mercoledì 13 febbraio 2019

RICHIUSO IL CASO ALPI-HORVATIN
Ilaria Alpi e l'operatore video Mirian Horvatin furono uccisi a Mogadiscio il 20 marzo 1994. Uccisi nella città più pericolosa che abbiamo mai visitato, tanto per ricordarlo. Da allora è stato tutto un susseguirsi di ipotesi e il dubbio seminato che i due fossero stati eliminati non per un problema fra loro e la scorto precedente ma per un complotto, in cui spuntano sempre strani personaggi. Ora l'ennesimo inchiesta è stata chiusa per "mancanza d'indizi". Si era riaperta quando due somali, che nulla avevano a che fare con quelle vicende, avevano detto in una intercettazione che i due erano "stati uccisi dagli italiani". Chiacchere senza nessun riferimento concreto, ancora una volta.
Purtroppo Mogadiscio era un posto molto pericoloso , dove poteva accadere di tutto. Qualcuno se ne dovrà pur fare una ragione visto che in questa lunghissima inchiesta vi è stata perfino la condanna di un innocente, scarcerato dopo anni di detenzione.
Un inviato di RAIDS era su nave GARIBALDI quando i due inviati RAI furono, come tutti, esortati a non andare a terra. Non fu possibile bloccarli purtroppo altrimenti le cose sarebbero andate diversamente, visto che chi rimase sulla nave non ebbe problemi.
Far gli inviati di guerra, specialmente in certi conflitti, è molto pericoloso e purtroppo certi rischi vanno messi nel conto, specialmente se si viaggia con scorte locali, specialmente in situazioni degradate come la Mogadiscio di quel periodo.

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