domenica 13 gennaio 2019

CESARE BATTISTI IN ARRIVO IN ITALIA 


A bordo di un Falcon 900 della CAI (la compagnia basata a Ciampino che da tempo si occupa di voli "delicati"), sta arrivando in Italia, dopo 38 anni di latitanza, Cesare Battisti, estradato dalla Bolivia, ultima tappa della sua lunghissima latitanza, grazie ai molti appoggi che ha avuto in passato.
Ad attenderlo a Ciampino ci saranno il ministro degli Interni e quello della Giustizia. Ma bisogna anche ricordare che i ricercati, diversi dei quali rifugiati in Francia, sono ancora una cinquantina, incluso personaggi come Casimiri, implicati nel rapimento Moro e nell'uccisione di cinque uomini di scorta.
Da segnalare come a Roma sia apparso, vicino al Colosseo, uno striscione di sostegno a Battisti firmato Brigate Rosse (anche sei lui non ha mai fatto parte di quella organizzazione), segno che ancora in Italia vi è qualcuno che auspica il ritorno di quel periodo drammatico. Da segnalare che qualcuno, seppur marginale, ha subito chiesto l'applicazione dell'amnistia per Battisti, prima ancora che arrivi in Italia.
Che "muoia in carcere", come auspicato da qualcuno, sarà abbastanza difficile visto che non hanno fatto quella fine i principali responsabili di quel periodo, tutti da molto tempo usciti dal carcere. 
Ultime due annotazioni. Se estradato dal Brasile Battisti probabilmente avrebbe evitato l'ergastolo, che non è presente nell'ordinamento giuridico di quel paese. Non altrettanto è  il caso della Bolivia. Inotre se si fosse diretto nel confinante Venezuela, ogni azione giuridica sarebbe stata molto più difficile.

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