venerdì 20 novembre 2020

TELEFONATA FRA CONTE E AL SISI

 

Vi è stata una telefonata fra Conte e il premier egiziano Al-Sisi. Temi principali; il rilascio dei pescatori (italiani ma anche di altri tre paesi) fermati a Bengasi e il caso Regeni.

Per quanto riguarda i pescatori, bloccati a Bengasi dal 1° settembre, paghiamo la decisione politica di appoggiare palesamente il Governo di Accordo Nazionale al potere a Tripoli, un coacerbo di forze dove i radicali ismisti hanno un ruolo fondamentale e che Amkara sta utilizzando per la sua politica espansiva. L'Egitto è schierato don le forze nazionaliste e potrebbe svolgere un ruolo di mediazione, ruolo chiesto anche a Francia e Russia.

Per il caso Regeni, ora sembra che le indagini, più che contro i vertici dei servizi d'informazione, si stiano dirigendo su personaggi molto meno importanti. Il problema è che per anni in Italia si è puntato il dito verso l'intelligence egiziano, troppo attento ai rapporti con l'Italia per mettere in atto un crimine di questo tipo, fermo restando che Regeni non costituiva un pericolo e, in ogni caso, poteva essere allontanato dal paese senza causare addirittura un grave incidente diplomatico. Se vi era un piano, questo puntava proprioalla ricerca di un incidente per guastare le relazioni fra i due paesi.

I rapporti con l'Egitto sono buoni e a nostro avviso la collaborazione dovrebbe crescere visto il ruolo fondamentale che l'Egitto ha sulla stabilità in questo paese, avendo ottenuto importanti risultati anche in tempi recenti, con un numero crescente di paesi arabi che aprono relazioni diplomatiche con Israele e fronteggiano la minaccia iraniana.

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