CROSETTO E LA POLITICA DI DIFESA ITALIANA
Il ministro della Difesa Guido Crosetto ha riferito in Commissione Difesa circa la futura politica di difesa dell'esecutivo attualmente in carica.
In sintesi, intanto ha annunciato un incremento della spesa; prevista all'1,56% del PIL, un piccolo aumento ma l'economia è quello che sappiamo e ci sono vincoli europei di carattere economico (per questo sarebbe proprio il caso di abolirli per questo settore, visto l'aria che tira nel mondo). Si crescerà tendenzialmente ancora ma siamo sempre lontani da quel minimo del 2% richiesto da vari anni in ambito NATO, dopo i ben noti accadimenti.
Serviranno più militari dato che quelli previsti oggi non sono più sufficienti, sempre per i soliti motivi. I professionisti costano e bisogna adeguare anche le strutture.
Si punterà anche ai riservisti, scelta a nostro avviso doverosa e intelligente. Solo non è semplice abbinare il lavoro con la riserva. Serve chiarezza e flessibilità, guardando a quanto si fa all'estero nel settore.
Per i mezzi, le componenti navali ed aeree sono qualitativamente adeguate e si cercherà di aumentare i numeri. L'Aeronautica avrà altri 25 degli ottimi F-35 (incluso 10 nella versione "B", di cui 5 per la Marina Militare). La Marina riceverà altre unità come le fregate classe "Bergamini" EVO e le "Thaon di Revel" EVO. L'Esercito ha bisogno di cure maggiori e si punta al carro KF-51 PANTERA e al veicolo per la fanteria KF-41, vale a dire il top di quanto oggi disponibile.