SOSTITUITO IL MINISTRO DELLA DIFESA CINESE
SOSTITUITO IL MINISTRO DELLA DIFESA CINESE
CONSEGNATI ALLA POLONIA I PRIMI DUE AW-149
Appena 17 mesi dopo averne deciso l'acquisizione, la Polonia ha ricevuto i primi due elicotteri da trasporto AW-149, macchina per ora prevista in 32 esemplari, almeno per ora ma visto lo sviluppo dell'apparato difensivo polacco, si attendono ulteriori ordini. Ora potrà iniziare il passaggio dei piloti su questo elicottero, nettamente più performante rispetto ai Mi.8 precedenti, con cui non si può quasi fare un confronto. Gli AW-149 saranno assemblati anche in Polonia nel prossimo futuro.
DRONE SMINATORE
La società ucraina Brave 1 ha messo a punto un
quadricottero munito di sonda cercamine, denominato ST-1. L'apparato può
operare in tutta sicurezza sopra le zone dove possono trovarsi delle
mine, eseguendo una scansione automatica oppure operando manualmente. Le
capacità di sminamento sono 3/4 volte più veloci che non facendo agire
un operatore direttamente oltre a garantire la sicurezza del personale.
4 P-3 ORION DALLA NORVEGIA ALL'ARGENTINA
L'Argentina deve controllare enormi spazi navali, provvedendo anche alle operazioni SAR. Purtroppo il paese sta affrotando l'ennesima crisi economica per cui fondi per la Difesa sono molto scarsi. Per questo è stato deciso di acquisire 4 velivoli P-3 ORION già in forza all'Aeronautica norvegese, dove sono stati utilizzati per molti anni. Probabilmente si conta anche sulla fornitura di parti di ricambio statunitensi che stanno dismettendo questo velivolo, sostituito dai moderni reattori P-8 POSEIDON.
SEMOVENTI COREANI K-9 PER L'EGITTO
L'Egitto ha mostrato i suoi nuovi semoventi coreani da 155/52 mm K-9, un sistema che sta avendo un ottimo successo di vendite. Gli egiziani stanno acquisendo anche il veicolo trasporto munizioni K-10. realizzato sullo stesso scafo che consentono di ricaricare rapidamente il deposito di munizioni del semovente, in condizioni di sicurezza.
RADAR FRANCESI PER L'ARMENIA
Dovendo rafforzare la sua difesa urgentemente, l'Armenia ha deciso di acquistare 3 radar da difesa aerea Thale Ground Master GM 200, in postazioni mobili su autocarro 6x6. Gli armeni stanno abbandonando la Russia come fornitore militare e si stanno rivolgendo in occidente, volendosi svincolare da Mosca che nulla ha fatto per difenderli nei mesi passati.
IL GIAPPONE SI RAFFORZA
Prosegue il potenziamento dell'apparato militare nipponico. E' di questi giorni la notizia che Tokyo acquisterà un certo numero di carri Tipo 10 (un modello originale particolarmente studiato per il territorio giapponese, più piccolo dei Tipo 90, vale a dire dei LEOPARD 2 già in servizio) e autocannoni Tipo 19 da 155/52 mm su scafo a 4 assi. Per anni l'Esercito giapponese è stata una struttura relativamente piccola, in particolare rispetto ad Aeronautica e Marina, ma ora si sta rafforzando.
3 C-130 J PER LE FILIPPINE
Le Filippine hanno ordinato 3 velivoli da trasporto C-130 J SUPER HERCULES per modernizzare la propria linea di trasporti in quanto deve far fronte a una Cina comunista sempre più aggressiva. I velivoli ovviamente possono essere utilizzati anche per missioni di protezione civile. Le esigenze sarebbero superiori ma l'economia del paese non consente ulteriori acquisti almeno per ora.
LANCIARAZZI HIMARS PER L'ESERCITO ITALIANO
Il bilancio della Difesa prevede per quest'anno 130 milioni, primo stanziamento per l'acquisizione di 21 lanciarazzi HIMARS con missili GMLRS ER (Ground Multi Lunch Rocket System Extended Range) con raggio superiore ai 150 km. Lo avevamo suggerito anche noi in quanto il sistema è imbarcabile a bordo dei velivoli C-130 J e facilmente trasportabile via mare anche sui mezzi da sbarco della Marina Militare.
Il raggio operativo darà capacità mai avute da un sistema terrestre dell'Esercito, con la precisione che si è vista su fronte Ucraino.
I rimanenti 21 lanciarazzi cingolati MLRS (3 sono stati ceduti all'Ucraina), saranno tutti portati allo standard A2, con vari miglioramenti. Ricordiamo che questi sistemi sono più pesanti e ingombranti ma hanno una capacità di fuoco doppia (12 razzi da 227 invece di 6). In futuro, oltre ai sistemi ATACMS che hanno una portata fino a 300 km, saranno disponibili anche missili con raggio fino a 500 km.
PROTEZIONE SUPERIORE PER I MERKAVA
Con una velocità fulminea gli israeliani hanno montato su alcuni loro carri MERKAVA IV delle protezioni aggiuntive orizzontali sopra la torretta, per contrastare l'impiego da parte di Hamas di piccole cariche cave sganciate da droni, come si è visto durante l'offensiva lanciata il 7 ottobre. Nel mondo anglosassone queste modifiche vengono indicate come "cope cage" ma noi preferiamo indicarle come "tettoia", nome che ben indica la loro struttura. Probabilmente la modifica è stata condotta dalle officine di reparto.
In pratica si tratta di griglie metalliche poste sopra la torretta, ad altezza tale da consentire all'equipaggio l'uso dei portelli d'accesso ma ad una distanza che riduce l'efficacia della carica cava nei riguardi della protezione superiore. Questa difesa si è resa necessaria perché le protezioni attive come la TROPHY non coprono angoli d'approccio molto alti, come quelli dei droni, troppo lenti anche per essere identificati come una minaccia. Ovviamente si studieranno contromisure. Pensiamo ad apparati elettronici ma anche cinetici, per esempio collegati ad una mitragliatrice di bordo o altri tipi di sistemi.
Ricordiamo come il 7 ottobre droni di Hamas abbiano messo fuori combattimento almeno un MERKAVA, colpendolo al vano motore.
RIFORNIMENTO VELOCE DA C-130 J
DI F-35 DI AMI E MM
Al Distaccamento Aeroportuale di Alghero (SS) dell’Aeronautica Militare, il 6 ottobre scorso si è svolta l’attività di rapid refuelling a favore di due velivoli F-35 B, di cui uno in dotazione al 32° Stormo di Amendola (FG) e l’altro alla Stazione Aeromobili Marina di Grottaglie (TA), nel ruolo di velivoli receiver con motori accesi e pilota a bordo riforniti di carburante da un velivolo KC-130 J della 46ª Brigata Aerea di Pisa, nel ruolo di tanker.
L’esercitazione ha previsto la simulazione dell’atterraggio di due velivoli STOVL (Short Take Off and Vertical Landing), aventi capacità di decollo corto e atterraggio verticale su piste corte o danneggiate, in un’area isolata e priva di impianti di rifornimento stabili. Il sistema ALARP, che grazie al prelievo diretto di carburante dai serbatoi di un KC-130 J è in grado di rifornire fino a quattro velivoli contemporaneamente, rappresenta una delle capacità expeditionary espresse dall’Aeronautica Militare che permettono il rapido rifornimento a favore delle unità di volo impiegate in aree isolate e lontane dalla base madre oppure in contesti operativi piuttosto complessi.
All'attività ha partecipato personale del 17° Stormo Fucilieri dell'Aria, del 6° Stormo di Ghedi e del 3° Stormo d Verona-Villafranca. Queste attività congiunte Marina/ Aeronautica ci sembra un segnale importante e il superamento di vecchi problemi.
IL DURAND DE LA PENNE IN MOZAMBICO
Il presidente del Consiglio Giorgia Meloni si è recata in Mozambico paese che ha importanti risorse energetiche e che deve qualcosa all'Italia, visto il nostro impegno per risolvere la guerra civile che lo devastava fino ai primi Anni '90, fra il FRELIMO e la RENAMO. Purtroppo, con un errore clamoroso, le autorità dell'epoca non fecero niente per avviare importanti collaborazioni economiche. Ora si cerca di porre rimedio a un errore clamoroso. Il presidente del Consiglio, che ha incontrato il presidente del Mozambico, ha dovuto accorciare la sua visita per i drammatici avvenimenti internazionali, ma a Maputo ha visitato anche il cacciatorpediniere della Marina Militare LUIGI DURAND DE LA PENNE, impegnato in attività antipirateria in Oceano Indiano, attività importante e troppo spesso rimasta in ombra.
Subito dopo la Meloni si è recata in Congo per una missione internazionale simile.
CAMBIO ALLA TESTA DELLA KFORCE
La KFOR, attiva in Cossovo dal 1999, come previsto da tempo ha visto cambiare il comandante in questo delicato momento di forti tensioni e scontri. Il generale Ristuccia ha ceduto il comando al collega turco Ozkan. E' la prima volta che la missione ha un comandante di Ankara e questo fatto sta sollevando le proteste serbe. Del resto la Turchia attualmente ha il contingente militare più importante dopo quello italiano (600 militari).
Nel paese sono affluiti rinforzi internazionali dopo i combattimenti del 24 settembre.VARATA NUOVA UNITA' AL MUGGIANO
Il 6 ottobre è stato varato al Muggiano l'unità RUGGIERO DI LAURIA, terza della classe "Thaon de Revel" prevista in configurazione "Leggera". Il 27 settembre è stato consegnato il RAIMONDO MONTECUCCOLI, anche lui con la medesima configurazione. Manca quindi solo la consegna della settima unità di questa classe che la Marina indica come pattugliatori ma che secondo noi vanno inserite nel segmento fregate visto dislocamento e armamento.
DRONE TURCO ABBATTUTO DAGLI USA
Un drone turco ANKA-5 è stato abbattuto da un velivolo statunitense mentre stava colpendo posizioni turche in Iraq. La Turchia ha lanciato una serie di attacchi contro le posizioni del PKK ma si è messa ad attaccare anche posizioni di formazioni kurde supportate dagli Stati Uniti che, ovviamente, non appoggiano il PKK, ritenuta organizzazione terroristica. Il fatto è abbastanza clamoroso e fa parte del conflitto che è ancora in corso in Siria.
ALTRI AUTOCARRI IVECO ALLA ROMANIA
La Romania, che aveva già in corso la fornitura di oltre 900 veicoli alla Romania, ha ricevuto un ulteriore ordine per 1.107 mezzi, a 2, 4 e 8 assi, indice che il cliente è rimasto soddisfatto dei mezzi consegnati. Stante la situazione internazionale, Bucarest sta potenziando la propria difesa.
LANCIAGRANATE GLX-160 AL GIAPPONE
La notizia ci era sfuggita ma ha una certa importanza. Il Giappone ha deciso l'adozione per il nuovo fucile d'assalto prodotto dalla Howa, del lanciagrante coassiale da 40 mm Beretta GLX. L'arma può essere aggregata al nuovo fucile d'assalto nipponico oppure utilizzata "stand alone", applicandovi una calciatra telescopica. Il munizionamento utilizzato è il classico 40x46 mm, standard in occidente.
A quanto ci risulta è da quando la Marina Imperiale non acquistò un certo numero di fucili '91, prima della II Guerra Mondiele e del'ordine per la Beretta 34 (mai consegnate per eventi bellici), che il Giappone non acquistava armi leggere italiane.
BREN 2 ALL'UCRAINA
L'Ucraina vuole standardizzare al più presto almeno i reparti di prima linea sul calibro 5,56x45 mm. Intanto ha già ricevuto un buon numero di armi occidentali in questo calibro e altre le ha costruite localmente, in particolare fucili d'assalto TAVOR su licenza israeliana. Ora ha ottenuo la licenza di produzione per i fucili d'assalto ceki BREN 2, arma senza dubbio interessante e non dal costo stratosferico, considerando che le esigenze numeriche sono molto alte. In questo modo si spera di semplificare la logistica perché oggi come armi lunghe individuali l'Ucraina utilizza armi in 7,62x39 (AKM e derivati), il 5,45x39 (AK-47) e i vari fucxili d'assalto in 5,56x45 che si sono dimostrati all'altezza dei compiti richiesti.
NH-90 AUSTRALIANI A TERRA
L'Australia ha deciso di mettere a terra 45 elicotteri NH-90 TAIPAN di cui dispone. La cosa strana è che non sembra esserci alcun collegamento con l'incidente avvenuto lo scorso luglio, quando uno di questi velivoli è andato perso, per il quale almeno per ora non sono emersi problemi di ordine tecnico. Gli australiani avevano deciso di sostituire i loro UH-90 con gli statunitensi Sikorsky UH-60. Fa impressione e non si spiega tecnicamente, come mai lo stesso elicottero funzioni regolarmente in molti altri paesi, con oltre 500 macchine operative. Anche il livello di sicurezza è molto alto, per cui si potrebbe trattare di un problema nella formazione del personale, come sembra esser accaduto in Norvegia. L'NH-90 è un elicottero avanzato, più complesso dei modelli adottati in precedenza e qualcuno potrebbe aver affrontato questo salto generazionale non in modo adeguato.
Basta pensare che gli NH-90 italiani, e la versione navale NFH-90, per ora hanno fatto registrare una sola perdita, palesemente legata ad un errore di pilotaggio, nonostante un intenso utilizzo anche in Afghanistan e Iraq.
Dato che per ora gli australiani hanno ricevuto solo 3 UH-60, l'Esercito australiano rimane conunque con un pericoloso gap nel settore anche per le attività di soccorso e protezione civile. Se qualcuno è convinto che l'NH-90 non vada bene alle sue necessità, conosciamo altri utenti che, specialmente a costo abbordabile, sarebbero ben contenti di acquisirlo, incluso chi è impegnato in un grande conflitto convenzionale!
TUTTI CONSEGNATI GLI NH-90
DELLA MARINA MILITARE
La Marina Militare Italiana ha raggiunto un importante traguardo nell’incremento di capacità della propria flotta elicotteristica attraverso il completamento delle consegne di tutti gli NH90, unitamente alla realizzazione di un centro di simulazione dedicato all’addestramento degli equipaggi di questo modello. L’ultimo dei 46 SH-90A previsti, dedicato a operazioni antinave e antisommergibile, assemblato presso lo stabilimento Leonardo di Venezia Tessera, è stato assegnato alla base di Maristaeli Luni della Marina Militare e presentato nel corso di una cerimonia ufficiale alla presenza di rappresentanti della Forza Armata, di Leonardo e di NHIndustries il 29 settembre. I velivoli della Marina sono dotati di sonar filabile in mare, siluri e missili antinave MARTE.
Quest’ultimo elicottero si unisce anche ad una flotta di dieci MH-90A, ottimizzati per compiti di trasporto tattico e operazioni speciali, portando a 56 la flotta totale di NH90 in servizio presso l’importante operatore. Il primo NH90 della Marina Militare Italiana è stato consegnato nel 2011. Da allora, l’intera flotta ha accumulato oltre 35.000 ore di volo in molteplici operazioni in Italia e all’estero.
Il completamento delle consegne avviene in concomitanza con la l’apertura presso la base di Maristaeli Luni di un centro di simulazione per l’addestramento di tutto l’equipaggio e unico nel suo genere, dotato di un simulatore di volo dedicato in configurazione MR 1 (quindi rappresentativo dei più recenti standard avionici), completamente sviluppato da Leonardo e personalizzato secondo le esigenze della Marina Militare Italiana.
Il nuovo ambiente di simulazione consente agli equipaggi di SH-90 e di MH-90 (sia piloti che personale specializzato) di essere addestrati con il massimo livello di fedeltà e accuratezza (con standard di Livello D, ovvero 1 ora di simulazione equivalente a 1 ora di volo reale) per svolgere missioni in ogni tipo di scenario operativo a vantaggio dell’efficacia, della sicurezza, dell’efficienza e della sostenibilità.
Il sistema è stato concepito in modo da consentire ulteriori evoluzioni future, come la possibilità di essere collegato ad altri simulatori e al fine di sviluppare sessioni di addestramento in rete congiunto e multi-dominio. Il centro di simulazione potrà anche fornire servizi di formazione a equipaggi di NH90 prevenienti da altri paesi.
Gian Piero Cutillo, MD di Leonardo Helicopters, ha dichiarato: “Il completamento delle consegne dell’NH90 e la realizzazione di questo ambiente di simulazione unico nel suo genere segna un importante passo avanti e rafforza ulteriormente la nostra collaborazione di lunga data con la Marina Militare Italiana. Voglio ringraziare tutto il personale della Marina e dell’industria che ha reso possibili questi risultati. Non vediamo l’ora di continuare questa collaborazione con la Marina Militare Italiana verso nuovi importanti obiettivi, per un ulteriore miglioramento di capacità volte a soddisfare le esigenze in continua evoluzione”.
Leonardo è responsabile o contribuisce in modo significativo alla progettazione, produzione e/o integrazione di un’ampia gamma di sistemi e componenti critici dell’elicottero. Questi includono, tra gli altri, la sezione di coda della fusoliera, il sistema idraulico della trasmissione principale, funzioni avanzate del pilota automatico, l’integrazione dell’impianto propulsivo, il sistema di missione della variante navale NFH (integrando sonar, radar, sistema elettro-ottico, sistemi di autoprotezione elettronica e di identificazione, sistemi video e gestione dei sistemi d’arma comprendenti missili aria-superficie e siluri per il contrasto a minacce navali e sottomarine). Leonardo integra, inoltre, alcuni sistemi proprietari dedicati come il sistema anticollisione Laser Obstacle Avoidance System (LOAM), l’elettro-ottico LEOSS-T e, in alcuni casi, mitragliatrici di tipo gatling. Attualmente sono operativi oltre 500 di queste macchine, ai vertici della categoria, in varie parti del mondo.