CHIUSA LA MANOVRA NATO
TRIDENT JUCTURE
E' stata la più grande manovra NATO da molti anni a questa parte quella che si è conclusa il 9 novembre in Norvegia. Vi hanno preso parte militari, unità navali e velivoli provenienti da tutti i paesi dell'alleanza, anche se in misura diversa, per un totale di circa 50.000 militari, incluso il personale imbarcato.
Il fatto che si sia svolta in Norvegia indica lo scopo politico, rivolto tutto ad avvisare il presidente Putin che l'Alleanza è pronta ad intervenire in soccorso di qualsiasi membro, anche piccolo, venisse aggredito.
Ora il presidente Macron ha dichiarato che serve una grande realtà militare comune europea per difenderci da Russia, Cina e Stati Uniti, cosa che ha fatto infuriare Trump, proprio in quelle ore in arrivo a Parigi (ma siamo proprio sicuri che Macron sia quel genio politico che qualcuno ci aveva descritto?). Trump, con i toni "soavi e pacati" che sono propri della sua natura, ha ricordato che sarebbe l'ora che i paesi europei spendessero di più per la loro difesa, non contando sempre sulla "generosità" statunitense.
Noi siamo per un'iniziativa comune europea ma fra le tre ipotetiche minacce citate da Macron , la Cina, che pure è molto attiva anche in Africa, ci sembra un filino "fuori mano". Gli Stati Uniti curano certamente i loro interessi ma non crediamo che a breve siano intenzionati a sbarcare nuovamente in Normandia, mentre Mosca ne ha combinate di tutti i colori, tentando di annettersi enormi parti di territorio di paesi limitrofi.
LA TRIDENT JUCTURE ha voluto mettere alla prova le capacità d'intervento delle forze dell'Alleanza, in un paese che, guarda caso, ha un piccolo tratto di confine con la Russia.
In tempi recenti la NATO sta spostando il suo ombrello verso oriente, dopo che per decenni aveva evitato di farlo, proprio per la politica sostenuta da Putin, il quale dovrebbe capire che non può annettersi quello che gli pare e contar sempre sull'inerzia del mondo, specialmente di quei paesi che sfruttano le sue risorse.
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