martedì 18 febbraio 2020

FORSE SARANNO RITIRATE DAL SERVIZIO 
LE PRIME QUATTRO LITORAL COMBAT SHIP (LCS)
 
 
I programmi dell'US Navy potrebbero portare al ritiro dal servizio delle prime prime quattro Litoral Combat Ship (LCS),  il vasto programma per unità più piccole ma veloci, afflitto da non pochi problemi fin dall'inizio, con alcuni imbarazzanti incidenti durante la loro attività. Si tratterebbe di due unità della classe "Indipendence" (un avveneristico trimarano), e due della classe "Freedom" (con scafo classico).
La notizia fa molto rumore in quanto la più "vecchia" unità fra quelle da cancellare, è in servizio da appena sei anni! Il fatto è che i loro costi di modifica e manutenzione, risultano troppo alti e i moduli intercambiabili progettati in origine, hanno avuto problemi nel divenire operativi. Ma si sono avuti guai anche per l'apparato motore e perfino su alcuni scafi.
A nostro avviso si tratta di unità troppo piccole e troppo "spinte" per l'attività oceanica, specialmente nella versione trimarano. Si è voluto realizzare unità che, attraverso moduli intercambiabili, potessero ricoprire ruoli diversi, dalla lotta antinave a quella contro le mine, un'ambizione forse troppo vasta.
Da tempo la Marina statunitense guarda verso unità diverse, meno avveneristiche ma più pratiche. E noto l'interesse per le fragate italo-francesi classe "FREMM" che si sono rivelate navi dalle ottime caratteristiche, potenti e flessibili. Si tratterebbe di un programma a bassissimo rischio (a differenza delle LCS, i cui costi sono schizzati alle stelle, per esempio), per unità che sarebbero modificate rispetto all'esigenze statunitensi ovviamente. Le LCS rimarrebbero in servizio per attività in acque più ristrette, come il Golfo Persico e il Mediterraneo.

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