ITALIA - STATI UNITI: CI SI RIPROVA NEL SETTOERE NAVALE
L'Italia sta riprovando a stabilire una collaborazione (nelle due direzioni!) nel settore militare. Anni fa vi furono accordi per cui, in sostanza, noi partecipavamo con un ruolo importante al programma F-35 e gli Stati Uniti avrebbero adottato velivoli italiani, in particolare HH-101 per lo squasdrone presidenziale e C-27 J per il trasporto medio. Il risultato, grazie anche alle scelte di "Disastro" Obama, è che noi siamo rimasti nel programma F-35 e i programmi HH-101 e C-27 J (che includeva anche una fabbrica in Florida, sono stati bruscamente interrotti.
Ora si riparte nel settore navale, dopo l'impegno per le unità veloci Litoral Combat Ship classe "Freedom". Questa volta in prospettiva vi sono le fregate classe FREMM e i proiettili avanzati della Leonardo, dopo che è stato abbandonato il programma originario per i nuovi proiettili per i nuovi pezzi da 155 mm e serve munizionamento avanzato per i cannoni da 127 mm.
Le ottime FREMM potrebbero rappresentare una soluzione relativamente economica (per gli standard statunitensi!) da riprodurre in numero elevato e più flessibile di altre unità. Potrebbero essere adottate nuove versioni del 76 mm di Leonardo in quanto il 57 mm della Bofors/FMC è troppo piccolo per certe soluzioni e il cannone italiano è decisamente superiore grazie anche al nuovo munizionamento.
Non per niente una FREMM, l'ALPINO, attualmente è negli Stati Uniti anche per promuovere questa classe di unità.
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