CIRCA IL CASO DEI CLANDESTINI
BLOCCATI IN MARE
Alla fine, dopo due settimane, i clandestini provenienti dall'Africa bloccati in mare, è stato raggiunto un accordo per far sbarcare questa gente e ripartirla fra otto paesi; sperando che poi avvenga realmente perché l'Italia ancora deve ospitare centinaia di persone che la scorsa estate alcuni paesi avevano "accolto".
Lo scontro oramai è palese fra chi vuole bloccare i flussi e chi vorrebbe accogliere tutti. Questo mentre la maggior parte dei paesi europei non é investita direttamente dal problema e comunque non accetta clandestini.
Come si può bloccare questo flusso che tanti morti sta causando?
Il problema è gestire il tutto in modo diverso non affidandosi all'improvvisazione o cedendo a ricatti. Prendersela con Malta serve a poco. Malta semplicemente non ha spazio ed è una piccola realtà. Possibile che l'Europa non sappia fare di meglio?
Il fatto è che la maggior parte dei paesi europei non vuole ricever i clandestini, per cui democrazia impone che gli altri si adeguino.
Fra l'altro le notizie oggi volano anche in Africa e le partenze dall'Africa sono rallentate. Poi si scopre che altri personaggi, anche più pericolose, utilizzano altri sistemi per traversare il Mediterraneo, in modo più veloce.
La storia dei soccorsi in mare è una barzelletta che non fa ridere più nessuno. Che poi fra i sostenitori dell'accoglienza ci siano i sindaci di Palermo e Napoli sicuramente farà contento quei cittadini in anni in cui di motivi di gioia ne hanno pochi nelle loro città.
Probabilmente dopo le prossime elezioni, quelle in Abruzzo e poi quelle europee a maggio, la situazione sarà più chiara anche per chi pontifica l'umanità ma vive in belle case e non ha problemi di sopravvivenza come i cinque milioni di italiani che sono in povertà. Non difficoltà, ma in povertà, che staranno pensando come mai invece di soccorrere loro si imbarcano altri poveri con cui si troveranno in una drammatica competizione!
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