ALLO STUDIO INTESA
AERONAUTICA FRA ITALIA E GIAPPONE
Durante una recente audizione alla Calera del generale Luca Goretti, capo di stato maggiore dell'AMI, il generale ha detto che la Forza Aerea vorrebbe acquisire il pattugliatore navale giapponese Kawasaki
P-1. L'ipotesi va messa in relazione all'adozione da parte giapponese dell'addestratore Leonardo M-346. L'Idea ci sembra fattibile considerando che serve all'Italia un velivolo da pattugliamento marittimo dato che per ora vi sono solo 4 P-72 (ATR-72 ASW), per giunta non armati.
Il P-1 è l'unico moderno pattugliatore navale progettato specificatamente per questo compito e le sue prestazioni, dal punto di vista aeronautico, sono superiori perfino a quelle del P-8 POSEIDON statunitense, adottato anche da paesi come il Regno Unito, la Germania, l'Australia, l'India, pur sempre un velivolo civile (il diffusissimo Boeing B-767) adattato a questo compito.
A nostro avviso bisogna considerare i costi di esercizio di un quadrireattore, la resa operativa ai vari livelli di volo (un jet consuma molto a bassa quota) e i problemi logistici per motori adottati solo per questo velivolo mentre quelli del P-8 sono molto diffusi. Per prima cosa bisognerebbe armare i P-72, economici nell'attività in acque intorno all'Italia. Con il P-1 il raggio operativo sale di molto così come le capacità d'intervento. Nell'ipotesi potrebbe essere adottata un'elettronica di concezione italiana ma anche questo ha dei costi. Il Giappone riceverebbe un moderno addestratore, in grado di svolgere anche altri ruoli.
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