAMBIO AL COMANDO DELLA
2a BRIGATA MOBILE DEI CARABINIERI
Il generale Jannece ha, dopo tre hanni, lasciato il comando della 2a Brigata Mobile dei Carabinieri, con sede in Livorno, al generale Stefano Fassan. Entrambi questi ufficiali hanno una lunga carriera alle spalle, essendo passati anche all'interno di reparti della Brigata, la quale include 1l 1° Reggimento Carabinieri Paracadutisti TUSCANIA,  il 7° Reggimento TRENTINO ALTO ADIE, il 13° Reggimento FRIULI VENEZIA GIULIA, il G.I.S., la componente addestrativa, quella amministrativa e logistica.
La II Brigata fornisce, fra l'altro, molto del personale dell'Arma per le difficili missioni all'estero, incluso l'invio di rinforzi presso le ambasciate maggiormente a rischio.

giovedì 13 giugno 2019

CONSEGNATI I PRIMI VT-4 ALLA FRANCIA 


Arquus (già Renault Truk) ha consegnato i primi veicoli 4x4 leggeri VT-4, in pratica il nuovo veicolo leggero francese, ordinato in 1.200 esemplari ma che potrebbero arrivare ad oltre 4.000 esemplari in tutti i servizi entro il 2025. Si tratta di un mezzo non protetto che prenderà il posto della Peugeot P4, versione francese del Mercedes Benz G.
Il VT-4 deriva da un veicolo civile e a sua volta è la versione francese del Ford EVEREST.

ALTRI 1.000 MILITARI STATUNITENSI IN POLONIA
 
 
 
Altri 1.000 militari statunitensi si stanzieranno in Polonia, dove si costituirà un Comando di Divisione. Questo dopo l'invasione russa di due enormi zone dell'Ucraina e in conflitto nel Dombas. Sarò intensificato anche l'addestramento delle unità alleate. In Polonia stanno giungendo radar e sistemi missilistici e forse vi saranno stanziati anche materiali pesanti dato che non ha più senso mantenerli in Germania.
Ovviamente Putin non è contento ma i componenti orientali della NATO si sentono più tranquilli. La Russia si sta accorgendo di aver fatto un errore strategico con la sua politica aggressiva, in quanto ha indotto una reazione, seppur lenta.
Del resto la Polonia sta potenziando notevolmente il suo apparato difensivo, svolgendo un ruolo importante.

MITRAGLIATRICI F.N. PER L'OLANDA
 
 
 
L'Esercito olandese ha ordinato un numero imprecisato di tre modelli di mitragliatrici realizzate dalla belga F.N., già in forza ai suoi arsenali, 
Si tratta della MINIMI in 5,56 mm, della M.A.G in 7,62 x51 mm e della Browning M2 in versione QCB (Cambio Rapido della Canna) in 12,7x99 mm. La F.N. si occuperà della fornitura dei pezzi di ricambio per i prossimi 15 anni.

ALTRI 13 M-345 PER L'AMI 



Finalmente è stato firmato il contratto per la fornitura all'Aeronautica Militare Italiana di altri 13 addestratori Leonardo M-345 che si aggiungono ai 5 dell'ordine iniziale.
In questo modo l'AMI disporrà di una modernissima linea di reattori per l'addestramento, con l'M-345 utilizzato per la fase iniziale per poi passare al più grande e potente M-346. Nessun paese al mondo dispone di una linea addestramento così moderna, in grado di preparare i piloti per il volo sui velivoli da combattimento di ultima generazione. Il contrattop ha un valore di 300 milioni di Euro.
In prospettiva vi sono interessanti possibilità commerciali in quanto i velivoli vedono l'M-346 ordinato da diverse forze aeree e l'M-345 con vari contatti in corso. Rcodiamo come il velivolo M-345 equipaggerà anche le FRECCE TRICOLORI.
Ecco il comunicato ufficiale di Leonardo:


Leonardo ha firmato ieri con la Direzione Armamenti Aeronautici e per l’Aeronavigabilità del Ministero della Difesa il contratto relativo alla fornitura del secondo lotto del sistema di addestramento integrato basato sul velivolo M-345 HET (High Efficiency Trainer). L’intesa prevede la fornitura di tredici velivoli, dei sistemi di addestramento e di simulazione a terra e il supporto logistico per cinque anni per un valore complessivo di 300 milioni di euro. 
Alessandro Profumo, Amministratore Delegato di Leonardo ha dichiarato: “la firma di questo ulteriore contratto per l’M-345 è il risultato di un dialogo costruttivo tra l’industria e il Ministero della Difesa che ha portato alla definizione delle esigenze e all’individuazione della migliore soluzione tecnologica. Come annunciato nel nostro piano industriale stiamo sviluppando il settore del training sia in termini di piattaforme e sistemi di terra, sia in termini di servizi. Grazie alla proficua collaborazione con la Difesa e al progressivo inserimento dell’M-345, l’Italia potrà contare su un’avanzatissima scuola di addestramento al volo internazionale per piloti militari”.
Lucio Valerio Cioffi, Capo della Divisione Velivoli di Leonardo, ha dichiarato: “l’M-345, grazie alle sue prestazioni e all’avanzato sistema di addestramento integrato, consentirà all’Aeronautica Militare un significativo miglioramento dell’efficacia addestrativa, maggiore efficienza e una riduzione dei costi operativi. I nuovi aerei, la cui prima consegna è prevista nel 2020, andranno ad integrare, presso la base dell’Aeronautica Militare di Galatina (Lecce), la flotta di diciotto M-346 impiegati per la fase avanzata dell’addestramento dei piloti dell’Aeronautica Militare”. 
L’Aeronautica Militare ha identificato un fabbisogno fino a 45 M-345 (la cui sigla identificativa di Forza Armata è T-345A) per sostituire progressivamente i 137 MB-339, entrati in linea a partire dal 1982, e anche per rappresentare la nuova piattaforma della Pattuglia Acrobatica Nazionale (PAN). 
L’M-345 ha già suscitato l’interesse di molte Forze Aeree in tutto il mondo. Il primo velivolo di serie ha effettuato lo scorso 21 dicembre il suo primo volo esprimendo performance eccellenti.

mercoledì 12 giugno 2019

LA POLONIA SCEGLIE L'F-35
 
 
Il Ministero della Difesa polacco ha confermato di voler ordinare 32 velivoli F-35. con i primi 16 in consegna dal 2026. Si tratta di un importante  passo in avanti per il programma, in quanto si aggiunge un nuovo paese, per di più nell'Europa orientale. 
I LIGHTING II andranno al posto dei vecchi Sukhoi Su.22 d'attacco al suolo e dei MiG.29, ovviamente offrendo prestazioni neppure paragonabili.
Per la Polonia sarà un importante passo in avanti nel settore aeronautico, dovendo fronteggiare l'espansionismo russo che a Varsavia genera grosse preoccupazioni.
In quest'otica la disponibilità di un moderno addestratore come l'M-346 di Leonardo diviene fondamentale.




SOSPESO L'ADDESTRAMENTO
DEI PILOTI TURCHI PER GLI F-35
 
 
 
Gli Stati uniti hanno preso la decisione di sospendere l'addestramento dei piloti turchi destinati agli F-35. Questa è la conseguenza diretta della decisione turca circa l'acquisto di missili antiaerei russi S-400, come era stata più volte annunciata.
In realtà vi sono altre e importanti motivazioni, legate alla politica del regime di Erdogan, autoritario all'interno, illiberale e vicino ad alcuni paesi e movimenti radicali, come certi gruppi in Libia e il sostegno ai Fratelli Musulmani in Egitto.

martedì 11 giugno 2019

Speciale Battaglia per Tripoli
 
SULL'EMBARGO DI ARMI ALLA LIBIA
 
 
Il Consiglio di Sicurezza dell'ONU ha ribadito la validità della Risoluzione circa l'esportazioni di armi alla Libia, decretata nel 2016 e indicata come Risoluzione 2292.
Il problema è che sembra che venga tranquillamente ignorata. Basta vedere quanto è accaduto poche settimane or sono con la nave turca che è giunta a Tripoli con i blindati in bella mostra sul ponte, senza che nessuno la bloccasse.
Molti paesi le risoluzioni del Consiglio di Sicurezza semplicemente le ignora. Non è certo una novità ma bisogna avere il coraggio di ricordarlo. La storia è stracolma di situazioni simili e noi stessi siamo stati testimoni infinite volte di flussi imponenti di armi in barba a tutte le sanzioni. Ma almeno i casi più clamorosi dovrebbero essere sanzionati altrimenti l'autorità del Consiglio di Sicurezza rimarrà ai livelli attuali, vale a dire sotto zero.
Ci dovrebbe essere in vigore un embargo sulla fornitura di armi alle fazioni in lotta in Siria e invece ai governativi è arrivato di tutto, incluso un corpo di spedizione russo, uno iraniano, gli Ezbollah libanesi e via proseguendo, E armi sono giunte anche ai ribelli. 
Se si mandano navi tranquillamente nei porti sotto embargo, smettiamo di perdere tempo in inutili risoluzioni, oppure pensiamo a come riformare radicalmente il Consiglio di Sicurezza, dove esiste un sistema che risale all'immediata dopoguerra, con ancora cinque potenze (fra cui Francia e Regno Unito) che sono membri permanenti con diritto di veto, quando oggi Londra e Parigi non contano meno della Germania o dell'India.
 
 
 

lunedì 10 giugno 2019

ARMI DALL'EUROPA DELL'EST
ALL'ARABIA SAUDITA



L'Arabia Saudita continua ad acquistare nell'Europa dell'Est armi che non fanno parte dei propri equipaggiamenti e che quindi hanno altra destinazione. Possiamo citare, fra il 2014 e il 2018, 113.000 fucili d'assalto Kalashnikov (molti quelli romeni), 50 blindati 8x8 OT-64 cecoslovacchi, molti lanciarazzi campali BM-21 e una valanga di razzi relativi, veicoli BTR, MT-LB, 5.600 mitragliatrici, cannoncini da 23 mm, moltissimi RPG-7 e via proseguendo.
E stato calcolato che con queste armi, acquistate a prezzi molto contenuti (anche in Russia e Serbia) si potevano equipaggiare molte divisioni, Una parte di queste armi sono andate in Siria, parte alle forze nazionaliste in Libia e alle forze governative nello Yemen.
Alcune armi, come i fucili d'assalto russi AK-103, sono andati anche alla Guardia nazionale saudita ma si tratta di una piccola frazione del totale.

domenica 9 giugno 2019

MANOVRE NATO IN LITUANIA


Sono iniziate le manovre NATO  LUPO DI FERRO in Lituania, Vi partecipano militari di 10 paesi, per un totale di circa 4.000 militare, una parte dei quali proveniente dai reparti della NATO schierati nei paesi baltici.
Per anni la NATO  ha evitato di svolgere manovre di questo tipo nell'Europa orientale, per non colpire la sensibilità russa ma dopo l'invasione della Crimea e di parte del Donbas, l'atteggiamento è mutato in modo sensibile.

sabato 8 giugno 2019

RIPARAZIONI SULLA AMMIRAGLIO KUZNETSOV



Dopo il disastroso incidente dello scorso fine ottobre, quando l'unica portaerei russa squarciò il bacino di carenaggio flottante  (l'unico della Flotta del Nord in grado di contenerla) mentre ne usciva, provocandone l'affondamento e il crollo di una delle due gru da 70 tonnellate di portata del bacino sul ponte di volo, procedono i lavori di riparazione. Solo per levare i resti della gru, furono necessari tre mesi.
Mosca aveva parlato di "danni leggeri" all'unità ma vorremmo sapere se la deformzione di un'area di circa 20 metri quadrati del ponte di volo (che pure dovrebbe essere corazzato), sia un "danno leggero".
In questi mesi, soprattutto dopo la fine dell'inverno, i lavori di riparazione sono andati avanti e ora il ponte di volo sembra tornato quasi all'aspetto iniziale. Sembra che vada avanti anche la commessa per altri MiG.29 K che sostituiranno i Su.33, in quanto riaprire la catena di montaggio dei Su.33 sarebbe troppo costoso. Piccolo dettaglio: i MiG.29 hanno prestazioni inferiori rispetto ai Su.33.
Inoltre senza l'unica portaerei russa i piloti dovranno, quando sarà disponibile, riprendere l'addestramento e ci oranno anni prima che possano tornare operativi. Rimane poi il problema di dove fre il carenaggio dell'unità e non solo di quyella. I bacini russi più vicini sono in Mar Nero!
L'impressine è che Putin abbia deciso di mantenere operativa l'unica portaerei di cui disponeva, solo per motivi di orgoglio, dato che è sempre stata una unità problematica e si avvicina ai 40 anni di vita, molti per una nave costruita all'epoca dell'URSS. 

venerdì 7 giugno 2019

TRE NUOVI MORTAI DALL'UCRAINA
 
 
L'Ucraina ha sviluppato e ora sta producendo quattro nuovi modelli di mortai. Si tratta dell'M-60 KAMERTON da 60 mm, del KBA-118, sempre da 60 mm; del mortaio da 82 mm KBA-48 M e del 120 mm M-120-15 MOLOT.
Al tempo dell'Unione Sovietica i mortai non venivano prodotti in Ucraina ma Kiev ha deciso di realizzare dei propri modelli. I mortai da 82 e 120 mm sono dotati di sistema che impedisce l'introduzione per errore di due bombe in sequenza, errore che può avvenire durante azioni intense.

COLLABORAZIONE MILITARE FRA ITALIA E VIETNAM


Durante la visita di una delegazione governativa  italiana in Vietnam, è stata avanzata l'ipotesi di una maggiore collaborazione militare fra i due paesi. In particolare il Vietnam è interessato alle proposte italiane nel settore navale, dovendo affrontare la crescente pressione dell'enormi forze aeronavali di Pechino, in fase di continua espansione e impegnate nel sostenere l'espansionismo geografico del paese, fonte di grossi problemi per i paesi dell'area.
BERLINO SI RITIRA DALL'OPERAZIONE SOPHIA
 
 
L'Operazione SOPHIA non era partita con il piede giusto e sta finendo per la "fuga" dei partecipanti. Da quando il ministro Salvini si rifiuta di accollarsi tutto quanto viene raccolto in mare davanti alle coste libiche, la vocazione al "soccorso" degli alleati si è ridotta a zero, e tolgono le navi.
W' chiaro che nessuno vuole accollarsi questi flussi e tutti cercano di scaricare il problema sull'Italia.
Le organizzazione dei trafficanti di essere umani, sono attualmente sotto tiro dei nazionalisti, non solo bloccando i flussi attraverso il deserto ma anche smantellando le organizzazioni costiere che hanno perso dei punti di partenza. La netta sensazione è che con i nazionalisti questi figuri avrebbero il trattamento che meritano mentre il GNA non ha mai voluto stroncare l'attività dei trafficanti.

I "TRENINI" A LOURDES
HANNO FATTO SCATTARE UNA ISPEZIONE VATICANA
La nostra non è una rivista di natura religiosa, ma i "trenini" dei militari italiani in "pellegrinaggio nella chiesa Pio X a Lourdes, ci avevano veramente colpito. In effetti qualcosa di strano nella gestione del santuario ci doveva essere perché oggi si scopre che il Vaticano ha mandato un ispettore, dato che ad altri la gestione del luogo (330 dipendenti e decine di milioni di Euro di giro d'affari) non tornava.
Sembra che nel 2016 la gestione del luogo sia stata affidata ad un ex manager Renault, incaricato di sanare il bilancio passivo da anni. E probabilmente in quest'ottica di "economia" è stata affittata la chiesa Pio X ai militari italiani, che si sono lasciati andare a comportamente per niente consoni al luogo. 
Se i gestori del luogo hanno offerto collaborazione (nel luogo sbagliato) a questa festa, a noi interessa sapere chi ha pagato, perché se non ci sono denari per 5 fucili, la Difesa non deve foraggiare neppure feste con la scusa di pellegrinaggio religiosi!

giovedì 6 giugno 2019

NUOVA BASE NAVALE UCRAINA
 
 
L'Ucraina sta realizzando una nuova base navale nel porto di Ochakiv. In questo lavoro è sostenuta dal personale statunitense. L'US Navy è interessata ad avere una base navale in Mar Nero visto il mutato quadro strategico anche se il Mar Nero sembra troppo angusto per le grandi unità statunitensi.

L'USAF MODERNIZZA 176 C-130
 
 
L'USAF ha deciso di modernizzare 176 aerei quadriturbina da trasporto C-130 H. i tratta di aggiornare velivoli realizzati negli Anni '70, il cui costo di manutenzione era divenuto il più alto di tutta l'USAF, facendo calare la prontezza operativa sotto il 50%.
L'USAF sta ricevendo da diversi anni i nuovi C-130 ma ha ancora in inventario molti C-130 H nella Air National Guard e nella Riserva, due importante componenti del comparto trasporti statunitensi.

PRIMI RAFALE IN QATAR
 
 
I primi cinque velivoli da combattimento RAFALE sono giunti in Qatar. Il paese del Golfo ha posto un ordine per 36 di questi velivoli, nel quadro di un notevole potenziamento del proprio armamento, che spazia dalle unità in costruzione in Italia a 36 F-15 (più una opzione per altri 36) e 24 TYPHOON, oltre a velivoli cisterna, aerei radar, elicotteri APACHE. 

martedì 4 giugno 2019

LA GIORDANIA VENDE I SUOI DRONI CINESI




La Giordania ha messo su mercato i suoi droni cinesi CH-4 B, in quanto non soddisfatta delle loro prestazioni. Siamo alle solite . I prodotti cinesi costano poco ma poi le prestazioni non sono quelle indicate ufficialmente dal produttore. Ora Amman tenta di recuperare almeno parte dei soldi pagati alla Chinise Aerospace e probabilmente si indirizzerà su macchine occidentali.
F-16 ALLA BULGARIA
 
 
Gli Stati Uniti hanno autorizzato la vendita di 8 velivoli F-16 V Bock 70/72 di nuova costruzione, per un costo complessivo di 1,65 miliardi di US$ .
La Bulgaria aveva grande necessità di mandare in pensione i vecchi caccia di origine sovietica, come i MiG.29 e i decrepiti MiG.21, che mostravano gli anni di vita sulle spalle.
Gli F-16, dell'ultima generazione, si integreranno perfettamente con il sistema di difesa NATO. Certo serviranno altri aerei  ma questo è un passo importante.

MUNIZIONAMENTO AVANZATO DA 40 mm TURCO
 
 
 
La società turca Anselsan ha messo a punto un nuovo munizionamento da 40 mm con spoletta elettronica a tempo. L'esplosione avviene esattamente ad una distanza prevista e in aria. in modo da colpire bersagli riparati dietro ostacoli verticali (come le trincee) od orizzontali, con la dispersione di un quantitativo di biglie in acciaio.
La distanza è esattamente calcolata utilizzando un telemetro laser. Un solenoide fornisce il relativo imput alla spoletta. Si tratta del medesimo sistema utilizzato dal moderno lanciagranate automatico statunitense Mk.46, utilizzato anche dalle forze speciali italiane. Si tratta di una soluzione particolarmente interessante in quanto il munizionamento esplode in aria e l'esperienza ha messo in luce gli ottimi risultati ottenuti con questo tipo di munizionamento.

lunedì 3 giugno 2019

57 MM SUI VEICOLI DELLA FANTERIA RUSSI



La Russia potrebbe installare su i suoi veicoli blidati per fanteria di nuova concezione, una cupola a controllo remoto. Il pezzo potrebbe essere utilizzato anche contro elicotteri in volo a bassa quota, sfruttando la sua grande gittata.
I sovietici svilupparono il pezzo S-60 da 57 mm, partendo dal 55 mm tedesco

FANNO BENISSIMO I MILITARI A FARSI SENTIRE
 
 
 
Abbiamo appena finito di sentire il generale Tricarico, ex capo di S.M. dell'Aeronautica, su RAI 3. Ci ha colpito il modo misurato con cui il generale ha spiegato le sue ragioni e quelle di tutto un mondo. Un tempo qualcuno avrebbe parlato di "tintinar di sciabole" ma oggi è assurdo pensare a niente di vagamente riconducibile a questo. 
Solo che i militari si sono rotti di essere trattati in un certo modo, umiliati salvo poi ricevere 1000 promesse se le cose si mettono male e bisogna intervenire. Siccome siamo in democrazia, siccome tutti aprono bocca, perché loro non lo devono fare? Mica lo fanno schierando carri e navi o chissà chi altro o qualcuno vuol paragonare il loro potere con quello della magistratura e certi tintinar di manette?
E poi vi sono i problemi industriali. I 5 Stelle non decidono e qui si stanno creando danni enormi, come nel caso della Piaggio.
 

domenica 2 giugno 2019

PROBLEMI DI "ESCLUSIONE" ALLA PARATA 


Doveva essere, secondo la Trenta, la parata dell'inclusione ma qualcuno è stato escluso! A tutti gli addetti militari stranieri era stato indicato dove dirigersi per l'accesso al palco. Quando sono giunti è stato detto loro che in realtà l'accesso per loro era diverso, poi è cambiato di nuovo. Dopo mezz'ora di attesa, l'addetto militare spagnolo, munito d'invito e forse anche di documenti, si è stufato ed è andato via. Proprio una bella figura abbiamo fatto. Possibile che nessuno abbia pensato di concentrare i personaggi delle tribune in vari punti, facendoli poi salire su mezzi, per farli accedere senza problemi?
Un caos del genere non era mai successo e forse oltre ad invitare 300 sindaci, bisognava pensare anche a questi piccoli problemi che, guarda caso, all'estero non accadono.

PARATA DEL 2 GIUGNO O FESTIVAL DI SAN REMO ? 


Al termine della parata del 2 giugno abbiamo una certezza. Non avremo le forze armate più forti del mondo ma in fatto di bande non ci batte nessuno! Ne sono sfilate veramente tante, una infinità. Del resto con il suono di strumenti musicali i romani fecero fuggire gli elefanti di Annibale. Forse potrebbe funzionare anche contro i mezzi avversari. Putin schiera 1.000 musicisti ma sono quasi immobili mentre i nostri marciano, a volte corrono e vanno pure a cavallo.
Abbiamo compreso cosa intende la Trenta per "inclusione". Lasciare fuori tutte le armi o quasi e far sfilare di tutto. ancava l'Esercito della Salvezza e una rappresentanza dei lettori di RAIDS, poi ha tirato dentro di tutto, lasciando fuori non poco di chi poi rischia effettivamente la pelle.
Se le crocerossine hanno avuto una caduta in missione, il resto non si vede in giro per i teatri operativi, specialmente quando si mette male o malissimo.
Giusto chi è rimasto colpito nel fisico (non è la prima volta, sempre con la M.O. Paglia in testa e tanti altri) ma a cominciare dai 300 sindaci "ciampicanti" e affaticati solo per aver fatto quattro passi, si è visto di tutto.
In compenso neppure un veicolo, magari in una mostra statica a Piazza Venezia. Anzi, ci ha sorpreso che in diversi siano sfilati con la baionetta in canna ma forse era per essere pronti ad affettare più rapidamente il salame.
Si sono viste anche, fra i politici, molte facce scure, segno che la tensione è alta, altissima, e qualcuno teme di andare a casa presto.  Fico ha poi dichiarato che questà è: "la festa dei migranti, dei rom e dei sinti" Che a Matteo Salvini, e non solo a lui, girassero le scatole (come ha dichiarato) lo hanno visto tutti in diretta, Come darli torto?Questi pensano a tutti gli "ultimi" ma si dimenticano del popolo. E' sono anche delle zucche dure perché non hanno compreso, neppure dopo le ultime elezioni, stanno le cose. E in democrazia le minoranze vanno rispoettate ma vince la volontà della miggioranza. O no?

sabato 1 giugno 2019

NAVE GIGALA FULGOSI DIRIGE PER GENOVA
 
 
Nave CIGALA FULGOSI, che ha raccolto 100 persone a largo delle coste libiche, sta dirigendo verso verso il porto di Genova, dove avverrà lo sbarco, per non pesare sempre sulle stesse strutture.
Il ministro Salvini sta cercando di ridistribuirle subito.
La SEA WATCH III è intanto stata dissequestrata. Al momento del sequestro si erano dovute far sbarcare le persone a bordo e ora il giochino può ricominciare, provocando forti proteste da chi si sente preso in giro da certa magistratura.
Invece di stroncare questi traffici, qualcuno finisce per favorirli per questioni ideologiche.