martedì 29 ottobre 2024

 SUL NUOVO PATTUGLIATORE NAVALE


In ambito Marina e Aeronautica si sta discutendo circa il nuovo velivolo da pattugliamento navale. I concorrenti sono tre:

- Il P-8 POSEIDON statunitense

- Il P-1 giapponese

- Il P-27 J ASW italiano, di Leonardo

Ci siamo espressi più volte sul tema ma vogliamo ribadire il concetto.

Il P-8 POSEIDON è un bireattore derivato dal B-737-800 con profonde modifiche, fra cui due grandi stive con portelloni ventrali e punti d'attacco alari per vari carichi. Essendo un reattore ha grande autonomia (purché operi in quota) ma i costi sono decisamente consistenti a cui si aggiungono i problemi se si deve operare a bassa quota. Per ora è stato scelto da USA, Regno Unito, Canada, Australia, Germania, India e altri.

Il P-1 giapponese è un quadrireattore ideato (ed è l'unico) specificamente per il pattugliamento navale (come fu per l'ATLANTIC) e la lotta antisommergibile, con limiti se opera a bassa quota. Per ora è stato scelto solo dal Giappone.

Il C-27 J ASW di Leonardo ha altri ordini di grandezza e prestazioni inferiori ma costa molto meno ed è in grado di operare anche da piccoli aeroporti. Può essere rifornito in volo e risulta molto valido in mari non vastissimi, potendo operare senza problemi a bassa quota. I suoi propulsori sono i medesimi di quelli del C-17 J e del C-130 J, con importanti vantaggi logistici e risparmi complessivi.

Siamo sempre stati sostenitori del velivolo italiano per tutta una serie di motivi. Sarebbe chiamato ad operare soprattutto in ambito mediterraneo, mentre il POSEIDON è una macchina destinata essenzialmente ad operazioni oceaniche. La formula turboelica consente di pattugliare a bassa quota, per esempio se bisogna cercare naufraghi o adoperare il rivelatore anomalie magnetiche (MAD). Può operare anche da piccole piste a fondo naturale, interdetti agli altri due velivoli, cosa che può accorciare di molto i tempi di trasferimento. Inoltre vi è un grosso mercato per i pattugliatori navali, con paesi che o non hanno le necessità o non hanno i fondi per l'acquisto di macchine più grandi.

In Italia attualmente si utilizzano 4 P-72, alias ATR.72 MP che sono però disarmati e più piccoli. L'Italia deve avere una componente ad ala fissa antisommergibile e in ambito NATO si è impegnata per 9 velivoli. Con i fondi disponibili sarebbe possibile acquisire pochissimi P-8 o P-1, tenendo presente che servono nuovi siluri, missili antinave (i MARTE LR)  e sonoboe.

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