I RAFALE CROATI IN SERVIZIO
I primi 6 velivoli da combattimento RAFALE sono divenuti operativi con lo Squadrone 191, sulla base di Zagabria-Pleso. Per oltre 30 anni i croati si erano dovuti accontentare dei vecchi MiG.21 bis portati in volo da disertori ma soprattutto forniti attingendo ai MiG. 21 della disciolta Aeronautica della DDR. Velivoli molto vecchi e logori, superati completamente e costosi da mantenere in servizio.
I 6 ulteriori RAFALE, sempre di seconda mano ex francesi, giungeranno prossimamente. Croazia e Serbia sono gli unici paesi già all'interno della defunta Jugoslavia che mantengono operativi velivoli da combattimento. Il costo di questi velivoli, con il relativo armamento, supera i 900 milioni di Euro. Zagabria aveva atrovato un accordo per dotarsi di F-16 ex israeliani ma gli Stati Uniti avevano bloccato l'operazione, il cui importo sarebbe stato ridotto intorno ai 500 milioni di Euro. Washington fornisce velivoli ad Israele con particolari vantaggi economici. Probabilmente non si voleva fornire certi apparati elettronici tanto che all'Ucraina per ora giungeranno velivoli già in forza solo a forze aeree europee e non all'USAG che pure ha moltissimi di questi aerei disponibili dopo l'entrata in servizio degli F-35.
Per Zagabria resta il problema di come assicurare la difesa aerea del paese su un territorio che si estende dal Danubio alle Bocche di Cattaro. In precedenza i MiG.21 venivano rischierati, per esempio a Zara/Zadar o a Spalato/Split, con quest'ultimo aeroporto dotato di un grosso rifugio in caverna.
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