Giampiero Cannella
L’ITALIA NON GIOCA A RISIKO
Pagg.160, cm. 11,5x17
Euro: 14,00
Reperibile presso Scaffale Militare
Questo piccolo ma interessante saggio, opera di un apprezzato collaboratore di RAIDS e di STORIA E BATTAGLIE, riesce a sintetizzare in un formato agile temi importanti. L’autore, già membro della Commissione Difesa della Camera, mette in evidenza come ad una resa operativa dello strumento Difesa, passato dalla difesa della “soglia di Gorizia” a operazioni in zone anche remote della terra, in pochissimi anni, veramente buona, ha fatto riscontro una inadeguatezza, a volte a livelli drammatici, di una classe politica che poco comprende di politica estera e ancor meno di geopolitica, salvo aggrapparsi ai militari quando le cose si mettono male, come è stato durante la pandemia. L’opera si apre con una quanto mai opportuna citazione di Seneca: “Non esiste vento favorevole per un marinaio che non sa dove andare” che ben sintetizza la situazione che si è creata, che non influisce solo su astratti fattori ma anche sulla disponibilità di fonti energetiche e sulla libertà dei traffici navali. Si tratta di concetti rimarcati anche nella prefazione di Guido Crosetto, uomo politico noto per il suo senso pratico, ben diverso da tanta demagogia. Troppo spesso i politici italiani esitano sui passi da fare, preferendo sempre rimanere in posizione defilata, salvo rare eccezioni. Questo porta a vari problemi se non a sgarbi diplomatici che possono costare caro. Sul campo, adottando uno stile più proficuo di certi approcci poco realistici, i nostri militari hanno ottenuto più di altri e meglio equipaggiati contingenti ma altre volte, come in Libia, incertezze ed esitazioni hanno portato ad autentici disastri, salvo poi dare la responsabilità ad altri che, semplicemente, fanno i loro interessi. Cannella tratteggia il problema e segnala alcune strade che si possono scegliere dimostrando di padroneggiare un tema dove altri annaspano o si aggrappano alla demagogia.
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