Speciale Battaglia per Tripoli
SULL'EMBARGO DI ARMI ALLA LIBIA
Il Consiglio di Sicurezza dell'ONU ha ribadito la validità della Risoluzione circa l'esportazioni di armi alla Libia, decretata nel 2016 e indicata come Risoluzione 2292.
Il problema è che sembra che venga tranquillamente ignorata. Basta vedere quanto è accaduto poche settimane or sono con la nave turca che è giunta a Tripoli con i blindati in bella mostra sul ponte, senza che nessuno la bloccasse.
Molti paesi le risoluzioni del Consiglio di Sicurezza semplicemente le ignora. Non è certo una novità ma bisogna avere il coraggio di ricordarlo. La storia è stracolma di situazioni simili e noi stessi siamo stati testimoni infinite volte di flussi imponenti di armi in barba a tutte le sanzioni. Ma almeno i casi più clamorosi dovrebbero essere sanzionati altrimenti l'autorità del Consiglio di Sicurezza rimarrà ai livelli attuali, vale a dire sotto zero.
Ci dovrebbe essere in vigore un embargo sulla fornitura di armi alle fazioni in lotta in Siria e invece ai governativi è arrivato di tutto, incluso un corpo di spedizione russo, uno iraniano, gli Ezbollah libanesi e via proseguendo, E armi sono giunte anche ai ribelli.
Se si mandano navi tranquillamente nei porti sotto embargo, smettiamo di perdere tempo in inutili risoluzioni, oppure pensiamo a come riformare radicalmente il Consiglio di Sicurezza, dove esiste un sistema che risale all'immediata dopoguerra, con ancora cinque potenze (fra cui Francia e Regno Unito) che sono membri permanenti con diritto di veto, quando oggi Londra e Parigi non contano meno della Germania o dell'India.
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