sabato 22 settembre 2018

SULL'ABBATTIMENTO DEL VELIVOLO 
ELINT RUSSO A LARGO DELLA SIRIA

Avete presente uno schermo radar? Bene, quelli moderni riportano la presenza di aerei "amici", "nemici" e "non identificati". Cerchi verdi, triangoli rossi e via proseguendo, a secondo dei radar.
Quando appare un velivolo il cui trasponder, una volta interrogato dal radar, non da "la parola d'ordine giusta", viene indicato come "non identificato". Sulla classificazione del traffico aereo in tempo di pace, vi sono varie questioni. Per esempio la difesa aerea greca non passa come "amici" i velivoli militari turchi e via proseguendo. In guerra è diverso, in quanto il traffico civile è sospeso, per cui un aereo che proviene dalla direzione del nemico è una "traccia ostile"
Il 17 settembre scorso, la difesa aerea siriana aveva in bella evidenza l'Iliushin Il.20 ELINT che orbitava a largo della costa siriana in missione di spionaggio elettronico. Quando è partita l'incursione israeliana, le batterie missilistiche sono entrate in azione, continuando i lanci anche molto dopo la fine dell'attacco. Non hanno colpito i velivoli d'attacco ma una batteria di S-200 (SAM-5 GAMMON in codice NATO) ha inquadrato il quadrimotore russo, quasi una presenza fissa da quelle parti. L'operatore radar doveva accorgersi che si trattava di una traccia troppo grande (fra l'altro le eliche sono molto più riflettenti di un propulsore a reazione) e lenta e soprattutto "amica". E' stato lanciato il missile che, alla fine ha impattato, facendo precipitare l'aereo ELINT. Fra l'altro un minuto prima dell'azione Israele aveva utilizzato la "linea rossa" per avvisare i russi dell'imminenza dell'azione, in modo che prendessero i provvedimenti opportuni.
Il capo dell'Aeronautica israeliana si è recato subito a Mosca, con i tracciati dell'azione, dimostrando in modo inequivocabile che nessuno si era fatto scudo dell'aereo russo. Putin ha dovuto abbozzare subito e sembra non sia stato per niente soddisfatto del disastro  causato dalle forze di Assad con un missile russo. 
Ultimo problema. I missili S-200/SA-5 hanno una grande gittata e finiscono anche nei paesi limitrofi. Un paio sono già stati intercettati dai sistemi israeliani ARROW e qualcuno è finito in zone desertiche giordane. Anche questo è motivo di preoccupazione. 
Si dovrebbe preoccupare anche l'aviazione civile perché queste armi potrebbero anche ingaggiare velivoli su rotte molto distanti.

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