CONTE RINUNCIA A 5 FUCILI
MA NON AGLI F-35
Ricorderete
quando Conte (nella precedente versione) ad Arezzo istituì una borsa di
studio dicendo che la Difesa rinunciava a cinque fucili, un gesto
profondamente demagogico, a cui applaudirono i soliti noti.
Bene,
vorremmo sapere cosa pensano i medesimi signori del fatto che Conte (in
versione .2,) ha assicurato i segretario di Stato Pompeo che il
programma F-35 va avanti regolarmente.
Noi
siamo stati sempre dell'avviso che, superato un certo punto, qualsiasi
ipotesi di blocco sarebbe una catastrofe, politica oltre che economica.
Però da LEU, dai 5 Stelle e via proseguendo, vorremmo sapere che cosa ne
pensano di questa scelta. Non hanno proprio niente da dire o erano
"distratti"e non se ne sono accorti?
E'
evidente che davanti a pochi migliaia di Euro conte fa il pacifista, ma
davanti a commesse importanti e con i rapporti con gli Stati Uniti in
ballo, si allinea e scatta sugli attenti.
Intanto
vi è il rischio di dazi sull'agro-alimentare italiano, perché gli USA
accusano l'Europa di aiuti di stato al gruppo Airbus. Piccolo ma non
secondario dettaglio: l'Italia non fa parte di Airbus ma, anzi, diverse
aziende collaborano con la statunitense Boeing. La cosa ci sembra al
limite dell'offensivo e dell'irrazionale.
Seguiremo
lo sviluppo della situazione e, intanto, auguriamo a Conte di stare
sereno e di ripassare la parte del "servitore dei due padroni" di una
famosa commedia.
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