LA SPARIZIONE DI UN GIORNALISTA SAUDITA
DENTRO IL CONSOLATO DI RYAD A ISTANBUL
Grosso rumore sta facendo in tutti i vari ambienti dell'intelligence ma anche fra l'opinione pubblica, la sparizione di un giornalista saudita in esilio negli Stati Uniti, Jamal Kashoggi,che è sparito dopo che era entrato nella struttura.
Ankara ha visionato le telecamere e asserisce che non solo non è più riuscito ma che ha le prove che sia stato ucciso da una squadra di agenti sauditi, giunti appositamente perchè l'uomo, che lavora al Washington Post, doveva prendere i documenti per sposarsi. sembra che vi siano anche altri elementi di prova, fra cui il telefono da polso "smart" dell'uomo o delle microspie che hanno registrato elementi determinanti.
Sembra che i servizi turchi abbiano alcune prove dell'avvenuta uccisione e della sparizione del cadavere, sorvegliando la struttura anche in modo illegale.
Sono montate le proteste si pensa che ha attuare l'azione sian stato un ramo dei servizi segreti sauditi, forse per gettare discredito sul paese. Sembra che Rhiad abbia fatto le prime ammissioni.
Trump ha mandato subito il segretario alla sicurezza Pompeo in Arabia Saudita anche perché l'uomo era residente negli Stati Uniti.
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