venerdì 2 giugno 2023

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 NUOVO MEZZO D'ASSALTO DEL 

GRUPPO OPERATIVO INCURSORI

 

A sorpresa (grande sorpresa) nella parata del 2 giugno è stato fatto sfilare un nuovo mezzo d'assalto della Marina Militare. Si tratta di un battello subacqueo di forma vagamente siluriforme, sicuramente trasportabile sulla coperta dei sottomarini, dietro la vela, della Marina Militare, lungo 10/11 metri f.t., con un diametro di circa 2,20 metri anche se il fondo è piatto. Il battello è di tipo "asciutto" ma consente la fuoriuscita degli operatori in immersione tramite un'apertura laterale stagna sul fianco sinistro, dotata di oblò. Per l'accesso in superficie vi è un portello superiore ma potrebbe esservi anche un portello inferiore d'emergenze e per l'accesso in immersione, direttamente dal sottomarino avvicinatore, in modo che il personale(7/9 operatori) possano riposare sul battello entrando nel mezzo d'assalto solo prima del suo distacco dall'unità per l'azione. La prua è decisamente particolare, forse per rendere possibile più facilmente il recupero del mezzo da parte del battello madre, con timoni di profondità anteriori.  La propulsione dovrebbe essere solo elettrica, con batterie agli ioni di litio. Il propulsore è posteriore e l'elica quadripala è sistemata  nella parte inferiore della poppa, dove si trovano altri impennaggi per la guida. Lo scafo stagno consente di spingersi a profondità ben maggiori rispetto a quelle consentite dalll'utilizzo dei respiratori ARO oltre a proteggere dall'acqua fredda, un'insidia che troppi sottovalutano. Non escludiamo la presenza di un elemento estensibile con una telecamera e un ricevitore GPS.

Possiamo stimare un'autonomia di 2/300 chilometri ed una velocità massima di 10 nodi (ricordando che i consumi salgono molto con l'aumentare della velocità in immersione) anche se grande attenzione sarà stata sicuramente posta nel ridurre al minimo la traccia acustica rilevabile dai sonar passivi mentre l'architettura lo rende meno facilmente identificabile dai sonar attivi. Da rimarcare come un battello di questo tipo possa essere trasportato anche nel bacino delle navi d'assalto anfibie della M.M., su alcune unità come la nuova nave destinata al COMSUBIN ma anche su autocarro, inserita all'interno della celebre colonna mobile del reparto.

A nostro avviso un mezzo all'avanguardia, frutto di anni di sviluppo che susciterà grande interesse e qualche invidia, ricordando che per la sua gestione serve personale altamente addestrato incluso quello che si occupa della parte tecnica per il funzionamento del battello.

 

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