venerdì 29 giugno 2018

LA POLITICA MILITARE 
DEL NUOVO GOVERNO



In una delle sue prime interviste, il ministro della Difesa Trenta ha detto che non ridurrà il numero degli F-35 ordinati ma forse allungherà i tempi di consegna. Si è parlato anche della missione in Afghanistan dove il numero dei militari impegnati potrebbe passare da 900 a 700, un fattore non catastrofico vista la situazione attuale. La differenza potrebbe essere coperta da 200 militari di Kiev, grati alla NATO dell'addestramento ricevuto in questi anni e desiderosa di apparire nel contesto internazionale. Kiev ha anche i velivoli per alimentare la missione.
Il focus dell'Italia si deve concentrare nel Mediterraneo "allargato", ad iniziare dalla Libia e dal Niger.
Bisognerà vedere se sarà economicamente vantaggioso rallentare le consegne dell'F-35 FOLGORE II (ci piace chiamarlo così facendo riferimento all'M.C. 202 FOLGORE), considerando che bisognerà realizzare anche le macchine per l'Olanda, la cui produzione potrebbe partire a breve.

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