RUSSIA-CINA
UN BACINO IN CAMBIO DI TECNOLOGIE
La Russia potrebbe cedere alla Cina tecnologie militari in cambio della realizzazione di un grande bacino galleggiante, per sostituire quello affondato nei pressi di Murmask, l'unico in grado di contenere le unità maggiori della Flotta del Mar Artico, inclusa l'unica portaerei. Nel frattempo bisognerebbe trovare un bacino dove far effettuare i normali lavori di manutenzione per quelle unità navali, incluso l'unico incrociatore da battaglia a propulsione nucleare rimasto in servizio; unità che comunque si avvicinano ai 40 anni di servizio e che hanno già vari problemi.
Alcuni analisti sostengono che sarà inevitabile smantellare le unità maggiori senza che vengano sostituite ma questo sarebbe un colpo molto duro alle ambizioni di Putin.
Intanto circolano voci anche circa l'abbandono del programma dei sottomarini nucleari classe "Borei", da 24.000 tonnellate (la metà rispetto ai "Typhoon") di cui sono in servizio solo tre esemplari, per motivi di costo e anche perché il programma, in tutti questi anni di costruzione, è inevitabilmente invecchiato.
Intanto circolano voci anche circa l'abbandono del programma dei sottomarini nucleari classe "Borei", da 24.000 tonnellate (la metà rispetto ai "Typhoon") di cui sono in servizio solo tre esemplari, per motivi di costo e anche perché il programma, in tutti questi anni di costruzione, è inevitabilmente invecchiato.
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