CONCLUSA LA MARE APERTO 22/2
Si è conclusa la seconda fase della Mare Aperto 2022, come abbiamo appreso da un comunicato dello Stato Maggiore della Marina Militare. La Mare Aperto 22-2, il maggiore evento addestrativo della Marina Militare, e che ha visto coinvolte forze appartenenti a 5 nazioni NATO, più di 45 tra navi, sommergibili, velivoli ed elicotteri, insieme a reparti anfibi della Brigata Marina San Marco, Incursori e Subacquei del COMSUBIN oltreché personale e mezzi dell’Esercito Italiano, dell’Aeronautica Militare, per un totale di più di 5.300 militari operanti in mare e dal mare.
Anche in questa edizione importante e proficua è stata la partecipazione di diverse realtà del contesto interistituzionale e interagenzia, tra le quali il Centro Studi Internazionali, il Centro di Geopolitica e Strategica Italiana e degli studenti, circa 50, di diverse Università italiane e professionisti del mondo civile.
Abbiamo svolto un’attività intensa e impegnativa per tutti, a carattere interforze e multidominio, articolata su più fronti, incentrata sulle attività tradizionali e arricchita dallo sviluppo delle dimensioni spaziale e cibernetica.
Lo scenario, complesso e caratterizzato anche dai connotati della guerra ibrida, ci ha permesso di approfondire le tematiche addestrative fondamentali per assolvere con efficacia i compiti istituzionali della Marina Militare.
Sono molto soddisfatto del forte impegno profuso da tutti gli uomini e le donne che hanno partecipato, questo in breve il bilancio finale tracciato dal comandante in capo della Squadra Navale, ammiraglio di squadra Aurelio De Carolis, che ha anche sottolineato come "Il coinvolgimento nell’esercitazione di studenti universitari, integrati negli staff imbarcati sulle unità navali in funzione del percorso di studi, è fondamentale nel più ampio quadro del rafforzamento dei legami esistenti con gli atenei".
Un connubio, strategico e innovativo, tra operatività e cultura della difesa. La sessione autunnale dell’esercitazione, che ha interessato gli spazi marittimi compresi tra il mar Adriatico, il mar Ionio, il mar Tirreno ed il Canale di Sicilia, si è sviluppata in due fasi: la prima, dal 3 al 14 ottobre, durante la quale è stato verificato il livello di capacità nei diversi settori delle operazioni marittime in ottica multidominio; la seconda, dal 17 al 27 ottobre, cosiddetta fase tattica, incentrata sulla simulazione di uno scenario progettato con due forze contrapposte in continuità con l’edizione precedente.
I due opposti partiti hanno cercato di raggiungere gli obiettivi prefissati dal comandante in capo della Squadra Navale, direttore dell’esercitazione, imbarcato col suo staff sulla portaerei Cavour. Il nostro auspicio è che sulle prossime edizioni siano rimnessi anche i giornalisti, esclusi da anni da questo evento, in modo incomprensibile, quando prima erano sempre presenti. Forse un "danno collaterale" dei precedenti governi, così come l'esclusione dai teatri operativi, un vero sopruso a cui quasi tutti si sono piegati senza fare una piega.
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