ARRIVA LA RISERVA IN ITALIA?
In una recentissima intervista, il ministro della Difesa Guido Crosetto ha affermato che sta valutando l'ipotesi di introdurre una Riserva adatta al paese e alle nuove esigenze operative. Noi che ci siamo sempre battuti per questa ipotesi ovviamente siamo assolutamente favorevoli ma questa ipotesi va studiata bene. Lui ha fatto riferimento a quanto avviene in Svizzera o in Israele ma ovviamente la situazione italiana è diversa così come è diversa la sua storia. Per fortuna non abbiamo certe necessità e siamo inseriti in una grande alleanza. Ci possono essere situazioni in cui, specialmente in alcuni settori, serve un apporto ulteriore di personale. Comunque su RAIDS ne riparleremo in modo approfondito.
Quello che ci lascia invece molto perplessi è la reintroduzione di un servizio militare di leva in periodo di sostanziale pace. La cosa sarebbe costosa e genererebbe in alcuni strati sociali forti contrasti. Fioccherebbero i certificati medici, le motivazioni religiose e via proseguendo, come fu nella parte finale della leva, con il risultato che l'effettiva chiamata alle armi finiva per essere discriminante.
Consigliamo di ripartire da alcuni settori come il genio e la logistica che hanno riscontri diretti nel mondo civile, valutando tutti i fattori e puntando a professionisti in grado di rientrare in ruoli operativi anche se temporaneamente impegnati in ruoli logistici. Una sperimentazione pratica servirebbe a chiarisi le idee sulle reali capacità del sistema, specialmente in relazione anche alla normale attività lavorativa, elemento assolutamente determinante per il successo di una simile iniziativa.
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